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Stili di vita

Natale 2021 a tavola con i bambini: regole di buona alimentazione

Il Natale esercita su tutti un forte richiamo, è una delle feste più sentite nel nostro Paese e la sua coinvolgente fascinazione dipende dai tanti significati che porta con sé: il Natale è religioso, è culinario, è artistico ed è familiare. Visto in un’ottica familiare, possiamo dire che il Natale a tavola con i bambini rappresenta il momento in cui confluiscono tutti i caratteri della festa.

A cura dell'Equipe Medica

Pubblicato il 17.12.2021 e aggiornato il 17.01.2022 Scrivi alla redazione

Sulla tavola di Natale la tradizione culinaria fonde quella culturale e religiosa, si intreccia con i costumi e si fa sapore e condivisione. Ciò indipendentemente dal fatto che in alcune regioni è più diffuso l’uso degli alimenti a base di carne, mentre in altre più quello di alimenti dal mare.
Senza contare ciò a cui noi italiani proprio non possiamo rinunciare: i dolciumi. Non c’è bimbo che non ami i dolci, e raramente gli adulti resistono alle tentazioni zuccherine e caloriche del Natale.

Mantenere le buone norme alimentari

A Natale in ogni piatto della tradizione, ad ogni boccone sembra quasi di vedere le nonne lavorarci dalle prime ore dell’alba, affinché al suono della campana di mezzogiorno tutta la tavola sia imbandita con ogni ben di Dio.

Il Natale a tavola con i bambini deve rappresentare sì la tradizione, ma deve riuscire a coniugarla col bisogno di mantenere le buone norme alimentari.

Attenzione agli eccessi: quando Natale è uguale a bagordi e sregolatezza alimentare, succede che al termine delle feste noi e i nostri bambini, invece di sentirci riposati e rilassati, pronti a iniziare con vitalità il nuovo anno, che per via del covid continuerà ancora ad essere più difficile del solito, spesso ci sentiamo ancor più affaticati e appesantiti.

I tre eccessi del Natale a tavola con i bambini e la famiglia in cui non dobbiamo cadere:

  1. È dannoso preparare 10 primi e 20 secondi più contorni e dolci. Ricordate che non deve essere sfamata una caserma, quelli natalizi restano pranzi e cene in famiglia (soprattutto ora che cenoni e pranzi con tutti i parenti sono fortemente sconsigliati).
  2. È sbagliato non valutare le adeguate porzioni. E’ salutare non eccedere, inoltre un piatto moderato consente di apprezzare maggiormente tutto il pasto. Senza contare che contenere le porzioni diminuisce gli sprechi e, a Natale finito, il portafoglio avrà pianto un po’ meno.
  3. È controproducente alternare abbuffate a “semi-digiuni”. Meglio stabilire sin da subito che ci si concede qualche vizio in più solo nei giorni di festa, che siano in effetti quelli festivi del calendario (24-25-26 e 31 dicembre, 1 e 6 gennaio), mantenendo un comportamento alimentare regolare per il resto del tempo.

Mamme e nonne devono tenere conto del fatto che i piatti natalizi sono caratterizzati da un elevato potere calorico. Quando ne godiamo in tavola, proprio perché sono piatti riservati ai giorni di festa, possiamo evitare di farci assalire dai sensi di colpa purché, in particolare per i bambini, le abbuffate non coincidano con tutto il periodo di chiusura delle scuole (per i bambini che ancora possono frequentarle in presenza).

In effetti, proprio ai nostri bambini va dedicata una particolare attenzione in questo periodo dal punto di vista alimentare.

Natale a tavola con i bambini, attenzione a non regalare loro cattive abitudini.

Se il Natale introduce cattive abitudini alimentari sarà, poi, difficile convincere i bambini a rinunciare ai vizi natalizi. Il cambiamento delle abitudini quotidiane (quelle alimentari, come anche svegliarsi più tardi, interrompere le attività sportive o eseguire i compiti in modo sregolato) causa una destabilizzazione che incide subito sui bambini. I bambini, in altre parole, fanno presto a perdere la loro routine con una conseguente difficoltà a rientrare immediatamente nelle abitudini pregresse.

L’estremo relax, soprattutto nei bambini, comporta un aumento della noia e spesso, come conseguenza, un continuo spizzicare in giro per la casa, che in questo periodo è abitudine ancor più grave proprio per l’abbondanza di così tante prelibatezze. Riflettiamoci e sforziamoci di non assecondare la tendenza dei bambini (ma anche la nostra) a diventare dei golosoni.

Dunque, il consiglio è di cercare di mantenere il più possibile i normali ritmi quotidiani:

svegliare i bambini a un orario consono;
● non permettere loro di passare tutta la mattinata e il pomeriggio in pigiama davanti alla tv o ai videogame;
● ricordarsi di dare porzioni adeguate ai pasti;
● a merenda possibilmente dare ai bambini della frutta fresca e non quella secca o dolciumi vari o avanzi di pranzi e cene calorici;
● limitare i dolci al mattino, per avere poi il tempo di bruciare le calorie in eccesso;
● visto che in questo Natale caratterizzato dalla pandemia le lunghe passeggiate sono sconsigliate, cercate comunque di fare un po’ di attività fisica in casa coinvolgendo tutta la famiglia.

Non a smartphone e tablet a tavola

Smartphone e tablet a tavola, usati per ipnotizzare il bambino affinché mangi tutto e velocemente, sono una cattiva abitudine. Uno strappo alla regola, in questo senso, non è mai producente, nemmeno a Natale, tanto meno quando il bambino condivide lo spazio della tavola con altre persone e in una atmosfera di festa. La tavola del Natale è un luogo di esperienza:

  • il bambino fa esperienza della festa associando profumi, sapori, emozioni visive e olfattive;
  • apprende attraverso l’interazione con gli adulti e-o con altri bambini.

L’intromissione delle immagini mediate dal mezzo elettronico (peraltro molto veloci, attraenti, luminose e, in un certo senso, ipnotiche) allontana il bambino dalla atmosfera natalizia. Pertanto, il piccolo potrebbe mangiare tutto, ma, a causa dell’attenzione focalizzata solo sullo schermo elettronico, potrebbe perdere contatto con i sapori, gli odori e le impressioni emotive della tavola di Natale. Inoltre il bambino imboccato davanti allo schermo può non toccare mai il cibo; come genitori tenete conto del fato che nella relazione con l’alimentazione è importante che il bambino passi attraverso l’esperienza tattile.

Nel lungo termine l’uso del mezzo elettronico per far mangiare il bambino allontana il piccolo dal piacere del cibo, questo può esporre al pericolo di inappetenza come risultato di una disaffezione all’azione di mangiare, allo scoprire i sapori, al godere della tavola. Senza contare che il bambino ipnotizzato e imboccato non fa esperienza col suo senso di sazietà.

Liberate i bambini dai dispositivi elettronici durante il pasto: a Natale NO alle tavole dei piccoli imbandite con cellulari e tablet!

Natale a tavola con in bambini, la parola d’ordine dev’essere: no alle tentazioni.

Diventiamo furbi garantendo ai dolci un posticino nella prima parte della giornata (preferibilmente offriamo i dolci a colazione), cercando invece di evitarne il consumo nel dopocena.
Consumarli al mattino equivale a dare al corpo tutto il tempo dello smaltimento.

Evitiamo poi di porre mille dolciumi sul tavolo. Piuttosto, possiamo proporre qualcosa dicendo “Io vado a tagliare una fetta di pandoro, chi ne vuole?”, in modo che la prenderà chi effettivamente ne ha voglia. Il rischio, infatti, del porre cibo in abbondanza sulla tavola è di allungare le mani in continuazione mentre si gioca o si parla e si scherza, senza nemmeno rendersi conto che si sta mangiando.

Tre cose importanti da non dimenticare nel Natale a tavola con i bambini:

  1. Non dimentichiamo le verdure – anche nei giorni di festa non dimentichiamo l’importanza delle verdure.
  2. Cerchiamo di preferire l’acqua fresca alle bevande gassate e zuccherate, che non fanno altro che aumentare il contenuto calorico del nostro pasto, rallentando ancor di più la digestione, già messa a dura prova in questo periodo.
  3. In cucina, ispiriamoci alla leggerezza cercando di preparare piatti non eccessivamente conditi. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese tra i più grandi produttori di ottimo olio extravergine di oliva, non carichiamo i nostri piatti di panna, burro, besciamella e via dicendo. L’olio è sufficientemente buono e nutriente di per sé, e anche di questo non fa bene esagerare.

Siamo riusciti a non far mancare mai a tavola i contorni con le varie verdure di stagione, magari giocando sui colori e sulle preparazioni, creando piatti appetitosi e divertenti allo sguardo? Se, dopo Natale, la risposta a questa domanda sarà affermativa, allora potremo definire il nostro un buon Natale a tavola con i bambini.

Riguardo alle verdure ricordate la costante importanza di introdurle nella dieta dei bambini: proprio il Natale, l’atmosfera festosa e la convivialità del pasto dovrebbero aver rappresentato il momento migliore per stimolare l’assaggio ai nostri bambini e fargli superare quell’avversità per alcuni alimenti che magari durante il resto dell’anno è più difficile da sradicare.

Che gli adulti mangino per primi tante verdure! Anche perché, come ben sappiamo, i bimbi prendono esempio dai grandi.

Il Professor Vania, dà a tutti i genitori alcuni consigli per il Natale a tavola con i bambini:

Darsi delle regole. La cosa più importante sarebbe quella di festeggiare solo il Natale e la vigilia, Santo Stefano, l’ultimo dell’anno, Capodanno e l’Epifania, considerando tutti gli altri giorni di vacanza come giorni normali, anche e soprattutto a tavola. Se ci si limita a qualche eccesso solo nelle festività, la situazione può essere più facilmente tenuta sotto controllo. Un altro consiglio è di fare come si faceva nel passato, quando le possibilità economiche erano diverse e non c’era tutta questa abbondanza: cioè di non imbandire la tavola con duecento piatti tutti in una volta, ma di servirli poco per volta”.

Lo stesso Professore consiglia ai genitori di “non lasciare che i bambini si servano da soli: e questo dovrebbe valere non solo durante le feste, ma ogni giorno dell’anno”, specificando che “per allontanare le tentazioni, è bene non tenere sempre a tavola dolci e cioccolato”.

Proprio con riguardo ai dolciumi il Professor Vania invita tutti a non regalarne ai bambini: “So che è difficile, perché oramai è una tradizione acquisita – dice l’esperto. – La calza della Befana aveva però senso cinquant’anni fa, quando c’erano meno occasioni per i bambini di mangiare torroni e cioccolata. Se proprio si vuole continuare a farla, è meglio che nella calza ci siano un regalino e qualche caramella, e non solo caramelle”.

Il Natale a tavola con i bambini e la famiglia non deve trasformarsi in uno spreco alimentare

Secondo la Coldiretti, infatti, “finisce nel bidone della spazzatura circa il 30 per cento del cibo acquistato che contribuisce notevolmente ad aggravare il problema dei rifiuti prodotti in Italia che sono pari in media a 541 chili a persona all’anno per un totale di 32,5 milioni di tonnellate, dei quali ben quasi un terzo sono di natura organica” .

In ogni caso, godetevi le feste, sorridete e giocate con i vostri bambini. Babbo Natale sta per arrivare e di sicuro qualche regalo lo porterà anche a voi. Buone feste a tutti.