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Guida agli alimenti: consigli per un'alimentazione sana ed equilibrata

Complementare i sapori, l’uso delle spezie

Tanti utili consigli sull’inserimento delle spezie nella dieta dei bambini

Pubblicato il 01.11.2017 e aggiornato il 12.07.2022 Scrivi alla redazione

La cultura culinaria italiana contempla l’uso quasi quotidiano di erbe aromatiche, così, già nella preparazione delle pappe per i 7-8 mesi, vengono spesso utilizzate erbe quali basilico, prezzemolo, ecc., perciò i nostri bambini iniziano a riconoscere tali sapori come familiari e graditi. D’altronde quale italiano non apprezza un semplice piatto di spaghetti al pomodoro e basilico?

Diverso è, proprio per cultura, il discorso dell’utilizzo delle spezie in cucina, che spesso invece fa più paura, e ogni mamma non sa bene se è il caso di inserirle nella preparazione delle pappe, e se sì, quando e quanto.

Innanzitutto vorrei sottolineare che tale dilemma nasce semplicemente dalla nostra scarsa abitudine al loro utilizzo nelle prime fasi della vita, diversamente ad esempio accade nelle culture arabe o indiane, nelle quali i bambini sin dai primi mesi di alimentazione complementare sono abituati al sapore delle spezie le più varie.

Tornando però alla nostra cultura, ad aumentare la confusione c’è da dire che gli stessi pediatri hanno opinioni diverse riguardo ai tempi dell’introduzione di tali condimenti: alcuni ne consigliano l’introduzione già con i primi cibi solidi, altri consigliano di aspettare i 2 anni di vita. In generale la buona educazione alimentare vorrebbe che il bambino si abituasse quanto prima a tutti i sapori presenti in natura (comprese le spezie). Inoltre sarebbe eccellente riuscire a sfruttare il loro sapore proprio per “insaporire” i cibi senza aggiunta di sale o zucchero (per esempio usando cannella sulla frutta, zenzero sulle carote, zafferano per il riso). Oltre a queste loro proprietà, le spezie hanno anche alcune proprietà benefiche specifiche (ad esempio la curcuma ha proprietà antinfiammatorie soprattutto a livello articolare, lenitive, e protegge dallo sviluppo di Alzheimer; lo zenzero ha proprietà antiemetiche, combatte l’alitosi e ha anche alcune proprietà “antibiotiche” per il tratto gastrico; ecc.).

In un capitolo a parte vanno peraltro considerate le spezie piccanti (come pepe e peperoncino) che andrebbero evitate in età pediatrica poiché possono causare bruciori e dolori gastrici.

Anche per i semi (come sesamo, noci, mandorle),  vi sono diverse vedute: secondo alcuni andrebbero introdotti solo dopo i 2 anni a causa del rischio di provocare reazioni allergiche, mentre altri ne incoraggiano l’uso sin da piccoli, anche per migliorare – ad esempio – l’apporto di omega 3, come avviene in particolare con le noci. Tuttavia, se si decide di introdurle, non di deve dimenticare di macinarle quanto più finemente possibile, proprio per ridurre il rischio di soffocamento.

Nella scelta delle spezie da utilizzare ricordiamo sempre che anche la qualità è importante, per cui se possibile cerchiamo di scegliere spezie biologiche e non trattate con metodi industriali di modifica o conservazione (leggete sempre bene le etichette) e di origine quanto più vicina possibile al nostro paese.

Ancora migliore sarebbe la coltura “fai-da-te”, magari nell’orto o sul terrazzo di casa: una fioriera di “semplici”, come venivano chiamate le erbe aromatiche di uso comune (salvia, rosmarino, basilico, prezzemolo, timo, maggiorana, ecc.) era un tempo abitudine comune per chi, pur vivendo in città, aveva la possibilità di un balcone soleggiato, e non sarebbe male ripristinare questa bella consuetudine anche oggi. Alla cura delle piantine, poi, potrebbe collaborare attivamente anche il nostro bambino, ottenendo tra l’altro un duplice scopo: responsabilizzare (prendersi cura di…) e stimolare all’assaggio.

Infine, in una società sempre più multiculturale come la nostra, anche l’alimentazione tende giustamente ad esserlo; cerchiamo allora di non aver paura nel conoscere e nello sperimentare anche sapori per noi nuovi, ma universalmente e da tempo accettati in altre culture e che, incredibilmente, assai spesso si sposano benissimo coi sapori della nostra tradizione, arricchendoli e variandoli.

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra