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Alimentazione corretta

I 10 buoni propositi alimentari fondamentali per il nuovo anno

Da “basta ai consigli inutili” all’importanza del buon esempio, ecco come cambiare in meglio il proprio stile alimentare.

Pubblicato il 06.01.2015 e aggiornato il 26.06.2019 Scrivi alla redazione

Ora che il frastuono della festa più bella dell’anno si sta attenuando e abbiamo brindato all’arrivo del nuovo anno, si affacciano, impertinenti, i buoni propositi che vorremmo applicare alla nostra vita. A volte si tratta di posizioni importanti, di cambiamenti epocali, ma, più spesso, abbiamo a che fare con piccoli, apparentemente insignificanti, proponimenti quotidiani che però siamo certi ci cambieranno l’esistenza.

L’alimentazione è sicuramente uno degli argomenti più gettonati tra i buoni propositi per il nuovo anno. Si tratta, per lo più, di atteggiamenti restrittivi che condurranno, speriamo, a un bel dimagrimento. Dato che anch’io appartengo alla categoria di persone che necessitano di perdere, e non più ritrovare, qualche chiletto, mi sono domandata se sia solo come ridurre le quantità di cibo che aiuterà i tanti amici di questo sito a raggiungere il loro scopo oppure se qualche buon consiglio non potrebbe cambiare, e questa volta per sempre, il loro stile alimentare.

Nella mia megalomania di inizio d’anno, mi sono inventata un “Decalogo alimentare” che esprime il carattere del nostro sito e che vorrei condividere con voi:

  1. Sgombra la mente dai consigli inutili: basta, sono troppe le informazioni che ci arrivano dal mondo dei media! Frutta, quando? Grano, kamut, orzo o cosa? Intollerante a lieviti, melograno e poi? Un’alimentazione molto varia e moderata deve diventare la tua unica parola d’ordine.
  2. Scrivi un menù settimanale: la cucina rapida è una grande invenzione dei nostri tempi, grazie anche all’uso del congelatore che i nonni ignoravano. Per questo, per non essere ripetitivo, usa un “canovaccio” che ti aiuti a ricordare cosa potresti mangiare, variando ogni giorno, senza alcuno sforzo. Questo ti semplificherà la vita e migliorerà quella dei tuoi ospiti.
  3. Prepara un unico pasto per tutta la famiglia: la casa non è un ristorante alla carta, bensì un agriturismo a menù fisso in cui, a turno, tutti i commensali saranno soddisfatti, mentre nei giorni meno graditi impareranno ad essere felici della felicità degli altri.
  4. Pranza “connesso” a tutti i componenti della tua famiglia e non a TV, tablet e cellulari: la comunicazione migliora il rapporto con il cibo e favorisce la sazietà.
  5. Non comprare alimenti che sai bene non essere salutari per la tua famiglia: il fatto che altri lo facciano o che possano favorire l’appetito di qualcuno è una motivazione falsa e altamente dannosa per la tua autostima di genitore e cuoco.
  6. Utilizza solo frutta e verdura di stagione: la famiglia scoprirà alimenti “stranissimi” come cavoli o addirittura le bietole e tu avrai aiutato la tua economia, quella della nazione e anche la salute della tua famiglia.
  7. Rispetta il cibo e aiuta i tuoi figli a fare altrettanto: vieta drasticamente espressioni come “che schifo” rivolto a un alimento, ma tutt’al più “non mi piace”. Sembra una sfumatura, ma col tempo diventa essenziale per apprezzare il magnifico mondo dell’alimentazione.
  8. Riutilizza gli avanzi creando delle piccole novità: ai ragazzi piace che si parli della loro famiglia come di una cosa speciale e unica, inventa una tua linea di piatti e spacciali come grandi ricette appartenute alla nonna: sarà un successone.
  9. Riduci le quantità degli alimenti, migliorandone la qualità: specialmente se è necessario che i piccoli dimagriscano, non perderti in raccomandazioni verbali inutili, quanto, molto spesso, dannose. Comportati invece di conseguenza senza proferire parola o caricare i bambini di preoccupazioni  che non hanno. Tu sei responsabile della loro vita di relazione come della loro salute e della loro “ciccia”, non demandare ad altri quello che sei capacissimo di fare tu.
  10. Fai tutto quello che vorresti che i tuoi cari facessero: l’unica cosa che i ragazzi assimilano, senza chiedersi il perché ed il come, è ciò che vedono fare ai loro genitori, senza spiegazioni, discussioni, imposizioni. Mai come in questo punto la regola del fare ingloba e assorbe tutte le altre.

Certo, mi rendo conto che con quest’ultimo punto ho raggiunto il massimo della predicazione! Ma se, almeno una volta all’anno, i buoni propositi non sono veramente alti, universali, condivisibili e totalizzanti, quando ci capiterà un’altra occasione come questa per far pace con la nostra coscienza?

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra