Aiuto, mio figlio non vuole mangiare nulla
- Nome: Leonard
- Età del bambino: 15 mesi
- Sesso: maschio
- Comune:
- Domanda: Avrei bisogno di un consiglio da parte sua perché veramente non so più cosa fare e ho i nervi a pezzi. Mio figlio pesa 9 kg e ha 15 mesi. Mi fa disperare perché da quando abbiamo iniziato lo svezzamento non vuole mangiare niente: appena vede il piatto che si avvicina verso di lui, comincia a protestare, a piangere, mette le mani davanti per dirti di non avvicinarti e che non vuole mangiare. Abbiamo provato con tutti i modi, ma niente, per farlo mangiare dobbiamo forzarlo perché se fosse per lui potrebbe stare a digiuno anche tutto il giorno. Non è un bambino curioso, anche se gli offro delle nuove cose si rifiuta di mangiarle. Penso che tutto questo rifiuto sia dovuto dal fatto che lui è al corrente della mia ansia e usa questa arma per farci un dispetto visto che noi lo forziamo a mangiare? Va all’asilo nido da quasi 3 mesi. Le maestre mi dicono che mangia tutta la frutta e la pappa cosa che non fa a casa con noi. Ho provato a lasciarlo senza mangiare però mi fa male vedere lui cosi piccolo che rifiuta tutto quello che preparo. Anche con mia madre e mia suocera ho litigato delle volte perche loro lo forzano sempre quando gli danno da mangiare (sabato sta con le nonne perche io lavoro). Non so più cosa fare, ho i nervi a pezzi e vorrei che mio figlio mangiasse almeno quello che preparo e fosse più curioso di conoscere i nuovi gusti. Per favore mi dia un consiglio perché non riesco neanche a concentrarmi sul lavoro. Tra l’altro se usciamo fuori, tipo le domeniche, mi prende il panico perché se devo dare da mangiare a lui attira l’attenzione della gente e comincia ad urlare perciò siamo costretti a non andare fuori a pranzo o cena perché fa le scenate. Con mio marito litighiamo perché mi dice che non sono in grado di farlo mangiare…
Dott.ssa Assunta Martina Caiazzo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Dalla sua lettera traspare tutta l’ansia e la preoccupazione che la pervad,e anzi che pervade tutta la famiglia poiché dell’alimentazione del piccolo Leonard vi occupate ma soprattutto vi preoccupate a mio parere in modo eccessivo un po’ tutti. Cosa fare? Smettere di preoccuparsi tanto e rimanere tranquilli ad ogni pasto accettando il fatto che il suo bambino può anche saltare qualche pasto e non subirne conseguenze catastrofiche, Leonard ha ben chiaro che si è instaurato proprio dal divezzamento un braccio di ferro, soprattutto tra voi due, sul cibo. A dimostrazione di ciò, come ha osservato giustamente anche lei, a scuola – dove gli adulti presenti non sono esclusivamente concentrati su di lui – il bimbo mangia tranquillamente.
Metta dunque Leonard a tavola con il resto della famiglia, raccontandogli magari qualche favoletta legata al cibo che mangia (ci sono anche dei bei libri, su questi temi, con raccontini e favolette adatte a bambini di tutte le età), mentre, quando il papà è presente, il compito potrebbe anche essere lasciato totalmente a lui.
Proverei anche a dare a Leonard maggiore autonomia nel pasto: preparatevi, ovviamente, a un bel po’ di piatti scagliati a terra e di cibo gettato per ogni dove, ma dateli la possibilità di mangiare da solo, senza aiuto, anche usando solo le mani, se gli va. Se poi anche così Leonard continua a rifiutarsi di mangiare, allora senza insistere eccessivamente rimandate al pasto successivo. Comportatevi così, cioè senza insistere, anche se andate a pranzo fuori, magari lasciandogli a disposizione qualche grissino. Insomma, mangiare inisieme, o con parenti o amici, deve tornare a essere innanzitutto per voi genitori un momento sereno di svago e convivialità, non quel momento di ansia in cui si è trasformato adesso. Naturalmente anche le nonne o chiunque si occupi del pasto di Leonard dovranno fare la stessa cosa, con l’intento comune di aiutare il vostro piccolino ed evitare litigi tra voi adulti, legati al momento del pasto. D’altronde avete già sperimentato ampiamente che tutta quest’ansia e insistenza non risolvono il problema ma determinano solo ad ogni pasto un clima teso che sente anche Leonard.
Una cosa invece è importante che facciate tutti in famiglia: fate attenzione ai fuori pasto, infatti capita che ai bambini che non mangiano o mangiano poco ai pasti principali venga data una colazione eccessiva e/o vengano offerti continuamente spuntini, dolci o salati, che però determinano senso di sazietà a lungo e inappetenza ai pasti e dunque aumentano (falsamente) l’impressione che questi bimbi si nutrano poco. L’offerta di cibo deve limitarsi, a quest’età, ai consueti 4 pasti, 2 di latte (magari sostituito come spuntino del pomeriggio da uno yogurt alla frutta) + 2 pasti (pranzo e cena); cercate di non dargli altre cose “fuori via”, anche se, e lo capisco, il vederlo mangiare qualcosa vi renderebbe più sereni, alla lunga peggiora solo la situazione.
Le consiglio vivamente anche la lettura del nostro articolo “Inappetenza bambini”