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Pronto soccorso pediatrico

Colpo di calore, collasso da calore e colpo di sole: come prevenire e intervenire

Sono delle condizioni patologiche che configurano una incapacità dell’organismo a reagire alle variazioni di temperatura ambientale.

Pubblicato il 04.07.2018 e aggiornato il 19.07.2022 Scrivi alla redazione

Il colpo di calore, il collasso da calore e il colpo di sole sono delle condizioni patologiche che configurano una incapacità dell’organismo a reagire alle variazioni di temperatura ambientale.

L’uomo infatti è dotato di un sistema di termoregolazione molto sviluppato anche se tendenzialmente l’adattamento a una temperatura differente richiede un periodo di tempo variabile (da giorni a settimane).

I bambini, soprattutto i più piccoli e quelli con patologie croniche, hanno un meccanismo di termoregolazione ancora immaturo che, in associazione alla loro ridotta superficie corporea, li rende estremamente più suscettibili ai colpi di calore poiché non riescono a disperdere adeguatamente l’eccesso di calore interno provocando quindi un accumulo anomalo.

Il colpo di calore non è legato esclusivamente all’esposizione al sole; può infatti manifestarsi anche in ambienti chiusi per una elevata temperatura, ridotta ventilazione ed elevata umidità che non permette al soggetto di disperdere in maniera adeguata il calore tramite il sudore quindi la sua causa principale è l’associazione dell’elevata temperatura ambientale e di un elevato tasso di umidità.

Diversi sono invece il:

  • Collasso da calore, dovuto ad un’eccessiva perdita di liquidi e sali che causano una vera e propria disidratazione; può essere associato a episodi diarroici (ad esempio all’inizio di un viaggio in paesi tropicali), a uno sforzo fisico eccessivo e prolungato in climi temperati o all’esposizione a una elevata temperatura ambientale
  • Colpo di sole, dovuto a un’eccessiva e prolungata esposizione al sole con un’azione diretta dei raggi solari e delle radiazioni infrarosse e ultraviolette sul capo, e che è più comune nei soggetti con pelle chiara.

Colpo di calore: sintomi

Si manifesta in maniera variabile a seconda della gravità del quadro. Inizialmente si ha in genere:

  • Debolezza
  • Nausea
  • Vomito
  • Cefalea
  • Brividi
  • Iperpnea (respiro affannoso)
  • Crampi
  • Alta temperatura corporea (fino a 41-43°C)
  • Pelle calda e secca al tatto (la sudorazione è assente in circa il 50% dei casi)

Se il quadro progredisce si possono avere gravi alterazioni della coscienza con stato d’ansia, stato confusionale, delirio, sincope fino al coma; una temperatura corporea che sale sopra i 40°C può condurre a una sindrome multiorgano che può, in casi estremi, determinare anche la morte.

Cosa fare in caso di colpo di calore

Se il bambino presenta i sintomi del colpo di calore è essenziale contattare immediatamente il pediatra e portare intanto rapidamente il bambino in un ambiente ombreggiato e areato. Bisogna porre il bambino a terra con gli arti inferiori sollevati liberandolo da eventuali indumenti troppo stretti che impediscono il ritorno del sangue al cuore. Non appena il bambino si riprende bisogna iniziare a somministrare liquidi a temperatura ambiente in piccoli sorsi.

Se la temperatura corporea supera i 38°C è bene intervenire con impacchi di acqua a temperatura ambiente (non fredda!), cambiando frequentemente sede; somministrare un antipiretico (come paracetamolo o ibuprofene), invece, è di scarsa utilità, poiché il colpo di calore è dovuto ad accumulo di calore proveniente dall’esterno, non da produzione interna, e dunque l’effetto antipirogeno di queste sostanze è minimo.

Se il quadro non dovesse migliorare o se comparissero segni di alterazione dello stato di coscienza bisogna allertare celermente il 112 o il 118, eventualmente iniziando, fino all’arrivo dei soccorsi, le manovre cardiovascolari rianimatorie necessarie.

Cosa non fare in caso di colpo di calore

  • Non posizionare il bambino seduto in caso di capogiri.
  • Non dare da bere bevande fredde.

Come prevenire il colpo di calore

  • Evitare di far uscire il bambino nelle ore più calde
  • Non esporre il bambino al sole diretto dalle 11 alle 17 nei periodi caldi
  • Aumentare la ventilazione dell’ambiente tra- mite un ventilatore o un condizionatore (23- 24°C in funzione deumidificatore)
  • Far indossare al bambino indumenti di lino o cotone leggeri e di colore chiaro
  • Esporre con prudenza, sempre a partire dall’anno di età e mai prima, il bambino al sole diretto, sempre negli orari in cui il caldo è meno intenso e sempre con una protezione solare (almeno 50)
  • Bagnare spesso la testa e rinfrescare il corpo del bambino
  • Far bere spesso il bambino piccoli sorsi di bevande non fredde
  • A tavola è importante ridurre l’apporto calorico aumentando invece il consumo di acqua, frutta e verdura, ricche di sali minerali e vitamine

Collasso da calore: sintomi

  • Sudorazione abbondante
  • Debolezza
  • Nausea
  • Vomito
  • Ipotensione (pressione bassa)
  • Tachicardia (aumento battiti del cuore)
  • Respiro affannoso Temperatura corporea normale o leggermente aumentata
  • Pelle umida e fresca

Cosa fare in caso di collasso da calore

Distendere il bambino in un luogo fresco e tenerlo a riposo, cercare di reintegrare le perdite idrosaline con una soluzione reidratante da bere a piccoli sorsi. Contattare immediatamente il pediatra.

Colpo di sole: sintomi

  • Eritema nelle parti esposte al sole con bolle
  • Occhi arrossati con abbondante lacrimazione
  • Fotofobia (fastidio alla luce)
  • Pelle calda e sudaticcia
  • A volte febbre
  • Nausea
  • Vertigini
  • Intorpidimento mentale

Cosa fare in caso di colpo di sole

Portare il bambino in un ambiente fresco e ventilato, facendolo sdraiare a terra con le gambe sollevate. Tamponare il corpo con bende fresche cercando di far scendere la temperatura corporea. Contattare immediatamente il pediatra o il 112 o il 118.

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra