6 consigli per il rientro dalle vacanze
Riequilibrare i ritmi sonno-veglia, regolare il risveglio, prestare attenzione all'alimentazione, favorire le attività all'aria aperta e la socialità per un rientro dalle vacanze senza stress.
Le vacanze rappresentano quel momento in cui la routine, col suo carico di stress fisico ed emotivo, viene sospesa, sono una pausa dal lavoro e dai ritmi quotidiani necessaria per rigenerare mente e corpo. Non a caso si dice comunemente che le vacanze servono a staccare la spina!
Staccare la spina è una definizione metaforica che rende bene l’idea: siamo sempre in tensione (metafora del passaggio di corrente) e le ferie hanno lo scopo di alleggerire questo stato costante di allerta e pressione. Vista così la vacanza è sinonimo di alleggerimento (o così dovrebbe essere).
Malessere da fine di una vacanza: da cosa dipende lo stress da rientro
Al ritorno dal mare o dalla montagna, ovviamente dobbiamo rimettere in corrente la spina che avevamo staccato. Ma, a discapito dell’immagine figurata della presa elettrica, il ritorno al lavoro e alla routine di tutti i giorni possono non essere così automatici, semplici e pacifici.
Per gli adulti il beneficio delle vacanze sta tutto nell’alleggerimento emotivo, fisicamente possono restare giorni impegnativi, ma la mente si libera di molte pressioni ingombranti. Questo effetto benefico non è estraneo nemmeno ai bambini: le vacanze fanno bene ai bambini perchè consentono loro di stare di più all’aria aperta, di sperimentare maggiormente il mondo attraverso il corpo e l’esperienza dei sensi e, cosa non secondaria, danno modo al bimbo di vivere più profondamente nelle relazioni familiari.
Ciò posto non deve sembrare strano che anche i bambini possano soffrire del cosiddetto “stress da rientro” o “sindrome da rientro“.
Che cos’è la sindrome da rientro
Si tratta di una risposta disfunzionale della nostra mente e del nostro corpo rispetto al ritorno ai consueti ritmi.
I ritmi lavorativi e familiari, gli orari e le abitudini diverse rispetto a come viviamo durante il resto dell’anno fanno della vacanza un “contesto” dal quale è estremamente difficile allontanarsi. La fine di una vacanza è una rinuncia.
Mente un adulto può riconosce, arginare e gestire i suoi sintomi, il rientro alla “normalità” può essere vissuto con maggiore difficoltà dai bambini perché:
- manca loro una matura competenza sul procedere del tempo e sul concetto di tempo a disposizione, almeno fino ai 6\7 anni fanno difficoltà a capire che tra 15 giorni ricomincerà la scuola o tra una settimana mamma deve tornare a lavoro non avendo ancora un’idea raziocinante di questo incedere e progredire;
- il tempo dei bambini si muove su un continuum cadenzato da attività e eventi concreti (ne abbiamo parlato quando abbiamo costruito l’orologio delle attività dei bambini);
- il distacco dai genitori, più disponibili e presenti durante la vacanza, può destabilizzare il bambino;
- sui bioritmi del bambini hanno un peso decisivo il sonno e l’alimentazione che durante le ferie comunemente si stravolgono lasciando spazio ad eccezioni rispetto alla regola comune.
Senza contare che ai più piccoli manca una matura capacità di riorganizzare le proprie emozioni anche sulla base di bisogni ulteriori rispetto ai propri e meno immediati. I piccoli di casa, non avendo le responsabilità che ha l’adulto e la sua visione della vita, non sono in grado di considerare le esigenze della famiglia complessivamente intese né i cosiddetti bisogni produttivi.
Tutto questo è massimizzato dal fatto che le vacanze dei bambini durano molto di più che per i genitori: i bimbi godono di quasi 3 mesi senza la scuola, un lungo tempo che favorisce la “stabilizzazione” di ritmi e abitudini eccezionali aggravando, quindi, il rientro dalle vacanze.
Quali sono i sintomi della sindrome da rientro dalle vacanze
I sintomi sono classici: irritabilità, incapacità a concentrarsi, ansia, noia, malumore, nel bambino qualche disturbo del sonno può intervenire prima di un completo riadattamento ai ritmi ordinari.
Come evitare lo stress da rientro
Un atteggiamento positivo e giocoso, nonché un graduale abbandono delle cattive abitudini contrastano la sindrome da rientro nei bambini. Inoltre ha un peso importante anche l’alimentazione.
6 consigli per affrontare al meglio il rientro in città, al lavoro e a scuola
- Riequilibrare gradualmente il ritmo sonno-veglia facendo attenzione al risveglio;
- Fare una sana colazione;
- Non trascurare la merenda di mezza mattina;
- Arricchire l’alimentazione con frutta e verdura;
- Vincere la sedentarietà e praticare attività all’aria aperta;
- Favorire la socialità.
Guardiamo a questi aspetti più nel dettaglio: per favorire il riadattamento del bambino alla vita in città e-o post ferie è molto importante gestire bene il risveglio. In vacanza di solito si va a letto più tardi la sera e al mattino ci si alza dopo. Per evitare che la sveglia diventi un vero trauma per i bambini che devono andare a scuola, è bene cominciare ad abituarli, in maniera graduale, un paio di settimane prima che risuoni la campanella. Se il bambino piccolo durante l’estate ha mantenuto l’abitudine di dormire anche nel pomeriggio, lasciategli questa abitudine eventualmente rimodulando il tempo della pennichella alle attività pomeridiane sue e della famiglia.
È falsa la credenza che il riposino pomeridiano determini la mancanza del sonno serale del bambino, eliminare il riposino per evitare che il bimbo la sera non abbia sonno non è corretto, al contrario un bambino piccolo (in età prescolare) che arrivi al sonno notturno troppo stanco potrà presentare più difficoltà di addormentamento rispetto a un bimbo di pari età e abituato a riposare il giusto di pomeriggio.
Rientro dalle vacanze e Alimentazione Bambini, regole d’oro
La colazione ha un peso specifico sulla salute di tuo figlio. Durante l’estate, dal momento che la mattina non si ha fretta, alcuni bambini fanno una bella colazione, per abbandonare questa sana abitudine quando ricomincia la scuola, ovviamente per mancanza di tempo. È importante, invece, cominciare la giornata col piede giusto. Quindi mai saltare la colazione, un pasto importante che deve essere a base di carboidrati semplici e complessi come biscotti, latte o yogurt, pane e marmellata, frutta o spremuta. Alimenti questi che danno energia “pronta” per essere utilizzata dal nostro organismo, che è stato a digiuno tutta la notte.
La merenda a scuola, non meno della colazione, favorisce la buona attivazione cerebrale nonchè la socialità e il buon umore. Altro pasto importante per i bambini che cominciano o riprendono a frequentare la scuola è lo spuntino a metà mattina. Questo serve come pausa dalle lezioni scolastiche, come momento di socializzazione con i compagni di classe e per dare una piccola carica di energia e non arrivare troppo affamati a pranzo.
Evitate i panini imbottiti di salumi e formaggi, merendine ricche di creme e cioccolato, biscotti farciti, patatine in busta o snack troppo salati e grassi. Meglio un piccolo panino col pomodoro, un frutto, uno yogurt o un pacchetto di cracker che “spezzano la fame” senza appesantire e indurre sonnolenza.
Se è vero che l’alimentazione ci caratterizza influenzando quel che siamo, a tavola non rinunciate mai alle verdure, agli ortaggi e alla frutta di stagione. D’estate solitamente si consuma molta più frutta e verdura rispetto al solito. Bene, continuate a farne consumo per mantenere nell’alimentazione di tutti i giorni questi preziosi alimenti, alleati della nostra salute.
Aria aperta e sport sono anti-stress naturali
Stare all’aria aperta fa bene a tutta la famiglia. A fine estate le giornate sono ancora assolate e più lungamente luminose rispetto ad autunno e inverno, sono, altresì, ancora fresche e pertanto ci consentono lunghe passeggiate. Quindi non chiudiamo già da ora i nostri figli in casa, ma prendiamo l’abitudine di portarli all’aria aperta anche in città dove possibile (al parco, sulla pista ciclabile o sul lungomare). Anche quando i bambini riprendono l’attività organizzata settimanale, è importante che continuino ad essere fisicamente attivi incoraggiandoli al gioco spontaneo per non ritornare ad uno stile di vita sedentario. Senza considerare che l’esposizione al sole massimizza la sintetizzazione dellavitamina D e ha effetti positivi sul buon umore.
Favorite la compagnia che per il bambino è sempre palestra di socialità. Può essere d’aiuto al bambino condividere con gli amici anche questo delicato momento di passaggio dalle vacanze alla scuola.
Perché non incontrarsi per giocare insieme al parco? Accompagnarli sarà un modo anche per noi genitori per prendere una pausa dagli impegni che incombono e stare più tempo con i nostri figli…un po’ come è accaduto durante le vacanze estive.