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Alimentazione corretta 4-10 anni

Come resistere ai dolci natalizi: 5 regole d’oro

Natale è tra pochi giorni, ma già da settimane sulla nostra tavola sono comparsi i tradizionali dolci delle feste, dal panettone ai torroni passando per il pandoro e per tutte le tipicità regionali. Resistere ai dolci natalizi è veramente difficile, questi dolciumi attirano per gusto, forma e colore. A ciò si aggiunga la giustificazione che ognuno di noi dà a se stesso: “Che Natale sarebbe senza il pandoro al cioccolato?!”

Pubblicato il 21.12.2020 e aggiornato il 17.09.2021 Scrivi alla redazione

L’eccezionalità delle feste natalizie non esclude che nel loro (non breve) corso si instaurino cattive, se non pessime, abitudini alimentari, dolci vizietti difficili da sradicare e sgradevolmente incidenti sul peso e sulla salute di tutti noi, grandi e piccoli. Già solo per questo sarebbe bene imporsi di resistere ai dolci natalizi il più possibile.

Queste ghiottonerie cominciato a farci gola molto tempo prima del 25 Dicembre e continueranno a tentarci anche a feste concluse, soprattutto quando verranno venduti a prezzo stracciato nei supermercati e la scusa del risparmio peserà sulla bilancia e sulla buona alimentazione.

Come resistere ai dolci natalizi?

Rivolgendo la nostra particolare attenzione ai più piccoli, limitando le abbuffate delle feste evitiamo innanzitutto di instaurare cattive abitudini alimentari nei bambini.

Una “eccessiva esposizione e dipendenza” dagli zuccheri di Natale potrebbe tradursi in più problemi successivi:

  • continue richieste di spuntini dolci;
  • difficoltà a riequilibrare gli orari degli spuntini (soprattutto se e quando si dia libero accesso a dolciumi vari durante tutto l’arco delle festività e in modo sregolato);
  • sbilanciamento del peso in eccesso;
  • possibili risentimenti gastrointestinali;
  • a seconda dell’età, pelle impura e opaca.

Cosa contengono esattamente i più tipici dolci natalizi?

Panettone origine, ingredienti e varianti

Il panettone è tradizionalmente detto il “pan del Toni”.
Toni era un giovane servo noto alla tradizione per aver salvato il disperato cuoco di Ludovico il Moro quando aveva carbonizzato il dolce del pranzo di Natale.
Con farina, zucchero, burro, uvetta e canditi, Toni aveva improvvisato un pane dolce e soffice entusiasmando tutti i nobili commensali.

Da allora a oggi, la ricetta non è cambiata molto, tuttavia le grandi industrie dolciarie hanno trasformato il panettone, da tipico dolce artigianale milanese, in un prodotto commerciale natalizio.

Gli ingredienti del panettone tradizionale sono:

  • farina,
  • zucchero,
  • uova,
  • burro,
  • latte,
  • uva sultanina,
  • bucce di cedro e arancia candite,
  • lievito naturale.

La qualità del panettone è data, ovviamente, dalla freschezza delle sue materie prime. La scelta ideale è sempre quella di consumare alimenti (e anche dolciumi) freschissimi.

Nei panettoni industriali spesso il burro viene sostituito da oli e grassi vegetali e aromi non naturali. Un decreto legislativo del 2005 stabilisce che il panettone non deve contenere meno del 16% di burro, non meno del 20% di uvetta e canditi, e per la sue lievitazione deve essere utilizzato esclusivamente lievito naturale costituito da pasta acida. Leggete sempre l’etichetta!

Le varianti “ricche” dei panettoni industriali sono più caloriche e contengono una quantità maggiore di zuccheri: il panettone glassato, ripieno di crema o cioccolato, ricoperto di mandorle e zucchero, eccetera. Rispetto alla versione tradizionale, in questi tipi di prodotto sono presenti: zuccheri e grassi vegetali aggiunti, lecitina e conservanti. Mentre aumenta la piacevolezza al palato, certamente queste aggiunte abbassano la qualità nutrizionale del prodotto.

Pandoro origine, ingredienti e varianti

Il colore oro del pandoro (da cui il nome pane d’oro) è dovuto al gran numero di uova contenute nell’impasto.

Le origini del pandoro sono incerte, forse è il “Pan de oro” servito a Natale dai Dogi veneziani nel Cinquecento, forse è un antico dolce veronese o, forse, deriva da un dolce che veniva preparato nella casa reale degli Asburgo e che veniva chiamato “Pan di Vienna”.

Rispetto al panettone contiene più burro, non meno del 20%, e uova, con l’aggiunta di vaniglia o vanillina. Anche per il pandoro esistono molte varianti ”moderne” che lo vedono ricoperto di cioccolato o ripieno di creme. Le conseguenze alimentari delle varianti sono le stesse che abbiamo indicato per il panettone.

Torrone origine, ingredienti e varianti

Il torrone è un dolce tipico del Piemonte e della Sardegna. Sembra che il primo torrone sia stato servito al banchetto di nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. La forma di quel dolce riprendeva quella del campanile del Duomo di Cremona che all’epoca era chiamato il “Torrione”.

Il torrone classico si ottiene impastando:

  • miele,
  • zucchero,
  • albume d’uovo
  • mandorle tostate.

Il torrone può essere duro e croccante o morbido, la versione morbida varia nella cottura e non negli ingredienti. Il torrone morbido, infatti, cuoce meno tempo rispetto a quello duro.

Anche il torrone conosce delle varianti: può essere ricoperto di cioccolato, nocciole, pistacchi e altri tipi di frutta secca.

Ingredienti e calorie dei dolci natalizi

Ciascuno di questi tipici dolci natalizi è particolarmente calorico, carico di zuccheri e grassi, non mente mai l’elenco degli ingredienti. Ma diamo un’occhiata più da vicino all’apporto calorico e alla percentuale di grassi:

  • 100 grammi di panettone forniscono 333 kcal con una percentuale di grassi di 10,7%;
  • il pandoro è più grasso e in 100 grammi di prodotto ci sono quasi 20 grammi di grassi con un apporto di 410 kcal;
  • il torrone dà circa 480 kcal ogni 100 grammi con una percentuale di grassi del 27%.

Questi dati nutrizionale devono indurci a consumare i dolci di Natale con assoluta moderazione.

Ecco alcuni consigli pratici per resistere ai dolci natalizi e passare delle belle feste senza “attentare alla salute alimentare di tutta la famiglia”.

5 regole di buona alimentazione per resistere ai dolci natalizi, evitare le abbuffate e tutelare la salute

La prima regola d’oro per resistere ai dolci natalizi è non tenere i dolci sempre a portata di mano, ovvero non esporli e non portarli continuamente in tavola. Offriamo questi dolci, per esempio, solo quando abbiamo invitati, nel rispetto delle regole imposte dal Governo per via della pandemia di Covid 19, oppure riserviamoli alle poche cene e pranzi spaziali delle feste (il 24 Dicembre, vigilia di Natale; il 25 Dicembre, Natale; il successivo 26 Dicembre, Santo Stefano; il 31 Dicembre per il tradizionale cenone di Capodanno e 1° Gennaio, 1° giorno del nuovo anno).

Per resistere ai dolci di Natale dobbiamo imporci un costante controllo sugli eccessi: la seconda regola d’oro per è servire i dolciumi in piccole porzioni.

Evitate di tagliare grandi fette di pandoro e panettone e metterle al centro della tavola che è già stata teatro di un bella abbuffata natalizia: la tentazione indurrebbe tutti ad allungare la mano, meglio chiedere ai commensali chi di loro ha intenzione di consumare il dolce: “Sto per tagliare il panettone, chi ne vuole?”.
Questa domanda, apparentemente banale, ha un valore rilevante perché contribuisce a un consumo moderato degli alimenti: chi riceve la domanda è portato a riflettere sul suo senso di fame prima di essere tentato dalla vista del dolce.

La terza regola d’oro per resistere ai dolci natalizi è accompagnare i dolci a una bevanda calda per aumentare il senso di sazietà.

La quarta regola d’oro per resistere ai dolci natalizi è cercare di collocarne il consumo nelle prime ore del giorno, l’ideale è mangiarli a colazione, quando il fisico avrà tutto il tempo per smaltire il carico calorico che apportano.

La quinta regola d’oro per resistere ai dolci natalizi è non averne in casa scorte infinite.

Evitate la tentazione costituita dagli sconti e dei prezzi stracciati al supermercato, inoltre se ne avete ricevuto in regalo molte confezioni, non tenetele in casa tentando voi e i vostri bambini. Potete donarli a comunità residenziali o parrocchiali entrando così nello spirito natalizio.

Mangiare dolci a Natale non è mai stato un peccato né pericoloso, l’importante è goderne moderatamente. Se non si esagererà a tavola, anche di questo Natale ci resteranno tanti ricordi d’amore e amicizia e pochi rimorsi.

Buon Natale a tutti.

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra