Malattie infantili

Covid-19 nei bambini: febbre e altri sintomi comuni, cosa fare in caso di sospetto

Al giorno d’oggi qualunque genitore, alla comparsa di febbre nel bambino, ha subito il timore che possa essere Covid-19.

Pubblicato il 04.01.2021 e aggiornato il 22.07.2021 Scrivi alla redazione

Questo articolo fa parte di una serie di 3. Gli altri 2 riguardano e approfondiscono la febbre nei bambini in generale, compresi rimedi e trattamenti anche naturali, e poi più in particolare la febbre alta nei bambini.

Cos’è il Covid-19?

Oramai purtroppo noto a tutti noi, il Covid-19 o più scientificamente il Virus SarsCoV2 è un virus appartenente alla famiglia dei coronavirus (gli stessi che causano i banali raffreddori). Come sappiamo, il covid19 ha scatenato una pandemia mondiale partita dalla regione di Wuhan in Cina nel gennaio del 2020 e attualmente diffusa in tutto il mondo con numeri di contagio importanti su tutto il territorio nazionale (dati relativi al dicembre 2020).

Il Prof. Vania chiarisce alcuni dubbi sul Covid-19, i tamponi sui bambini molto piccoli e l’allattamento in caso di positività della mamma

Quali sono i sintomi più comuni del Covid-19 nei bambini?

Nei bambini l’infezione da SarsCoV2 è in genere asintomatica o paucisintomatica (con pochi sintomi). Ciò che deve indurre sospetto è l’insorgenza improvvisa di segni e sintomi (più o meno associati) tra cui:

  • febbre,
  • tosse,
  • difficoltà nel respirare,
  • congestione nasale,
  • raffreddore,
  • mal di testa,
  • mal di pancia e/o diarrea,
  • difficoltà di alimentazione,
  • mal di gola,
  • iperemia congiuntivale e/o congiuntivite,
  • perdita di gusto e/o olfatto.

In linea molto generale, con in caso di infezione da Covid19 la presenza di un unico sintomo è più rara rispetto alla presenza di 2 o più sintomi; ma come sempre in medicina “2+2 non fa sempre 4”.

Cosa fare nel sospetto di infezione da covid-19?

La prima cosa da fare è ovviamente consultare il proprio Pediatra, descrivendo la sintomatologia e la situazione familiare e scolastica in cui vive il bambino. Il Pediatra valuterà i vari fattori di rischio e saprà consigliarvi se effettuare o meno un test diagnostico in base a precise indicazioni ormai condivise e validate dalla comunità scientifica.

Come si fa diagnosi di certezza di covid-19?

Attualmente l’unico strumento diagnostico ufficialmente è il Tampone molecolare naso-faringeo per la ricerca del virus. Si effettua con introduzione di un tamponcino fornito di stecchino di sostegno prima a livello della gola e poi in entrambe le narici.

Il tampone naso-faringeo può danneggiare le strutture nasali o arrivare al cervello?

ASSOLUTAMENTE NO!!! L’esecuzione del tampone non implica nessun effetto collaterale, se non un leggero fastidio e un pizzicore alle narici negli attimi appena successivi la sua esecuzione.

Può essere eseguito a partire da che età?

Se necessario anche nei primissimi giorni di vita.

Esistono altri test diagnostici per il Covid?

In realtà NO, esistono però dei test di screening in particolare:

  • Test antigenico rapido: si esegue con le stesse modalità del tampone molecolare classico, ma a differenza di quest’ultimo dà risultati in pochissimo tempo. È un test molto efficace nell’individuare i soggetti positivi, che però per la diagnosi di certezza dovranno comunque effettuare il classico Tampone molecolare
  • Test sierologico: si fa su prelievo di sangue e serve a valutare la presenza di anticorpi recenti (IgM) o di memoria (IgG) del Virus, la sua attendibilità è abbastanza buona anche se può dare delle false positività, poiché il SarsCoV2 è simile ad altri Coronavirus e quindi questi potrebbero “ingannare” il sistema immunitario.

Come è possibile fare una diagnosi differenziale tra influenza e covid19?

In realtà è praticamente impossibile solo basandosi sulla clinica (i sintomi) effettuare una diagnosi differenziale tra infezione da Covid19 e influenza; i sintomi infatti come detto prima sono estremamente se non totalmente identici.

L’unico modo per ottenere con certezza la diagnosi di infezione da SarsCoV2 è effettuare il tampone molecolare. È proprio da questa totale sovrapposizione sintomatologica tra infezione da Covid19 e infezione da virus influenzale che mai come quest’anno è importante vaccinare i bambini contro l’influenza stagionale. Questo per diverse ragioni:

  • per tutelare i bambini stessi (una co-infezione infatti potrebbe aggravare la sintomatologia e inoltre una pronta risposta al vaccino potrebbe in parte stimolare il sistema immunitario e renderlo pronto a combattere anche il SarsCoV2);
  • per tutelare gli altri, in particolare le persone più fragili (bambini con patologie importanti e bambini o adulti oncologici o immunodepressi, anziani, persone con altre patologie).

Quindi proteggendo i bambini aiuteremo nella protezione anche dei soggetti più fragili!

Quanto durerà ancora la pandemia?

Ovviamente nessuno può affermarlo con certezza, ma i primi vaccini sono arrivati anche in Italia. Per ora bisogna solo resistere e attuare le norme di prevenzione indicate dal Ministero della Salute:

  • Distanziamento sociale
  • Utilizzo delle mascherine
  • Lavaggio frequente delle mani

Per approfondire suggeriamo il seguente articolo.

Con la supervisione di:

Pediatra margherita caroli ecog sio oms

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea vania - alimentazione bambini

Prof. Andrea Vania Pediatra