La Giornata Mondiale dei Nonni di Papa Francesco
Papa Francesco ha recentemente istituito la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, questa festa coinvolgerà la Chiesa di tutto il mondo ogni quarta domenica di Luglio. La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani è stata pensata per esortare il popolo dei fedeli a onorare i vecchi, saggi e meritevoli di considerazione. “Lo Spirito Santo ancora oggi suscita negli anziani pensieri e parole di saggezza: la loro voce è preziosa perché canta le lodi di Dio e custodisce le radici dei popoli. Essi ci ricordano che la vecchiaia è un dono e che i nonni sono l’anello di congiunzione tra le diverse generazioni, per trasmettere ai giovani l’esperienza di vita e di fede.” È con queste parole che Bergoglio sintetizza le ragioni della sua scelta celebrativa.
Con quale ambizione Papa Francesco ha voluto istituire la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani?
Nell’occasione della presentazione di Gesù al tempio, furono due anziani, Simeone ed Anna, illuminati dallo Spirito Santo, a riconoscere nel giovane il Messia, lo ricordano le Sacre Scritture.
Papa Bergoglio fa appello all’immagine di quei due vecchietti per legare alla saggezza umana la vicinanza alla luce divina:
nei nonni lo Spirito Santo alberga perché in loro la vita si è fatta esperienza, hanno conosciuto il male e sanno distinguere il bene.
Volendo descrivere i nonni in una sola parola, possiamo dire di loro che sono saggi.
Volendo sintetizzare in un solo atto d’amore, possiamo dire di loro che sono capaci di accogliere Dio, anche quando questi li chiama a riconoscere e affrontare la vita come sacrificio.
In questo senso la saggezza dell’anziano non è uno stereotipo, essa viene dal vissuto.
Pertanto, con la festa Mondiale dei Nonni, Bergoglio vuole confermarne il valore: potersi confrontare con loro equivale ad attingere dallo scrigno delle esperienze del passato.
I nonni sono un dono
Papa Francesco definisce i nonni stessi un dono e la giornata a loro dedicata è anche un monito al rispetto degli anziani. Non sarà una giornata commerciale ma spirituale e motivazionale.
Il Papa richiama a quel rispetto dovuto ai “saggi” dalla società intera: rispetto che significa reverenza verso la storia da cui proveniamo e rispetto che corrisponde alla partecipazione a un mondo che cura la fragilità.
La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani di Papa Bergoglio rifiuta le logiche dell’uso anche quelle dello sfruttamento delle persone umane, il cui ultimo risultato vede i vecchi come inutili e soli.
I nonni non sono da buttare perché sorpassati e improduttivi; sono, al contrario, da tutelare perché ricchi e preziosi elementi di un passato che ci deve educare alla cura del domani.
Gli anziani, quindi, non vanno dimenticati, né vanno lasciati in solitudine, nemmeno vanno considerati deboli e men che meno inutili.
Radici della cultura familiare, fondamenta della storia sociale, testimoni del tempo e della vita trascorsa, loro sono “il valore” collettivo e inestimabile che siamo chiamati a preservare.
Il Covid-19 ha reso anziani e giovani più vicini e simili tra loro: hanno uno stesso obiettivo, cioè amare, oggi tradotto nella stessa sofferenza, ovvero rinunciare alla vicinanza.
Anziani e giovani sono più intimi di quanto non si possa credere, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo: la Pandemia ha tolto ai giovani lo slancio verso il mondo, il contatto fisico e materiale con l’altro, la scoperta attraverso la pratica dell’incontro.
E se ci pensiamo bene ha fatto altrettanto con gli anziani, la sola differenza sta nel fatto che il giovane va alla ricerca delle sue cose preziose mentre l’anziano lotta per mantenere i tesori che ha accumulato nella vita, ma il dolore del mancato incontro e del mancato abbraccio è assolutamente lo stesso.
Bergoglio nel celebrare i nonni e gli anziani tiene fortemente a precisare questa vicinanza: nonni e nipoti sono intimamente legati, i primi sono il fiume sul quale i secondi saranno traghettati dalla riva del passato a quella del futuro.
Papa Francesco definisce i nonni un anello di congiunzione tra le generazioni.
Perché per la giornata mondiale dei nonni è stata scelta proprio la data mobile della quarta domenica di Luglio?
La scelta della è stata pubblicamente chiarita dallo stesso Bergoglio: in occasione della preghiera dell’angelus del 31 Gennaio scorso, il Papa ha annunciato l’istituzione della celebrazione precisando che è stata collocata in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna, i nonni di Gesù.
Il Papa sogna “un mondo che viva nell’abbraccio dei nonni”.
Questi ultimi sperano grazie ai loro nipoti, nei quali vedono il domani, mentre i nipoti, a loro volta, trovano la forza di affrontare il domani confrontandosi con l’esempio dei nonni e volgendo loro lo sguardo profetizzano. È lo stesso Papa Francesco a usare il verbo profetizzare che nelle sue parole acquista il significato di avere ispirazione divina.
Ecco che l’auspicio diventa esattamente profetico: auguriamoci che tutti profetizzino un domani migliore e ideale guardando ai nonni.