Pappe frullate: fino a che età?
- Nome: Sara
- Età del bambino: 19 mesi
- Sesso: femmina
- Comune: Bologna
- Domanda: Salve, vi scrivo perché mia figlia di 19 mesi mangia ancora cibo frullato. Il fatto è diventato un serio problema al nido, perché non essendo allineata con gli altri bambini, non può rimanere a tempo prolungato, causandomi problemi a lavoro. Sono due mesi che la mia bambina è ancora in fase d'inserimento e, con buona volontà, ci siamo impegnati a farle capire che il luogo della pappa è il nido e non casa (anche non facendola pranzare come suggerito dalle maestre). Dopo due mesi una delle maestre mi ha detto che, per preparare il cibo come vuole Sara, dovevo presentare un certificato alla pediatra. La preoccupazione e la mortificazione sono sorte quando l'ho chiamata per farle questa richiesta: ha detto che è impensabile che mia figlia mangi ancora cibo frullato, che dovrebbe già mangiare con noi a tavola, e che la colpa è mia che non voglio impegnarmi perché mi fa comodo che lei mangi le "pappine" perché sono più pratiche. Il certificato me l'ha fatto, ma solo dopo una lunga strigliata e consigliandomi di parlare con la pedagogista del nido. Ora, visto che ho provato più volte a darle cibo a pezzetti, ma lo sputa e rifiuta di mangiare, mi chiedo se abbia qualche problema o trauma (non avendola purtroppo potuto allattare), oppure sono solo capricci? Non ha curiosità del cibo, neanche i biscottini, mentre i figli delle mie amiche (anche più piccoli) mangiano tutto. Sara mangia con piacere solo frutta (sempre frullata) e yogurt. Come devo fare? Grazie per l'attenzione.
Dott.ssa Maria Cammisa
Pediatra
Gentile Imma, mi dispiace molto sentirla così confusa e triste, a volte si vengono a creare delle situazioni che difficilmente riusciamo a spiegarci. Partiamo dalla considerazione che effettivamente Sara avrebbe potuto già seguire un’alimentazione uguale a quella della sua famiglia, ma, che, comunque, non è infrequente che alcuni bambini a questa età continuino a prediligere i cibi frullati. Quindi, come in ogni situazione della vita, trovare ora una soluzione senza disperarsi per ciò che è stato, mi sembra l’unica cosa su cui impegnarsi, al di là della ricerca delle responsabilità. Infatti non vorrei che a fare le spese di questa sua confusione-insicurezza fosse proprio Sara, che da una parte approfitta della sensibilità della sua mamma e, dall’altra, rafforza il suo comportamento perché viene accontentata. Le propongo di continuare a frullare i cibi ma usando una pezzatura lentamente e progressivamente meno fine, questo abituerà pian piano la piccola a consistenze nuove. Inoltre è consigliabile che sia seduta a tavola con voi, in modo da interessarla all’assaggio di nuovi alimenti, aspettando che sia lei a chiederli senza alcuna insistenza da parte vostra. Le dovete dare la sensazione che per voi non sia così importante l’alimentazione e che quindi sia lei a doversi adeguare a voi. Dovete aspettare i suoi tempi, evitate di disperarvi in sua presenza e esibite un atteggiamento più positivo. Ottima la possibilità di frequentare il nido, dove chiederete di utilizzare la stessa vostra tecnica senza penalizzare la bambina o rimproverarla, ma accompagnandola in nuove scoperte alimentari insieme ai suoi compagni, come fosse un gioco. Un aiuto da coloro che le sono intorno, papà, nonni e amici, e che sicuramente sono meno emotivamente coinvolti della mamma, sarà ben accetto e sicuramente positivo. I bambini percepiscono le ansie dei genitori e ne approfittano.