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Parola di Mamma

Paura dei mostri nei bambini: 8 consigli per genitori

Paura dei mostri nei bambini: non sminuire mai le emozioni, non assecondare paure e ansie né essere iperprotettivi. È un passaggio della crescita

Pubblicato il 23.10.2023 e aggiornato il 17.11.2023 Scrivi alla redazione

La paura del monstrum ha a che fare col mondo interiore del bambino ed è archetipica ovvero fa parte di quell’insieme di esperienze dell’umanità che si stratificano nell’inconscio collettivo e in qualche modo finiscono per caratterizzarci come specie: non c’è mai stato un essere umano che non abbia provato, almeno una volta nella vita, la paura dei mostri (sotto il letto, negli armadi o nascosti in qualche posto della casa).

Che cos’è la paura (non solo la paura dei mostri)

Ci educano a credere che la paura sia una debolezza, e come tale un sentire negativo, se non distruttivo; in realtà la paura è un’emozione primaria.

Pensate ad un uomo primitivo: immaginatelo mentre cammina nella foresta in cerca di cacciagione alla sua portata; sente un rumore “ingombrante” che suggerisce la presenza di un animale grande (che non riuscirebbe a cacciare e quindi fuori dalla sua portata); prova paura, quindi scappa. In questo caso la paura sostiene un sistema di allerta fisiologico, e pertanto permette di prendere delle decisioni che possono essere considerate persino salvavita.

La paura, quando si manifesta, orienta pure l’agire del bambino e in molte circostanze ne definisce i limiti e ne stimola le scelte. Ovviamente questo non significa che dobbiamo mettere paura ai bambini, piuttosto non dobbiamo temere esageratamente che ne abbiano. È persino importante che i nostri figli facciano esperienza con alcune paure legate alla loro età, alle loro competenze e ai loro funzionamenti.

Tutte le paure che rintracciano l’ignoto (come, per esempio, i mostri ma anche il buio) sono molto comuni nei bambini piccoli, alcune tendono a sparire o comunque a ridursi solo dopo i 5-6 anni quando il confine tra fantastico e reale diventa più marcato.

Significato di monstrum

I mostri animano la narrazione fantastica e popolare della storia dell’uomo, stanno nelle leggende e nelle fiabe, non solo quelle per bambini. Tradizionalmente il monstrum (noto già agli antichi latini e greci) è un essere spaventoso, brutto, repellente e con un potere distruttivo da contrastare. Sconfiggerlo è la catarsi di sconfiggere i mali del mondo.

Per il bambino, che ancora non ha sperimentato nè metabolizzato il confine tra il fantastico e il reale, ciò che emerge dall’inconscio come essere mostruoso si impone nella mente come un pericolo reale: il bimbo lo immagina con tutto il suo portato storico e culturale (brutto, violento, repellente, eccetera), ma non riesce ad isolarlo nella fantasia. Il mostro che il bambino teme, inoltre, ha un’enorme componente di incognita: è ciò che il piccolo non conosce e non può afferrare.

Tuttavia il bimbo percepisce già l’avversione culturale al mostruoso; questo, però, fa dei mostri non solo incarnazione spaventosa dell’ignoto ma anche una mira di conquista: il bambino, infatti, vorrebbe essere l’eroe capace di superare e vincere la mostruosità intesa in tutte le sue forme (sono mostruosi, per esempio, l’uomo nero, il buio e l’essere informe che si nasconde sotto il letto o nell’armadio, le streghe e i lupi cattivi).

Paura dei mostri, come aiutare i - alimentazionebambini. It by coop
Paura dei mostri, come aiutare i bambini – alimentazionebambini.it by COOP

Cosa significa sconfiggere il mostro

In qualunque modo accada, sconfiggere il mostro ha un potere trasformativo: il bambino che si china sotto il letto e con una faccia cattiva grida “B00!” per spaventare il mostro e metterlo in fuga trasforma la sua paura in sicurezza, ciò avvantaggia l’autostima e la resilienza e concorre ad arginare il reiterarsi di quella paura, come il sopraggiungere di altri timori. Il bambino si sente forte!

A che età i bambini smettono di avere paura dei mostri

Questa paura regredisce gradualmente intorno ai 6-7 anni, mentre si manifesta mediamente verso i 3 anni. A stimolarla è qualcosa di naturale nel bambino: il pensiero magico e animistico, non permettendo di definire un confine netto tra fantasia e realtà, lascia che il mostruoso (in qualunque modo e forma: il lupo cattivo, i fantasmi, le streghe, eccetera) riesca ad essere molto pervasivo nell’infanzia.

Del resto come i bimbi credono ciecamente in Babbo Natale, perché per loro il mondo fantastico c’è, esiste veramente, allo stesso modo credono nel mostro nell’armadio o sotto al letto. Ovvio che le emozioni sono di volta in volta diverse.

Queste paure sono una tappa della crescita del bambino e scemano con l’affinarsi della competenza a differenziare immaginazione e realtà. Il nostro compito di educatori è quello di aiutare i bambini a superare il mostro immaginario favorendo sempre un processo di crescita non traumatica.

Mio figlio ha paura dei mostri, cosa fare - alimentazionebambini. It by coop
Mio figlio ha paura dei mostri, cosa fare – alimentazionebambini.it by COOP

Mio figlio ha paura dei mostri, cosa fare

Alla luce di quanto detto, avere paura dei mostri è normale, se non addirittura un bene: vuol dire che il bambino lascia emergere il suo lato oscuro, ovvero quello in cui abitano i timori, e si mette alla prova con esso.

Così com’è naturale che accada, è altrettanto logico che vi sono eventi esterni che possono sollecitare la paura dei mostri, per esempio film, cartoni animati, Halloween e altri stimoli esterni, come quadri, maschere, eccetera. Cosa deve fare un genitore?

Dinnanzi a un bambino che ha paura dei mostri, un adulto di riferimento deve mantenere un comportamento che sia di aiuto, finalizzato a superare-sconfiggere la paura.

  1. Non minimizzare la paura del bambino e non deriderlo. Evitate frasi come questa: “Non c’è nessun mostro, non frignare!
  2. Piuttosto, abbiate cura di accogliere la paura del bambino. In questi casi si può raccontare al piccolo delle proprie esperienze: “Quando ero bambina anche io avevo paura del buio, così la mia mamma mi regalò una lucina da notte e se fosse passato un mostro, certo che lo avrei visto e lui avrebbe visto me e sarebbe scappato via“. L’esperienza personale narrata a un bimbo piccolo ha un effetto normalizzante e rassicurante, fortifica la relazione adulto-bambino e aiuta il bimbo a riflettere sulle sue reazioni.
  3. Mai prendere in giro i bambini: “Aiuto, corri corri, ho visto un mostro in bagno!“, questo genere di scherzi non sono comprensibili per il bambino che incomincia a gestire una comunicazione ironica solo intorno ai 6 anni e in modo ancora embrionale. Scherzi di questo tipo corrono il rischio di stimolare e rafforzare le paura: non cogliendo l’ironia, dal punto di vista del bambino in bagno c’è un mostro e il genitore lo ha visto!
  4. Non forzare il bambino a guardare immagini mostruose che non vuole vedere, film o cartoni animati in Tv o in rete che gli danno ansia o ingenerano disgusto. Se qualcosa turba tuo figlio piccolo l’esposizione alla paura non è educativa, nemmeno lo fortifica, anzi è traumatica e può trasformare paure transitorie in ferite profonde, se non fobie.
  5. Mai fare paragoni: “Tuo cugino ad Halloween si veste da mostro mentre tu hai paura. Povero te, lui si divertirà“. La voce dell’adulti di riferimento deve sempre essere di conforto e mai sminuente o demoralizzante.
  6. Non è giusto nemmeno assecondare le paure, esattamente come non lo è stimolarle. Pertanto evitate frasi come: “Aiuto, aiuto, scappiamo, fa paura anche a me!“. Dinnanzi alle manifeste emozioni del bimbo, è da preferirsi un atteggiamento rassicurante e razionalizzante. Ricordate che spesso il timore dell’ignoto sta a fondamento delle paure del bambino: se qualcuno per strada indossa una maschera spaventosa per Halloween, per esempio, e il bambino manifesta una grande paura, provate a chiedere al personaggio travestito di mostrare il volto. Questo semplice gesto disvelerà al bambino la vera natura del travestimento e lo aiuterà a fare esperienza di distinzione tra finzione e realtà.
  7. Dinnanzi alla paura è spesso proficuo creare un’alternativa. Per esempio se tuo figlio ha paura di Halloween organizza un serata cinema che non lo costringa a sentirsi “intrappolato” in una situazione per lui troppo ansiogena.
  8. Creare delle alternative è lecito quando la componente di stress del bambino supera la normale tollerabilità e non deve tradursi in una iperprotettività, né in un assecondare le paure. Essere iperprotettivi, esattamente come assecondare ansie e timori, espone al pericolo di prolungare la condizione di paura senza affrontare nessuna emozione sottesa.

Proviamo a vincere il mostro, un modo per superare le paure

  • Un racconto fantastico in cui il bambino possa immedesimarsi, quindi una narrativa forte;
  • costruire delle marionette che impersonino l’eroe contro il mostro e mettere in scena una storia a lieto fine;
  • disegnare un fumetto in cui il bambino è l’eroe che sconfigge il temibile mostro sono tutti esempi di come il pensiero fantastico di tuo figlio può essere positivamente stimolato per arginare una paura.

Le paure andrebbero sempre indagate come tutte le emozioni, a scuola e a casa bisognerebbe lavorare sull’emersione, la verbalizzazione e la metabolizzazione di esse.

Perché la paura dei mostri nei bambini emerge soprattutto prima di andare a dormire

L’addormentamento rappresenta il momento in cui il bambino è chiamato a lasciarsi andare, il sonno vuole che il piccolo si abbandoni ed è una “perdita di controllo sul corpo e sui pensieri”. Ciò che deve essere chiaro al genitore è che il bimbo fa un gran lavoro costante per essere presente a sé stesso, gestire il corpo in modo funzionale, organizzare azione, gesto e parola, per lui lasciarsi andare nel momento di andare a dormire può essere difficile e faticoso. In questo momento è più facile che emergano quelle paure incontrollabili, come la paura dei mostri. Allora che fare?

@montessorianamente.mamma #pauradeimostri Cosa fare quando il bambino ha #paura dei #mostrisottoalletto #education #educareconcura #educareconrispetto #educareconamore #esseremamma #vitadamamma ♬ suono originale – Federica Federico

Se i mostri si nascondono nel buio possiamo mettere in campo una esplorazione torcia alla mano. Possiamo leggere qualche albo illustrato dedicato al tema, come “Sotto il letto” di Paul Bright, Edizioni Il Punto d’Incontro oppure “Non ho (troppa) paura del buio” di Anna Milbourne, Edizioni Usborne

I mostri nel contesto culturale di oggi - alimentazionebambini. It by coop
I mostri nel contesto culturale di oggi – alimentazionebambini.it by COOP

Attenzione al mostro moderno

Il mostro moderno è iper-realistico e l’uomo nero di una volta è andato in pensione! I film, gli albi illustrati, i cartoni animati, la Tv hanno consegnato ai bambini personaggi mostruosi estremamente definiti e dettagliati.

Una volta all’uomo nero, al generico mostro, al lupo cattivo mancava di una definizione fisica – comportamentale – qualificativa precisa, il bambino doveva, dunque, immaginarlo. Questo mostro antico, molto di più di quello moderno, costringeva il bambino a dialogare con le sue zone d’ombra facendo emergere le paure.

L'emersione delle paure non è affatto qualcosa di negativo: per ogni paura che affiora dal profondo dell'io il bambino ha una possibilità di trasformarsi e crescere.

Mostri umanizzati, dal lieto fine del cuore buono, mostri che fanno ridere e mostri buffi rendono i bambini moderni più coraggiosi? È una cosa che i genitori dicono spesso: i bambini di oggi non hanno paura di niente. Quindi, l’epoca dei lupi cattivi è finita?

Ancora una volta l’adulto contemporaneo commette l’errore di essere troppo facilitatore: più che offrire troppe risposte ai bambini spesso esemplificando l’immaginario delle paure, qualche volta bisognerebbe riconoscere al bambino il diritto ad immaginare da solo.

I pericoli immaginari (come il mostro immaginato nell’armadio o sotto il letto) sono, nel superamento della paura, ragione di crescita. Un adulto accompagnatore, e non facilitatore, ha il compito non di reprimere la paura del mostro o annullarla con la narrativa dei mostri buoni, ma di fornire al bambino una soluzione che dimostri, secondo il linguaggio del piccolo, che quella paura non abita più il suo letto, il suo armadio, la sua stanza, la sua casa e la sua anima.

Un bambino che perde la possibilità di indagare le sue paure, affrontarle e vincerle, certamente salta uno step importante della crescita. Ricordate che i mostri compaiono anche nella vita dei grandi, adolescenti, genitori o nonni, cambia la loro forma e stratificazione, per esempio ci sono mostri che arrivano dalle relazioni familiari e dal lavoro, dai rapporti interpersonali o dai problemi economici.

Qualsiasi mostro incontrerai nella tua vita, è sin da bambini che si fa palestra di regolazione emotiva e si impara a gestire le proprie paure!