Dormire con il gatto: pro e contro per bambini e adulti
Ci sono vantaggi psicofisici dipendenti dal dormire con il gatto, ma questo animale può in potenza trasmettere delle malattie: quali e come prevenirle. Quali accortezze se a casa c'è un bebè.
In questo breve articolo cercheremo di parlare dei vantaggi e degli svantaggi di dormire con il gatto e cercheremo di rispondere a una domanda ricorrente: “Dormire con il gatto porta malattie?”. Ho molte amiche e tanti pazienti che hanno l’abitudine di dormire con il proprio gatto, molti interrogativi mi vengono posti, sia sulla salute che sulla igiene.
- Vantaggi di dormire con il gatto nel letto
- Svantaggi di dormire con il gatto nel letto
- Possibili malattie trasmissibili dal gatto
- La supervisione dei genitori quando in casa ci sono dei mici
- Quante ore dorme un gatto, in media
- Mici e neonati: che succede se un neonato piange nel cuore della notte
- Consigli per far dormire il gatto da solo
Vantaggi di dormire con il gatto nel letto
Un aspetto positivo di dormire con il gatto è il possibile effetto sul bioritmo, secondo alcuni esperti il contatto con il micio riduce i problemi di insonnia ed è rilassante per chi soffre di ansia e attacchi di panico.
Molte persone riferiscono che dormire con il proprio gatto infonda pace e serenità e questo fa certamente bene a livello psicologico! Il peso e il calore del gatto nel letto, magari sui piedi, e il rumore delle sue fusa sono in grado, secondo il punto di vista di alcuni esperti, di infondere calma e tranquillità, migliorando il tono dell’umore e contribuendo al benessere psicofisico.
Perché le fusa dei gatti fanno bene
Le fusa sono un rumore sordo come una specie di un motorino ma molto molto silenzioso. Nel linguaggio felino indicano inequivocabilmente che il gatto è felice e in pieno benessere; infatti è il verso tipico di quando riceve le coccole oppure vede un cibo che ama tanto, qualche volta i gatti fanno le fusa anche se sono in compagnia di altri amici-gatti.
Tenere sulle ginocchia un gatto che fa le fusa è rilassante e benefico, secondo alcuni studi sarebbe addirittura in grado di ridurre la pressione sanguigna.
Anche il gatto ama dormire col proprio padrone, probabilmente trae un senso di sicurezza e protezione dal contatto fisico soprattutto in caso di temporali o situazioni psicologicamente preoccupanti per il piccolo animale impaurito.
Svantaggi di dormire con il gatto nel letto
Se il gatto vive anche fuori, giardino o campagna, è certo che porterà con sé lo sporco dall’ambiente esterno, i gatti (come è noto a tutti) sono molto accurati e meticolosi nella loro igiene, e in genere allontanano dal proprio pelo (e dalle zampe) anche la minima traccia di polvere, ma non possono nulla contro pulci e zecche.
Se scegli di dormire col tuo animale ecco gli aspetti da considerare rispetto al rischio malattie
Il gatto che è abituato a dormire in compagnia degli esseri umani, sotto le coperte, deve essere in ottima salute e deve obbligatoriamente ricevere tutte le vaccinazioni e una adeguata profilassi antiparassitaria, perché pulci e zecche possono causare problemi anche gravi alla salute di adulti e bambini: borreliosi, rickettsiosi, etc.
Attenzione ai parassiti intestinali
I parassiti (ascaridi, anchilostomi, cestodi) vengono espulsi attraverso le feci e sono trasmissibili agli esseri umani quindi pericolosi per la salute. Unici consigli possibili:
- lavare accuratamente le mani dopo avere giocato con i gatti;
- tenere la lettiera, la ciotola del cibo e dell’acqua al di fuori della portata del bambino;
- vaccinare e far controllare regolarmente lo stato di salute dei gatti (e degli animali domestici più in generale) dal veterinario.
Possibili malattie trasmissibili dal gatto
- La malattia da graffio del gatto;
- la toxoplasmosi
Malattia da graffio del gatto
La malattia da graffio di gatto si contrae dopo il graffio con la zampa del gatto (non con i denti), si presenta con febbre e gonfiore dei linfonodi prossimi alla sede del graffio, è causata da un batterio Bartonella henselae. Si manifesta dopo circa 2 settimane dal graffio, qualche volta i linfonodi possono diventare purulenti e creare fistole (piccoli canali che liberano il materiale purulento all’esterno, attraverso la cute). La terapia è con gli antibiotici.
Toxoplasmosi
La toxoplasmosi è una malattia molto grave se contratta in gravidanza (toxoplasma gondii) (https://www.epicentro.iss.it/toxoplasmosi/), perché può creare problemi al feto e al neonato.
La trasmissione avviene per ingestione delle uova di questo parassita, emesse nell’ambiente attraverso le feci, che possono contaminare cibi o superfici. Fortunatamente la toxoplasmosi non è pericolosa per i bambini, anche in questo caso l’unica arma è la prevenzione:
- escludere le carni crude dall’alimentazione del micio,
- impedire che il gatto vada a caccia di topi o uccellini,
- smaltire ogni giorno le sue feci e pulire la lettiera con cura,
- usando i guanti per ridurre al minimo il contatto con le uova del parassita in questione.
Tigna
La tigna (causata da un fungo) è una malattia della pelle del gatto (colpisce soprattutto i cuccioli) che può trasmettersi agli umani, ancora una volta è importante prevenire controllando attentamente la pelle del gatto (per la presenza di aree in cui il pelo è scarso o diradato), curando la sua igiene ed evitando (se possibile) che abbia contatti con gatti randagi, e portandolo con regolarità dal veterinario.
In caso di allergia al pelo di gatto vi invito a consultare l’articolo specifico già pubblicato.
La supervisione dei genitori quando in casa ci sono dei mici
Quando in casa c’è un bambino è essenziale che i genitori vigilino costantemente le sue interazioni con gli animali (gatti inclusi), tale vigilanza deve essere tanto più serrata quanto minore è l’età del bambino. Bisogna ricordare che i gatti sono particolarmente attratti dalle carrozzine e le cullette del neonato, perché sono calde, morbide e accoglienti, e cercheranno di andarci appena possibile.
Se il micio si addormentasse sulla testa del bebè potrebbe creare problemi di respirazione anche fatali! È importante non fare entrare il gatto nella stanza del bambino, in modo da preservare lo spazio del neonato.
I gatti difficilmente modificano la loro routine, per cui, se sono hanno l’abitudine di dormire insieme con i padroni nella camera da letto, non tollereranno di essere estromessi dal loro territorio per l’arrivo di un ospite-neonato!
Se il gatto è aggressivo: bisogna intensificare il controllo, perché il bambino potrebbe far del male al gatto senza volerlo ed essere interpretato come una minaccia e di conseguenza ricevere i graffi come risposta. Bisogna favorire il legame del bambino con il gatto, spiegandogli quale sia il modo più corretto di porsi con il gatto di casa, insegnandogli a rispettare le esigenze, le abitudini le preferenze del gattino, in modo che nessuno dei due faccia del male all’altro, e vivano in pace e tranquillità.
Un consiglio condiviso dagli esperti veterinari e pediatri: il letto al bambino e la cuccia al felino!
Quante ore dorme un gatto, in media
Il sonno del gatto ha un ritmo molto diverso da quello degli umani, i felini sono in genere molto attivi durante la notte e nelle prime ore del mattino, ma amano dormire e sonnecchiare durante il giorno. Il gatto dorme proprio tanto nella giornata, come un neonato nel primo mese di vita! Dorme anche 16 ore al giorno. Se il gatto è spesso solo in casa ovviamente dorme, perché non ha nulla da fare, ma se c’è la sua famiglia umana o altri animali trascorrerà più tempo sveglio a giocare e interagire.
Ciascun gatto ha il suo carattere e temperamento, se il gatto è giocherellone e cambia improvvisamente il suo comportamento, dormendo tanto e magari mangiando o bevendo meno, è opportuno farlo controllare dal veterinario.
La spiegazione della insonnia del gatto (al contrario del cane) sta nel fatto che in realtà il gatto è un animale predatore, dai tempi dei tempi è abituato a cacciare, quindi dorme di giorno e vigila dal tramonto all’alba (per cui si comprende che, mentre noi godiamo delle ore di sonno al mattino molto presto, lui è pronto ad agire e a svegliarci). Quindi è possibile che il sonno del bambino (o dell’adulto), che dorme con il gatto, sia disturbato e non ristoratore, ed anche il sonno REM (il momento in cui sogniamo e in cui si produce ormone della crescita GH) potrebbe essere continuamente frammentato e questo non fa bene alla salute.
Dormire nel letto senza animali ci consente di muoverci liberamente durante la notte, senza timore di far male al nostro animale amato o ricevere un graffio o un morso.
Mici e neonati: che succede se un neonato piange nel cuore della notte
I gatti si svegliano al minimo rumore, possiamo supporre che il pianto improvviso dei neonati potrebbe suscitare una reazione anche nel gatto di casa che è difficile da prevedere, perché se si spaventa potrebbe avere un comportamento pericoloso!
Consigli per far dormire il gatto da solo
La famiglia che si prepara ad accogliere un neonato dovrebbe modificare l’abitudine del gatto che dorme nel lettone, scegliendo una cuccia adatta al micio: comoda, calda, accogliente; posizionandola in un luogo che è in generale amato dal gatto, osservando quale sia l’ambiente della casa dove più gli piace stare (oltre il lettone o il divano!). Mettere nella cuccia qualcosa con cui gioca volentieri o un cuscino o una cosa intrisa dell’amato odore del padrone, che gli fornisca il senso di sicurezza di cui ha bisogno. Assicurarsi che mangi prima di dormire e che le luci della notte non lo disturbino (chiudere le serrande) durante il sonno notturno. Se nemmeno funziona? Chiudere la porta delle camere da letto! A mali estremi, estremi rimedi.