Alimentazione corretta 4-10 anni

Che voglia di Gelato in estate

Il gelato è un vero e proprio alimento e può entrare a pieno diritto a far parte di una alimentazione sana ed equilibrata

Pubblicato il 12.01.2021 e aggiornato il 12.07.2021 Scrivi alla redazione

L’estate e il sole sono indissolubilmente legati per grandi e piccini alla voglia di gelato: il 94% degli italiani lo consuma in questa stagione e tra questi il 56% una volta a settimana mentre il 30% lo mangia praticamente tutti i giorni. E’ tra gli alimenti più amati degli italiani che ne consumano più di 6 Kg all’anno pro capite. Quello preferito è il gelato artigianale preparato nei 40 mila laboratori sparsi per tutta l’Italia e  
che utilizzano materie prime fresche del territorio come frutta, latte, uova. Si calcola che in un anno in Italia si utilizzano 220mila tonnellate di latte e 21mila di frutta fresca per la preparazione del buon gelato artigianale italiano (Coldiretti: “Volano consumi gelato, Italia primo produttore in Ue”).
Nonostante la pandemia e la carenza di turisti in vacanza nel nostro paese, nel settembre del 2020 è stato calcolato un aumento del 10% del consumo di gelato (Coldiretti: “Caldo: boom di gelato!”).
Viva il gelato, quindi, che con la sua bontà dà lavoro a quasi 75 mila lavoratori italiani in un mercato che continua a crescere e che non conosce più stagioni. Sempre più gelaterie scelgono, infatti, di restare aperti anche d’inverno, complice il cambiamento climatico e il surriscaldamento globale.
Dal punto di vista nutrizionale il gelato è un vero e proprio alimento e può entrare a pieno diritto a far parte di una alimentazione sana ed equilibrata.

Un po’ di storia: come nasce il gelato

La storia del gelato si perde nei tempi. Isacco, offrendo ad Abramo del latte di capra misto a neve, inventò di fatto una forma primitiva di gelato, ma alcuni attribuiscono invece la sua paternità ai cinesi, che lo avrebbero inventato ben tremila anni prima di Cristo. Anche i Romani, amanti del buon cibo, consumavano dei dessert gelati, chiamati “nivatae potiones”. Nel 500 ci fu il grande ritorno del gelato grazie alla scoperta dell’America. In questo periodo tra l’altro, a Firenze, si cominciò a produrre un gelato più moderno, con ingredienti fino ad allora mai utilizzati, quali il latte, la panna e le uova. La storia moderna del gelato italiano inizia nel 1906 quando a Milano si cominciarono a consumare le “nuvole”: gelato posto tra due ostie. Invece il primo gelato industriale nasce solo alla fine degli anni Quaranta, dal recupero di macchinari portati in Italia dalle truppe americane.

Le caratteristiche del gelato

Il gelato è un alimento. È un alimento vero e proprio! – adatto a tutte le età, dai bambini ai nonni. È anche piuttosto sicuro dal punto di vista igienico, perché la temperatura a cui viene prodotto e conservato fino al consumo è estremamente bassa (-8°C) e non permette la crescita di microbi. Un gelato sicuro deve anche garantire l’assenza di contaminanti potenzialmente tossici, come avviene di norma sia per i gelati prodotti industrialmente che per quelli di buon artigianato.

Anche se molto consumato, tanti sono i dubbi che tante mamme hanno sul consumo del gelato:

  • posso offrirlo serenamente al mio bambino?
  • quante volte a settimana?
  • meglio quello artigianale o quello industriale?
  • alla frutta o alla crema?
  • ci sono additivi o coloranti pericolosi?

Care mamme, il gelato non è un dissetante ma un vero e proprio alimento, nel quale sono presenti il latte, le uova, la panna, il cacao, la frutta, fresca o secca, e dunque contiene i nutrienti che da questi ingredienti di base derivano: proteine, zuccheri, grassi, vitamine, minerali e persino fibra. Possiamo dunque tranquillamente offrire un buon gelato ai nostri piccoli, ma nei momenti e nelle quantità giuste. Il gelato non dovrebbe essere mangiato alla fine di un pasto, ma può rappresentare un ottimo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio da utilizzare anche 2-3 volte a settimana, in modo da fornire circa il 10% delle calorie che si dovrebbero introdurre nell’arco della giornata.

Valori nutrizionali del gelato e frequenza settimanale

Cominciamo col specificare che  il gelato non è un dissetante ma un vero e proprio alimento, nel quale sono presenti il latte, le uova, la panna, il cacao, la frutta, fresca o secca etc. Dunque contiene i nutrienti che da questi ingredienti di base derivano: proteine, zuccheri, grassi, vitamine, minerali e persino fibra. Possiamo dunque tranquillamente offrire un buon gelato ai nostri piccoli, ma nei momenti e nelle quantità giuste. Il gelato non dovrebbe essere mangiato alla fine di un pasto, ma può rappresentare un ottimo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio da utilizzare anche 2-3 volte a settimana, in modo da fornire circa il 10% delle calorie che si dovrebbero introdurre nell’arco della giornata.
Di seguito viene riportata la tabella con i valori nutrizionali di alcuni tipi di gelati confezionati in vaschetta. I valori sono riferiti ai 100 g di prodotto.

KcalProteine (g)Lipidi (g)Carboidrati (g)di cui Zuccheri
semplici (g)
Ferro mgCalcio mg
Gelato Fior di latte2184.213.720.720.70.485
Gelato al cacao1733.67.125.325.3
Gelato alla nocciola1833.38.425.225.3
Stracciatella1932.9731.531.5
Gelato alla vaniglia1672.76.725.725.7
Sorbetto al limone1320.9034.234.2tr2
Fonte: tabella di composizione degli alimenti

Quale gelato scegliere

Bisogna ricordare che i gelati alla frutta contengono succo e polpa di frutta a cui viene aggiunta acqua o latte e zucchero (ma a volte anche albume e grassi vegetali); il sorbetto alla frutta, invece, non prevede l’aggiunta di grassi, mentre il ghiacciolo prevede l’utilizzo di acqua e zucchero con l’aggiunta di sciroppi o succhi di frutta, di infusi di tè e caffè, di bibite (per legge è tuttavia ammessa la presenza di grassi e proteine del latte).
Nei gelati alle creme vi sono zucchero, latte, panna, yogurt e uova, e a questi ingredienti base ne vengono aggiunti altri per definirne il gusto: ad esempio il cioccolato, le nocciole, il pistacchio ecc.
Di conseguenza 100 grammi di gelato artigianale alla frutta (un po’ meno di un cono o coppetta artigianali piccoli) forniscono circa 160 kcal, la stessa quantità di gelato al cioccolato ne fornisce circa 230 e di quello alla panna circa 320. Se dunque il gelato alla frutta è un ottimo spuntino, utile d’estate per sostituire cibi più grassi, quali merendine farcite, panini con salumi, o pizza, il gelato alle creme potrebbe essere consumato qualche volta  dopo un pranzo leggero (durante una giornata al mare o una gita estiva ) o durante una giornata in cui ci si muove molto, per esempio durante una gita.

Da che età il bambino può mangiare il gelato?

Il gelato può essere offerto al bambino al compimento dell’anno di età. Può diventare un’ottima merenda o spuntino, sostituendo il latte, lo yogurt o la frutta, in una porzione ovviamente piccola (50 g circa).
Per questo vanno scelti i gusti più semplici, come il fiordilatte, la vaniglia, allo yogurt o alla frutta evitando quelli contenenti cioccolato o coloranti che, pur se naturali, potrebbero provocare in soggetti predisposti delle reazioni allergiche.  Meglio evitare  naturalmente il gusto al caffè, quelli con rum o con colori strani come il blu o il celeste del gusto Puffo. Ideale quello preparato in casa, con ingredienti semplici e genuini.

Cono o coppetta?

Naturalmente, il gelato servito in un cono è più calorico rispetto a quello versato in una coppetta, perchè alle calorie del gelato vanno aggiunte quella della cialda o del biscotto. Tuttavia, il solo gelato non ha un alto potere saziante, mentre cono, cialde e biscotti forniscono carboidrati complessi dando una maggiore sensazione di sazietà. Una soluzione, per non esagerare con le calorie, potrebbe essere quello di mangiare il gelato alla crema in piccole quantità nella coppetta e di preferire il gelato alla frutta nel cono quando il bambino ha fatto molta attività fisica, per evitare che consumi altri spuntini meno salutari.

Gelato industriale o artigianale

Il mercato presenta oggi un vasto ventaglio di scelte: dal gelato industriale a quello artigianale fino alla possibilità di poterlo fare in casa con piccoli elettrodomestici. Molte mamme sono scettiche nel dare ai propri figli il gelato industriale preferendo quello artigianale, in realtà l’Istituto del gelato ha emanato un regolamento che prevede una serie di dettami che devono rispettare tutte le aziende che producono gelato industriale:

  • al gelato non devono essere aggiunti conservanti, per garantirne la conservazione nel tempo è sufficiente mantenere la catena del freddo;
  • gli additivi indispensabili per mantenere inalterate nel tempo le qualità organolettiche devono essere sostanze naturali o comunque presenti in natura, come le lecitine, gli alginati, la farina di semi di carrube;
  • i coloranti, devono essere obbligatoriamente di origine naturale, come la curcumina, l’estratto di paprika, il rosso di barbabietola, il caramello. Sono state anche emanate una serie di norme igieniche sugli ingredienti freschi che devono essere opportunamente refrigerati e conservati, mentre la miscela degli ingredienti base deve essere prima pastorizzata e poi rapidamente raffreddata

Naturalmente queste norme igieniche dovrebbero essere seguite anche nella produzione artigianale del gelato, altrimenti nel processo di produzione possono svilupparsi e proliferare microrganismi dannosi. Quindi se scegliamo il gelato artigianale per i nostri bambini scegliamo una gelateria che garantisca sicurezza di produzione e conservazione del gelato.
C’è la tendenza, oggi, di ritornare ai sapori tradizionali, ai gusti semplici e all’utilizzo di materie prime di alta qualità, meglio se IGP o a chilometro zero. Pensate che in Italia esistono le agrigelaterie dove per la preparazione del gelato si utilizza solo il latte prodotto nelle stalle dell’azienda e solo la frutta coltivata nei d’intorni e trasportata con mezzi ecologici non inquinanti.  
Fresco, goloso, dolce e appagante, gustatevi il vostro buon gelato (senza esagerare) e la vostra estate.

Con la supervisione di:

Pediatra margherita caroli ecog sio oms

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea vania - alimentazione bambini

Prof. Andrea Vania Pediatra