L'esperto risponde

“Gemelli diversi”

  • Nome: Federico e Marco
  • Età del bambino: 18
  • Sesso: maschio
  • Comune: MILANO
  • Domanda: Buongiorno, sono la mamma di due gemellini dizigoti di 18 mesi. I miei bimbi non hanno mai avuto un rapporto entusiasmante con il cibo. Lo svezzamento, avvenuto al sesto mese compiuto, è stato abbastanza difficile, la pappa non la volevano proprio, hanno impiegato quasi tre settimane prima di decidersi a mangiare le pappe al posto del latte. Anche i successivi cambiamenti apportati nel corso del tempo li hanno sempre detestati: ho fatto fatica a inserire la pastina tipo sabbiolina al posto delle creme, poi un'altra fatica per passare alla pastina di formato più grande, poi per togliere gli omogeneizzati e introdurre carne, pesce, legumi, uova, prima tritati, poi schiacciati. Praticamente è un anno che siamo in fase di svezzamento, perché qualsiasi novità io apporti al loro menù desta crisi e rifiuti. Mentre Marco, però, si sta abituando meglio a gusti e consistenze nuove, Federico non ne vuole proprio sapere. Ha saltato spesso interi pasti pur di non mangiare quello che gli proponevo. Marco è alto 81,5 cm e pesa 10,7 kg, Federico è alto 80,00 cm e pesa 10,1 kg. La pediatra mi ha detto che è leggermente rallentata la crescita del peso, ma che però Federico si è allungato bene. Il problema si è acuito nell'ultimo mese, perché i miei bimbi hanno iniziato ad andare al nido: tragedia! Hanno cominciato a mangiare al nido a metà settembre e, neanche a dirlo, hanno iniziato entrambi a saltare completamente il pasto, tra pianti disperati. Il pranzo glielo davo io una volta rientrati a casa alle 13. Poi, dopo circa una settimana, Marco ha iniziato a mangiare qualcosa, magari solo il primo o il secondo. Federico poco e niente, solo magari un pochino di pane o pochissimo primo (tipo tre pennette di numero). Ho iniziato a non dargli più il pranzo a casa, ma uno yogurt e della frutta. Marco adesso mangia più volentieri al nido, Federico mangia ancora pochissimo. Fra l'altro lui è quello fra i due a cui devo ancora frullare la carne se voglio che la mangi. Ho provato a preparargliela in tutti i modi, ma non c'è verso, quando sente che è carne o la sputa subito, oppure la mastica un pochino e poi la sputa. Da ieri non gli ho più dato nulla per pranzo, neppure yogurt o frutta. Oggi al nido ha mangiato tutto il primo, ma la carne no. Vi chiedo cosa posso fare per fargli capire che il posto in cui deve pranzare ora è il nido? E come posso fare per fargli accettare la carne? Dovrei fargli saltare il pasto, ma quindi non gli devo dare neppure il primo? Non so come aiutare i miei piccoli (e anche me stessa) a uscire da questa impasse. Grazie
Dott. Federico mordenti

Dott. Federico Mordenti

Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Cara mamma Alessia, crescere due gemelli è molto impegnativo anche perché attraversano i passaggi critici dello sviluppo nello stesso momento a differenza dei fratelli. Le diversità sono comunque normali e attese e, spesso, noi stessi genitori sottolineandole, le amplifichiamo. Rispetto alla domanda specifica devo dirle che il fatto di aver proposto un secondo pranzo dopo quello saltato al nido è stato un errore in quanto non spinge il bambino a provare il pasto a scuola. Solitamente anche i bambini inappetenti, per distrazione e imitazione, tendono a mangiare i pasti scolastici, peraltro questo è confermato dal fatto che Federico ha mangiato il primo da quando ha visto che non vi sarebbero state alternative a casa. La carne verrà accettata pian piano assaggiandola, non è fortunatamente l’unica fonte proteica e per di più il fabbisogno di proteine a 18 mesi è inferiore a quanto si pensi, poco più di 10 g al giorno, nel caso di Federico facilmente raggiungibili con gli apporti da latte vaccino, per non parlare di pesce, legumi e uova e della quota comunque contenuta nei cereali. Proponga pertanto primo, secondo (in piccole quantità, vd. 25 g di carne o 30 di pesce), verdurine e frutta accettando i rifiuti con serenità e pian piano Federico, come anche Marco, varierà il proprio gusto. Si affidi alle valutazioni della pediatra per tranquillizzarsi sull’accrescimento. Buona lavoro e buona crescita.

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