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Uova, ricotta e canditi. I sapori della tradizione pasquale italiana

Breve viaggio tra i sapori semplici e genuini delle ricette pasquali italiane

Pubblicato il 11.11.2022 e aggiornato il 14.11.2022 Scrivi alla redazione

Uova, ricotta e canditi. I sapori della tradizione pasquale italiana

Ecco che ritorna la Pasqua, con le sue golose colombe e con le sue uova coloratissime di cioccolato. La Pasqua è la festa che dà il benvenuto alla Primavera, agli alberi che fioriscono e ai pulcini appena nati. Con la Pasqua, infatti, si festeggia la “rinascita” della Natura dopo il lungo inverno. Le tavole così diventano colorate e si cominciano a programmare picnic e scampagnate all’aperto e in mezzo al verde.

A tavola, però, non ci sono solo uova di cioccolato e colombe confezionate.

In ogni regione di Italia esistono ricette tradizionali che aspettano questo periodo festivo e primaverile per essere preparate.

Vero protagonista e ingrediente principale e comune a quasi tutte le ricette è l’UOVO.

L’uovo, fin dall’antichità, ha assunto un forte valore simbolico. Per alcune culture pagane la Terra e il Cielo unendosi formavano un uovo. Per gli antichi Egizi era il fulcro dei quattro elementi (terra, aria, fuoco, acqua) e origine di tutto. Gli antichi Romani sotterravano un uovo dipinto di rosso per aumentare la fertilità dei campi dopo il freddo inverno.

L’usanza di donare le uova nasce, invece, nel medioevo. Prima come dono alla servitù, le uova cominciarono ad essere decorate e colorate e poi sostituite con uova artificiali, realizzate con metalli preziosi per essere regalate dai sovrani del tempo durante le feste pasquali.

L’ uovo quindi diventa simbolo di vita e di rinascita, rispecchiando nella Pasqua cristiana, la vita nuova ed eterna promessa da Gesù Risorto.

Tornando alle tavole Italiane, le uova sono alla base di molte ricette dolci e salate che continuano le nostre tradizioni contadine. Le uova così amalgamano torte al formaggio o dolci ripieni per festeggiare la fine delle ristrettezze quaresimali.

Ecco un piccolo giro di degustazione tra le tavole apparecchiate nelle cucine e nelle campagne d’Italia:

  • A Trieste si prepara la Pinza triestina, una pagnottella gialla e dolce, incisa sulla superficie con un profumo di limone, arancio e rhum.
  • A Genova si gusta la torta pasqualina con carciofi, ripiena di ricotta e carciofi che racchiudono uova di quaglia intere.
  • A Roma e dintorni, oltre all’abbacchio, alla coratella e alla pizza cresciuta, si mangia a colazione la mattina di Pasqua la pizza sbattuta, un pan di Spagna molto alto e dal colore giallo dato dalle uova.
  • Nelle Marche e in Umbria, invece, la colazione è salata con la Pizza di Pasqua al formaggio che si accompagna ai salumi affettati.
  • Il formaggio grattugiato lo ritroviamo anche nella Crescia di Pasqua che si prepara in Val d’Aosta. Una focaccia “cresciuta”, fatta con uova, olio d’oliva e pecorino grattugiato, che si consuma con il salame.
  • Il pane, invece, è dolce nel Veneto, con la Fugassa, a base di farina, burro e zucchero con mandorle e al profumo di vaniglia.
  • Anche in Emilia Romagna il digiuno quaresimale si rompe la mattina di Pasqua con la Zambela, una ciambella senza buco, fatta di farina, strutto, latte e uova e ricoperta di granella di zucchero.
  • La ricotta la ritroviamo nella classica e famosa Pastiera Napoletana, una crostata di ricotta mista, con grano ammollato e bucce di agrumi canditi.
  • Le uova ritornano protagoniste nelle Pannarelle della Basilicata e nelle Scarcelle in Puglia. Si tratta di biscotti, che racchiudono un uovo sodo e sono decorati con zuccherini colorati o glassa.
  • In Abruzzo si regalano ai bambini Cavalli e Pupe, dei biscotti che racchiudono un uovo sodo nella pancia, fatti di pasta frolla e mandorle tritate.

Vi è piaciuto questo breve viaggio tra i sapori semplici e genuini delle ricette pasquali italiane?

Buona Pasqua e buon appetito a tutti.

Con la supervisione di:

Pediatra margherita caroli ecog sio oms

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea vania - alimentazione bambini

Prof. Andrea Vania Pediatra