Stili di vita

Educazione alimentare del bambino: 10 errori da evitare

Televisione spenta, coinvolgimento in cucina e buon esempio: ecco alcuni consigli ai genitori.

Pubblicato il 31.01.2023 e aggiornato il 07.02.2023 Scrivi alla redazione

Educazione alimentare del bambino: 10 errori da evitare

“Tale genitore, tale figlio”: così titola un interessante articolo che analizza, utilizzando il metodo del role playing, come un gruppo di 120 bambini tra i 2 e i 6 anni, tra gli scaffali di un mini-supermercato, scelga certi alimenti e ne escluda altri. Viene osservato innanzi tutto che, anche in bambini molto piccoli, le preferenze non sono casuali e che sono invece fortemente associate a quelle dei genitori e a null’altro. Non sono quindi importanti età, genere, scolarità dei genitori, ore di televisione, abitudine ad accompagnare a fare la spesa, eccetera. Questo ci ricorda quanto inconsapevole e non razionale sia il rapporto con il cibo e di come si strutturi dai primissimi anni di vita.

Indipendentemente da quello che si prova ad insegnare, di quanto rigoroso sia il divezzamento o salutiste le scelte alimentari, i bambini, nell’evolvere il proprio rapporto con il cibo, si ispirano sopra ogni cosa ai genitori. Qui nasce il problema di come mamma e papà possano trasferire una corretta abitudine alimentare, se essi stessi non la possiedono.

È evidente che di grande supporto potrebbe essere la scuola, che negli ultimi anni ha migliorato l’attenzione alle tematiche nutrizionali con programmi interessanti e sicuramente utili, sebbene ancora m0lto si dovrebbe fare, in particolar modo, per la formazione degli educatori e degli operatori scolastici. Invero, come ci conferma lo studio citato, vi sarebbe necessità di attuare degli interventi educativi sull’alimentazione già dalla scuola dell’infanzia.

Nell’attesa che la scuola si organizzi e che l’industria alimentare e i mezzi di comunicazione adottino delle scelte più sagge e coscienziose rispetto ai messaggi che inviano, in particolare, ai più piccoli, di seguito segnaliamo qualche errore che un genitore attento alla crescita della consapevolezza alimentare del proprio bambino, assolutamente non deve fare:

  1. Tenere la televisione accesa durante i pasti: distrae e limita la comunicazione familiare compromettendo l’instaurarsi di un rapporto consapevole con il cibo
  2. Offrire un alimento gradito a patto che se ne mangi uno poco amato: non fa che amplificare la tendenza selettiva attribuendo al cibo meno accettato una valenza negativa.
  3. Sottolineare atteggiamenti di selettività o inappetenza di un bambino, perché di fatto li rende più frequenti; questi atteggiamenti possono, invece, essere semplicemente dei passaggi naturali e vanno gestiti in quanto tali
  4. Vietare in assoluto certi alimenti, perché li renderà ancor più desiderati; l’importante è una buona alternanza, limitando la frequenza di prodotti troppo grassi o poco sani
  5. Fare confronti tra i fratelli sul rispettivo modo di mangiare, perché tende a consolidare un eventuale problema di inappetenza o voracità
  6. Premiare con dolci o gelati un certo comportamento, perché attribuisce al cibo un significato errato: il cibo è nutrimento e non premio o ricompensa
  7. Invitare a mangiare un certo piatto “perché fa bene”, che non è efficace in quanto la questione salute non interessa i più piccoli; piuttosto parliamo dei colori di un alimento o di come nasce o di che sapore ha.
  8. Dare alternative ai piatto che vengono rifiutati, perché non aiuta l’accettazione di nuovi alimenti e non favorisce la varietà della dieta
  9. Escludere il bambino dalla scelta e dalla preparazione del pasto, perché non lo agevola nello sviluppare un rapporto positivo, consapevole e gioioso con il cibo
  10. “Predicare bene e razzolare male”, perché i bambini si ispirano più ai comportamenti dei propri genitori che alle loro parole.

Tra questi 10 punti, a cui in verità, ne potevano essere aggiunti molti altri, il più importante è l’ultimo. Come in molti aspetti della vita, i genitori dovrebbero fungere da modello positivo per i propri figli anche nei comportamenti alimentari, nella consapevolezza che qualche accorgimento, seppure un po’ studiato o forzato, può essere veicolo di salute e benessere futuro.

Con la supervisione di:

Pediatra margherita caroli ecog sio oms

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea vania - alimentazione bambini

Prof. Andrea Vania Pediatra