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Stili di vita

I bambini, il mare e la vitamina del sole

E’ arrivata l’estate: tanti buoni consigli per portare i propri bambini al mare.

Pubblicato il 19.07.2016 e aggiornato il 30.06.2022 Scrivi alla redazione

È estate, e l’estate è la stagione del mare. Ci sono tanti motivi per portare i bambini al mare. Certo, per chi vive in posti lontani dalle coste, portare i propri figli in spiaggia diventa un vero e proprio viaggio da organizzare: l’ombrellone, le sdraio,  la borsa con gli asciugamani, quella per i giochi, la borsa frigo con i viveri, una per il ricambio di vestiti, una per i rifiuti… Ma dopo il viaggio in strada, il traffico, il caldo, la vista del mare, con i suoi colori e la sua aria salmastra, ci fa pensare che ne è valsa la pena.

Non conosco bambino a cui non piaccia il mare. E andarci è così salutare che anche alcuni studi lo confermano. Per ultimo, quello del dipartimento americano “Early Head Start National Resource Center” che afferma che insegnare ai bambini ad amare la natura, a passare più tempo all’aria aperta, come stare in spiaggia, diminuisce l’incidenza di obesità infantile favorendo uno stile di vita decisamente più sano.

Se siete ancora indecisi, ecco alcune ottime ragioni per portare i vostri bambini al mare:

  • L’aria di mare fa bene. L’aria che si respira sulle nostre coste pulite e nella maggior parte dei casi incontaminate, è un’aria di qualità, perché ricca di sali minerali, come sodio, iodio, potassio e magnesio. È consigliabile passeggiare sul bagnasciuga quando ci sono un po’ di onde, perché il mare libera le particelle ricche di questi minerali che si assimilano con la respirazione. Se ci fate caso, appena arrivati in spiaggia, viene quasi spontaneo ispirare profondamente quest’aria ricca e pura. Ai bambini che passano la maggior parte del loro tempo a scuola, in scuolabus, in palestra e a casa fa particolarmente bene. È una sorta di “aerosol naturale” che purifica le vie respiratorie, i seni paranasali e previene, o aiuta ad affrontare meglio, i tipici malanni invernali.
  • L’acqua del mare è un toccasana. Ce lo hanno insegnato i nostri nonni e lo avvertiamo tutte le volte che ci immergiamo. L’acqua di mare è ricca di alcuni minerali come il sodio, il cloro, il rame e lo zolfo che hanno proprietà antibatteriche. Fa bene al naso chiuso, cura gli eczemi e ha effetti positivi sulla psoriasi. Inoltre quando si nuota o ci si lascia accarezzare dalle onde, si riattiva la circolazione sanguigna e si ha una maggiore ossigenazione dei tessuti.
  • Il mare concilia il sonno e regola l’appetito. Esistono tanti aggeggi per neonati e bambini che riproducono il suono delle onde del mare, perché è dimostrato che questa dolce melodia naturale concilia il sonno, allontana i pensieri e fa nascere dentro molta serenità. Alcuni autori affermano che questi suoni sono familiari ai bambini, perché ricordano quelli del ventre della mamma.

Inoltre i bambini al mare non stanno mai fermi. C’è un mondo da esplorare, granchi da scovare sotto gli scogli, buche da scavare, formiche frenetiche da seguire, pesciolini da acchiappare… Il movimento sotto il sole e in acqua rafforza il loro fisico e stimola il loro appetito che, per una volta, non sarà dovuto alla solita noia.

  • Il sole rafforza le ossa e stimola la crescita. Anche questo ce lo hanno insegnato i nonni, senza conoscere o aver mai sentito parlare di vitamina D. Questa importante vitamina viene chiamata anche “vitamina del Sole” perché è grazie al sole che il nostro corpo, attraverso la pelle, è in grado di sintetizzarla. Bastano 15-20 minuti al giorno per almeno 4 giorni alla settimana per soddisfare l’80% del fabbisogno giornaliero. Per il restante 20%, la vitamina D la possiamo introdurre con gli alimenti che la contengono, seppur in quantità minime, come i formaggi e latticini, le uova, il alcuni tipi di pesce come il salmone o lo sgombro. Si tratta di una vitamina liposolubile, capace di depositarsi nel nostro organismo e l’unico modo di farne scorta per tutto l’inverno, è esporsi al sole, ovviamente con le dovute cautele.

Il ruolo principale della vitamina D è quello di fissare il calcio alle ossa. È necessaria, quindi, per mantenere in salute le ossa e tutto l’organismo. Il suo fabbisogno aumenta in gravidanza, nei bambini e negli anziani che soffrono spesso di osteoporosi e hanno un maggior rischio di fratture. Negli ultimi anni molti studi si sono concentrati intorno a questa vitamina. I suoi ricettori sono stati trovati in molti tessuti e si sta dimostrando come la vitamina D abbia effetti positivi non solo sulle ossa, ma anche sui muscoli, il cuore, gli occhi e i polmoni.

Allora, avete cominciato a preparare i bagagli?

Buon divertimento a tutti.

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra