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Stili di vita

Vacanza in bici con bambini: cicloturismo in famiglia

Il cicloturismo è una sana e divertente alternativa per trascorrere le vacanze insieme ai propri figli.

Pubblicato il 25.06.2012 e aggiornato il 23.02.2016 Scrivi alla redazione

Molte delle nostre scelte sulla gestione del tempo libero condizionano le abitudini future dei nostri figli e così il loro benessere. Solitamente con la primavera s’inizia a pensare alle vacanze estive e a questo proposito vorrei sottoporre alla vostra attenzione un’alternativa sana, divertente e decisamente dinamica da condividere con i bambini: il cicloturismo.

Per cicloturismo s’intende una vacanza che ha come mezzo di trasporto prevalente la bicicletta, da utilizzare per spostarsi da una tappa all’altra nell’ambito di un percorso predefinito. Non immaginate però un viaggio alla ventura. In particolare, grazie e anche a causa della presenza dei propri figli, ogni aspetto della vacanza in bici con bambini va organizzato con grande attenzione.

Il primo elemento da considerare è la sicurezza. Per ogni fascia di età esiste una modalità sicura di trasporto, ed è stupefacente quanto anche i più piccoli (0-2 anni) possano godere dell’aria fresca e della natura; l’aspetto negativo sarà portarsi dietro gli alimenti per bambini, latte e pannolini, sebbene, a quell’età, i bimbi dormano molto e siano leggeri da trasportare. È possibile utilizzare dei buoni marsupi (a dire di alcuni) o i classici seggiolini oppure, secondo i percorsi, esistono piccoli carrelli coperti da attaccare alla bicicletta, più stabili, comodi e riparati.

Tra i 3 e 5 anni la questione diventa più impegnativa, più che altro per quel che riguarda l’intrattenimento, ma basterà fare soste frequenti per esplorare il territorio e avvicinare così i piccoli alla natura dove potranno scaricare un po’ di energia per poi ripartire. In tale fascia di età il seggiolino va ancora bene sebbene i carrellini rappresentino una buona soluzione giacché danno la possibilità di ospitare giochi o libretti con cui il bambino può intrattenersi durante il viaggio. Un’altra possibilità è rappresentata da una ruota aggiuntiva, con sellino e pedali, ancorata alla bicicletta del genitore, con essa il bimbo potrà partecipare (senza fatica) alla pedalata o semplicemente farsi trasportare.

Con figli tra i 6 e gli 8 anni la vacanza si fa più interessante: i bambini sono autosufficienti, possono divertirsi davvero molto e partecipare alla pedalata con i traini monoruota sopradescritti o cominciare a utilizzare i più comodi tandem disegnati apposta per lo scopo. La bicicletta autonoma rimane a quest’età un po’ impegnativa o pericolosa su lunghi tragitti, sebbene assolutamente idonea su percorsi più brevi e su ciclabili protette.

Tra i 9 e i 12 anni si può esplorare ancora di più, magari anche visitare un pittoresco centro storico o entrare con i ragazzi in qualche museo, ovviamente il tutto è senz’altro più gradito se c’è una nutrita compagnia di coetanei. Il tandem può ancora rappresentare un’opzione sicura e poco impegnativa, sebbene un ragazzino di quest’età possa percorrere ormai buone distanze sulla propria bici senza alcun problema. Peraltro questa modalità autonoma probabilmente favorirà la voglia di partecipare ad una vacanza con la famiglia nel delicato periodo preadolescenziale.

In età successive l’autonomia diventa un’esigenza assoluta, così come l’associazione di più famiglie con cui condividere l’esperienza e che consenta agli adolescenti di divertirsi tra pari. Anche la scelta della destinazione – che sia in Italia o all’estero (splendide le ambientazioni delle colline del Chianti, delle ville venete, della riviera ligure e le storiche mete come le ciclabili del Reno e Danubio o i percorsi nella valle della Loira o la fitta rete ciclabile tra i mulini d’Olanda) – dipende dall’età dei bambini e dall’esperienza, dall’allenamento e, direi, dalla capacità d’adattamento dei genitori.

A questo scopo è utile affidarsi ad associazioni di ciclismo che potranno fornire consigli su percorsi conosciuti e classificati per livello di difficoltà, sicurezza e chilometraggio per tappa, e apposite guide con i punti di ristoro, centri per l’affitto di biciclette e accessori, alberghi o ostelli che, specialmente con bambini piccoli, è utile prenotare in anticipo.

In alternativa al fai-da-te, comunque assolutamente fattibile stante le molte e dettagliate informazioni reperibili in rete, per le vacanze in bici con bambini è possibile ormai da anni fare riferimento a tour operator specializzati che forniscono assistenza completa, dall’affitto di mezzi e di equipaggiamento a una eventuale guida esperta che conduca il gruppo, alla prenotazione alberghiera e, ancor più comodo, al trasporto dei vostri bagagli che troverete ad aspettarvi, come per magia, nell’albergo alla tappa successiva!

Evidentemente è consigliabile arrivare alla partenza ben abituati a viaggiare sulle 2 ruote, sarà utile a questo scopo usare la bicicletta anche in città, sulle molte ciclabili o nei parchi in modo da far sentire i bambini perfettamente a loro agio su percorsi misti, in salita o in discesa e dando loro modo di acquisire con tranquillità le norme stradali di base.

Con l’obiettivo di una “ciclovacanza” estiva attiva e divertente, grandi e piccoli saranno più motivati a uscire in bicicletta ogni volta sia possibile. Ciò contribuirà a favorire l’acquisizione di uno stile di vita dinamico tanto utile per l’accrescimento fisico e psicologico dei nostri figli i quali, più spontaneamente, sapranno mantenere quest’atteggiamento salutare (in tutte le sue manifestazioni) anche nella vita adulta.

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra