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L'esperto risponde

Vomito e reflusso gastroesofageo? Non drammatizzare

  • Nome:
  • Età del bambino: 14 mesi
  • Sesso: maschio
  • Comune:
  • Domanda: Mio figlio alla nascita era 50 cm e 3.570 gr. di peso. Per i primi mesi cresceva 1/1,5 kg al mese, poi sono iniziati i problemi. Il peso aumentava tra i 300/700 etti al mese e i suoi comportamenti mi lasciavano pensare a un reflusso gastroesofageo. I pediatri smentivano, fino a quando mi sono rivolta a un’allergologa. Gli è stata fatta la radiografia allo stomaco facendogli bere un liquido bianco e hanno riscontrato un reflusso importante. Ha iniziato con terapia Lucen a 5 mesi. La terapia è stata iniziata in concomitanza del primo ricovero, perché non mangiava più niente. Abbiamo introdotto il Pregomin as per sospetto anche di intolleranza alle plv. In un mese è migliorato. Ogni 4/5 giorni però vomitava e come crescita intorno ai 400 etti al mese. Ci sono stati altri due cali di peso che lo hanno portato a due ricoveri (uno per rotavirus e l’altro per stomatite con afte). Quando inizia ad ammalarsi, si rifiuta anche di bere per via del reflusso e quindi si disidrata. Il 31 marzo pesava 10,610 kg e facendo il prik test per le plv (negativo) abbiamo introdotto il grana grattugiato nella pappa del pranzo. Tenendo conto che in questo periodo ha tagliato il primo molare e sta per tagliarne un altro, ogni 2 giorni vomita (anche per una stupidata, come un pezzetto di pane mangiato dopo la pappa). L’ho pesato e non ha preso neanche 10 gr., anzi ha perso… perché pesa 10,500 kg. Facciamo molta fatica a dargli da mangiare. Dobbiamo sempre farlo giocare con 1000 giochi. Non beve dal biberon (lo rifiuta) e l’unico momento che lo prendeva era alle 5 di mattina mentre dormiva (circa 100/120 ml con crema di riso). Ora ne beve solo 40/50. Alle 9 mangia 150 latte + cr.riso con cucchiaio; alle 12:00 180 ml. di brodo vegetale + minestrina o riso + olio + 2 cucchiaini grana + 1 cucchiaio verdura tritata; a merenda 90/120 ml. latte + cr.multicereali + frutta (pera/banana/mela); alle 07.30 180 brodo + semolino + olio + 1 cucchiaio verdura tritata. Mentre mangia è sempre svogliato e sbadiglia. Penso sia per l’RGE. Visto che è calato, sarà per l’introduzione delle plv (stiamo introducendo anche la ricotta) o perché devo rendere più sostanziose le pappe? Prende ancora omogeneizzati, perché non mastica ancora (ha 8 denti e mezzo). E’ già tanto che mangia la minestrina, che prima mi vomitava pure quella. Praticamente ora mangia quello che mangiava 5 mesi fa. Cosa mi consiglia?
Maria cammisa pediatra - alimentazione bambini by coop

Dott.ssa Maria Cammisa

Pediatra

In un primo momento stavo pensando di non prendere in considerazione la sua domanda perché è molto complessa e articolata e pone molti problemi che meriterebbero un maggiore approfondimento. Poi ho pensato che il nostro aiuto, lungi dall’essere la risoluzione assoluta dei problemi, ha lo scopo preciso di incoraggiare, sostenere e se possibile suggerire comportamenti corretti, e lei credo abbia bisogno di tutto questo.

L’unica cosa che mi sembra certa è che Mattia ha sofferto di reflusso gastro-esofageo (attualmente non mi sembra in terapia) e che ha una particolare sensibilità al vomito per cui ogni piccola ”difficoltà” soprattutto alimentare, cioè quando c’è qualcosa che non gli va (per dirla con chiarezza) la esprime con il vomito. Questa è una caratteristica che speriamo si attenui con il tempo, l’unica cosa che posso consigliarle è di sdrammatizzare: non si mostri contrariata, allarmata, dispiaciuta, ma sorrida, come se nulla fosse accaduto, sforzandosi di distrarlo nel momento in cui le sembra stia per vomitare. Sarebbe bene che il bambino non percepisse il suo disagio e il senso di frustrazione che lei avverte in questi momenti, in modo che non impari ad utilizzarli a suo vantaggio e piacimento.

Riguardo i pasti del piccolo, mi sembrano troppo ricchi in brodo e verdure e scarsi in carne, pesce e legumi. Proverei ad adottare una alimentazione un po’ più solida e saporita, magari aumentando pian piano le dimensioni della sminuzzatura e non dimenticando lo Yogurt da affiancare al latte per raggiungere la quota di calcio necessaria a questa età.

Magari, per qualche tempo, si potrebbe fare aiutare nella somministrazione del pasto da una nonna, da una baby-sitter o dal papà che sicuramente vivono con meno preoccupazione (giustificata) di lei questo momento.

Cerchi di introdurre nuovi sapori che possano incuriosire Mattia, magari stando seduto a tavola con voi, in modo da fargli assaggiare i vostri pasti. Infatti penso che tutto ciò potrebbe essere di aiuto in questo tentativo di rieducazione alimentare, perché ad una iniziale reale difficoltà a nutrirsi Mattia ha sostituito una specie di paura-preoccupazione-rifiuto dei pasti.

So che può sembrare facile dare consigli e giudizi stando comodamente seduti davanti ad un computer, ma le assicuro che l’esperienza di mamma, non solo mi ha molto aiutata in questa risposta ma ha rafforzato la mia simpatia e solidarietà per lei.

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