Cestino dei tesori Montessori: come farlo a casa
Gioco senso-motorio nel cestino dei tesori Montessori vi sono oggetti di legno, metallo o naturali, stoffe, oggetti produttivi di suoni e di uso quotidiano.
Il cestino dei tesori Montessori aiuta tuo figlio nell’esplorazione del mondo attraverso i 5 sensi, è un’ attività montessoriana di potenziamento senso motorio messa in pratica a basso costo e con materiali di uso comune presenti già nelle nostre case. Si tratta di una pratica di gioco educativo adatta ai bimbi che sanno stare seduti da soli e senza l’appoggio delle mani, non è nè vietato nè sbagliato poggiare qualche cuscino dietro la schiena dei bimbi più piccoli, questo aumenterà il confort di gioco. E’ importante che il bimbo operi in autonomia, la mamma o il papà oppure l’educatore devono comportarsi come un mero osservatore.
- Che cos’è il cestino dei tesori Montessori
- Come si fa un cestino dei tesori Montessori Home Made (ovvero fatto in casa e a basso costo).
- A che età introdurre il cestino montessoriano nelle sedute di gioco di tuo figlio?
- A cosa fare attenzione. Caratteristiche di sicurezza del cestino dei tesori Montessori.
Cestino dei tesori Montessori e sviluppo senso-motorio del bambino
L’esperienza educativa montessoriana è performata per ottenere una crescita senso-motoria attraverso la conoscenza nel mondo. In quest’ottica gli strumenti di cui il bambino ha bisogno, anche quelli di gioco, sono materiali naturali, oggetti familiari, quotidiani e comuni; senza contare che il bimbo montessoriano è persino green e a basso costo. Il cestino dei tesori Montessori incarna e dimostra tutto ciò.
Che cos’è il cestino dei tesori Montessori
Materialmente è un cestino di vimini intrecciato, solido e abbastanza grande contenente una certa quantità di oggetti di materiale, consistenza e profumo differenti. Pedagogicamente questa attività è una palestra sensoriale a cui il bambino deve avere accesso autonomamente.
Come si fa un cestino dei tesori Montessori Home Made (ovvero fatto in casa e a basso costo).
Abbiamo bisogno di un cestino. Può essere di vimini intrecciato: questo è un materiale solido, purché non sia scheggiato oppure troppo sottile e propenso alle rotture; è altresì, un materiale stimolante al tatto, ma il consiglio resta quello di foderarlo internamente con un telo di cotone in modo da isolare l’esperienza tattile dell’esterno da quella dell’interno. Ecco quali caratteristiche deve possedere il nostro cestino:
- è preferibile che non abbia manici;
- è importante la capienza, rispetto alla quale le misure ideali sarebbero 35cm di diametro per 10\15 centimetri di altezza;
- è essenziale la robustezza, non deve, cioè, tendere a rovesciarsi ad ogni piccola pressione sulla sua superficie esterna.
Abbiamo bisogno di riempire il cestino dei suoi tesori che dovranno essere:
- oggetti di uso comune;
- oggetti naturali;
- oggetti di legno;
- oggetti di metallo;
- oggetti di carta e cartone;
- oggetti produttivi di suoni, quindi capaci di emozioni sonore;
- oggetti in pelle, stoffa, gomma e pelo, quindi capaci di emozioni tattili.
Vanno evitati gli oggetti in plastica e quelli di piccole dimensioni rientranti nella categoria oggetti a rischio soffocamento. Come oggetti di uso comune da introdurre nel nostro cestino montessoriano possiamo utilizzare:
- il cucchiaio da cucina,
- la spazzola per capelli (preferibilmente una di legno), la spazzola per le scarpe (rigorosamente nuova) o comunque spazzole in setole naturali (sempre igienicamente mantenute o nuove, a seconda dell’uso),
- lo spazzolino da denti,
- pennelli da trucco (rigorosamente puliti) o pennelli da barba (ugualmente detersi e asciutti),
- pettinini di legno (sempre lavati e asciutti).
Tra gli oggetti naturali possiamo ricomprendere: un limone o un arancio non trattati, come anche una mela (da evitare più frutti insieme),una conchiglia grande, un grosso sasso (rigorosamente lavato), una grossa pietra pomice (pulita e asciutta esattamente come il sasso). Pensando agli oggetti di legno, invece, è impossibile non citare le cucchiarelle, la spazzola per capelli di cui sopra, ma anche l’uovo di legno per il rammendo, un anello da tenda, una molletta o un piccolo matterello.
Tra gli oggetti di metallo rientra a pieno diritto il cucchiaio, già citato, ma vanno bene anche le chiavi, che senza dubbio rappresentano l’oggetto ad alta emozione sonora più amato dai bambini. Rientrano in questa categoria anche le fruste da cucina. Non mancate di inserire nel vostro cestino scatoline di latta riempite di riso o legumi secchi e poi ben sigillate. Queste coniugheranno l’esperienza tattile del metallo freddo al brivido del suono che cambia di continuo e a seconda dei movimenti prodotti con la scatolina. Mentre tra gli oggetti di carta non possono mancare: i rotoli esauriti di carta igienica o da cucina, le scatoline di cartone, tipo quelle dei fiammiferi (ovviamente vuote), la scatola portauovo delle confezione che acquistate al supermercato, una pallina di carta stagnola, carta da cucina comune. Aggiungendo sacchetti di stoffe diverse, cuciti, magari contenenti lavanda, timo, chiodi di garofano o rosmarino (purché attentamente chiusi), potrete regalare al bimbo diverse esperienze tattili e olfattive.
In un cestino dei tesori Montessori degno di questo nome non può mancare uno specchietto, ma deve rigorosamente essere incorniciato (una salda e sicura cornice di metallo è l’ideale); non può nemmeno mancare un imbuto, un colino da tè, un gomitolo di lana e tanti coperchietti (quelli della marmellata, della maionese e di qualsiasi barattolo di vetro sono perfetti). Anche una spugna naturale è ben gradita all’interno del cestino montessoriano, come pure un bigodino o un pon pon grande di lana.
Ciò che va evitato, per non dire ciò che è vietato nel cestino montessoriano, sono i giocattoli.
È bene che il cestino contenga circa 10-12 oggetti per volta, è consigliabile partire con un numero ridotto, mentre è importante di tanto in tanto sostituirne qualcuno. Come avrete notato, il famoso cestino si arricchisce di oggetti di uso comune capaci, tuttavia, di stimolare i sensi e il movimento del corpo dei bimbi. È tautologico ricordare che il nostro cestino pretende una buona manutenzione igienica.
A che età introdurre il cestino montessoriano nelle sedute di gioco di tuo figlio?
Il cestino dei tesori montessoriano è adatto a tutti quei bambini che riescono astate seduti da soli senza l’appoggio delle mani avendo, quindi, anche una buona abilità visu motoria di coordinazione mano-braccio, nonché prensile. In parole semplici, esso è indicato per quei bimbi che riescono già a gestire con le manine gli oggetti posti dinanzi a loro.
A cosa fare attenzione. Caratteristiche di sicurezza del cestino dei tesori Montessori.
Bisogna prestare attenzione a che gli oggetti non siano eccessivamente piccoli, che gli scampoli di stoffa non tendano a sfilacciarsi, che il cesto sia solido e stabile, sono queste le prime indicazioni di sicurezza da tenere bene a mente. Questo gioco amplifica le esperienze sensoriali e le affina. Si tratta di un gioco solitario proprio perché il bambino esplora gli oggetti con tutti i suoi sensi e ciò richiede un enorme sforzo di concentrazione. Nella pratica concreta, dinnanzi al suo cestino: tuo figlio vede, tocca, assaggia, si pone delle domande e si dà delle risposte immagazzinando, nello stesso momento, i dati che l’esperienza gli restituisce. Gomitoli di lana, cucchiai di acciaio, profumi e sapori diversi, sensazioni che il bambino vive assaggiando, toccando e sentendo incidono, quindi, sul suo livello di maturazione e fanno da stimolo. Pertanto la prima cosa a cui fare attenzione è non disturbare il bambino: mamma e papà hanno il ruolo di mero osservatore, devono stare a guardare in silenzio.
È dannoso esortare il bambino con frasi come: “Bravo, hai visto che bello!” oppure domande tipo: “È buono?”, “Ti piace?” o “Sei contento?”. Allo stesso modo è sbagliato mettere le mani nel cestino, passare oggetti al bimbo o dargli consigli. Tutto questo ha un’unica ricaduta negativa: interrompe il contatto bambino-oggetto, bambino-esperienza. I genitori devono solo stare attenti all’incolumità del bambino. In fase di preparazione del cestino la grandezza degli oggetti necessita di una pre-valutazione essenziale in termini di sicurezza.
Consiglio pratico per evitare di mettere nel cestino dei tesori montessoriano oggetti troppo piccoli: durante la mia formazione in Croce Rossa ho imparato un trucco per la valutazione di congruità e sicurezza dei materiali di gioco, lo condivido con voi: prendete un rotolo di carta igienica esaurito, tutti gli oggetti che cadono nel rotolo non sono adatti ad essere inseriti nel cestino montessoriano perché potrebbero rappresentare un potenziale rischio soffocamento per il bambino. Quelli che non possono cadere nel cilindro di cartone e scomparire in esso (valutazione in larghezza e lunghezza), invece, sono idonei all’uso nel cesto e non rappresentano un pericolo in termini di soffocamento (ovviamente eccetto il rischio del distacco di piccole parti, la compattezza dei materiali pretende un’altro tipo di valutazione). Il trucco della prova del rotolo esauso può essere sfruttato anche per spiegare ai fratelli maggiori come valutare, in termini di sicurezza, quali giocattoli condividere e quali no col fratellino piccolino.
Una curiosità sulla storia del cestino dei tesori montessoriano
Questo strumento è stato usato da Maria Montessori che lo ha riconosciuto come una palestra di pratica sensoriale, ma non è stato ideato da lei. La maternità del cestino dei tesori va attribuita alla pedagogista britannica Elinor Goldschmied.