I fichi d’India
Ricchi di vitamina C e molto nutrienti, i fichi d’India si consumano da agosto a novembre.
CARATTERISTICHE: i fichi d’India sono il frutto della Opuntia ficus-indica, una pianta originaria del Messico che appartiene alla famiglia delle Cactaceae. Per la sua grande resistenza alla siccità, la pianta del fico d’India si è diffusa in tutte le zone temperata del bacino mediterraneo, in Africa e in Australia. In Italia i fichi d’India sono diventati elementi caratteristici del paesaggio siciliano, pugliese, calabrese e anche toscano. Il fusto è composto da cladodi, dette comunemente “pale”, appiattiti e di forma ovale. Sono ricoperti da una cuticola cerosa e da spine lunghe 1-2 cm. Il frutto è una bacca carnosa, ricchissima di semi (fino a 400 per frutto) e racchiusa in una spessa buccia. Il sapore è dolce e succoso. Nel nostro paese sono tre le varietà più coltivate: la Bianca, la Gialla e la Rossa o Sanguigna. In generale i primi frutti della stagione sono tondeggianti, mentre quelli tardivi sono allungati.
CURIOSITA’: molto probabilmente il nome “fico d’India” fu dato da Cristoforo Colombo quando approdò in America credendo di essere in India. Per la loro ricchezza in vitamina C (18 mg per 100 g) i fichi d’India venivano consumati dai marinai durante i lunghi viaggi come rimedio contro lo scorbuto.
PERIODO: i fichi d’India si raccolgono da fine agosto fino a novembre per le varietà tardive.
Fichi d’India
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Per 100 g. |
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Acqua |
83.2%
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Proteine |
0.8 g.
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Lipidi |
0.1 g.
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Glucidi |
13 g.
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Fibra |
5 g.
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Kcal |
53
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Vitamine |
C, provitamina A
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Sali minerali |
Potassio, calcio, fosforo |
PROPRIETA’ NUTRIZIONALI: i fichi d’India sono frutti molto calorici, ben 53 Kcal per etto. Sono, infatti, ricchi di zuccheri semplici come glucosio e fruttosio. La fibra è rappresentata dai numerosi semi che non vengono digeriti dal nostro intestino. Per tale motivo i fichi d’India non devono essere mangiati in quantità eccessiva perché potrebbero causare un blocco intestinale e sono vietati a chi soffre di diverticoli intestinali. Oltre alla vitamina C forniscono provitamina A, potassio, calcio e fosforo. Sono presenti nel frutto anche importanti antiossidanti come l’indicaxantina e la betanina.
COME SI CONSERVANO: i fichi d’India si possono conservare integri per lunghi periodi in frigorifero. Tuttavia è preferibile sbucciarli e consumarli subito, oppure riporli in frigo per un paio di giorni al massimo.
IN CUCINA: con i fichi d’India si possono preparare succhi, gelatine, marmellate, sciroppi e liquori. Anche i cladodi (le pale), ricchi in mucillagini e pectine, vengono mangiati freschi, grigliati o conservati in salamoia o sott’aceto. Con i cladodi si possono preparare perfino canditi e marmellate.