Covid-19 nei bambini: febbre e altri sintomi comuni, cosa fare in caso di sospetto
Al giorno d’oggi qualunque genitore, alla comparsa di febbre nel bambino, ha subito il timore che possa essere Covid-19.
Questo articolo fa parte di una serie di 3. Gli altri 2 riguardano e approfondiscono la febbre nei bambini in generale, compresi rimedi e trattamenti anche naturali, e poi più in particolare la febbre alta nei bambini.
- Cos’è il Covid-19?
- Quali sono i sintomi più comuni del Covid-19 nei bambini?
- Cosa fare nel sospetto di infezione da covid-19?
- Come si fa diagnosi di certezza di covid-19?
- Il tampone naso-faringeo può danneggiare le strutture nasali o arrivare al cervello?
- Può essere eseguito a partire da che età?
- Esistono altri test diagnostici per il Covid?
- Come è possibile fare una diagnosi differenziale tra influenza e covid19?
- Quanto durerà ancora la pandemia?
Cos’è il Covid-19?
Oramai purtroppo noto a tutti noi, il Covid-19 o più scientificamente il Virus SarsCoV2 è un virus appartenente alla famiglia dei coronavirus (gli stessi che causano i banali raffreddori). Come sappiamo, il covid19 ha scatenato una pandemia mondiale partita dalla regione di Wuhan in Cina nel gennaio del 2020 e attualmente diffusa in tutto il mondo con numeri di contagio importanti su tutto il territorio nazionale (dati relativi al dicembre 2020).
Quali sono i sintomi più comuni del Covid-19 nei bambini?
Nei bambini l’infezione da SarsCoV2 è in genere asintomatica o paucisintomatica (con pochi sintomi). Ciò che deve indurre sospetto è l’insorgenza improvvisa di segni e sintomi (più o meno associati) tra cui:
- febbre,
- tosse,
- difficoltà nel respirare,
- congestione nasale,
- raffreddore,
- mal di testa,
- mal di pancia e/o diarrea,
- difficoltà di alimentazione,
- mal di gola,
- iperemia congiuntivale e/o congiuntivite,
- perdita di gusto e/o olfatto.
In linea molto generale, con in caso di infezione da Covid19 la presenza di un unico sintomo è più rara rispetto alla presenza di 2 o più sintomi; ma come sempre in medicina “2+2 non fa sempre 4”.
Cosa fare nel sospetto di infezione da covid-19?
La prima cosa da fare è ovviamente consultare il proprio Pediatra, descrivendo la sintomatologia e la situazione familiare e scolastica in cui vive il bambino. Il Pediatra valuterà i vari fattori di rischio e saprà consigliarvi se effettuare o meno un test diagnostico in base a precise indicazioni ormai condivise e validate dalla comunità scientifica.
Come si fa diagnosi di certezza di covid-19?
Attualmente l’unico strumento diagnostico ufficialmente è il Tampone molecolare naso-faringeo per la ricerca del virus. Si effettua con introduzione di un tamponcino fornito di stecchino di sostegno prima a livello della gola e poi in entrambe le narici.
Il tampone naso-faringeo può danneggiare le strutture nasali o arrivare al cervello?
ASSOLUTAMENTE NO!!! L’esecuzione del tampone non implica nessun effetto collaterale, se non un leggero fastidio e un pizzicore alle narici negli attimi appena successivi la sua esecuzione.
Può essere eseguito a partire da che età?
Se necessario anche nei primissimi giorni di vita.
Esistono altri test diagnostici per il Covid?
In realtà NO, esistono però dei test di screening in particolare:
- Test antigenico rapido: si esegue con le stesse modalità del tampone molecolare classico, ma a differenza di quest’ultimo dà risultati in pochissimo tempo. È un test molto efficace nell’individuare i soggetti positivi, che però per la diagnosi di certezza dovranno comunque effettuare il classico Tampone molecolare
- Test sierologico: si fa su prelievo di sangue e serve a valutare la presenza di anticorpi recenti (IgM) o di memoria (IgG) del Virus, la sua attendibilità è abbastanza buona anche se può dare delle false positività, poiché il SarsCoV2 è simile ad altri Coronavirus e quindi questi potrebbero “ingannare” il sistema immunitario.
Come è possibile fare una diagnosi differenziale tra influenza e covid19?
In realtà è praticamente impossibile solo basandosi sulla clinica (i sintomi) effettuare una diagnosi differenziale tra infezione da Covid19 e influenza; i sintomi infatti come detto prima sono estremamente se non totalmente identici.
L’unico modo per ottenere con certezza la diagnosi di infezione da SarsCoV2 è effettuare il tampone molecolare. È proprio da questa totale sovrapposizione sintomatologica tra infezione da Covid19 e infezione da virus influenzale che mai come quest’anno è importante vaccinare i bambini contro l’influenza stagionale. Questo per diverse ragioni:
- per tutelare i bambini stessi (una co-infezione infatti potrebbe aggravare la sintomatologia e inoltre una pronta risposta al vaccino potrebbe in parte stimolare il sistema immunitario e renderlo pronto a combattere anche il SarsCoV2);
- per tutelare gli altri, in particolare le persone più fragili (bambini con patologie importanti e bambini o adulti oncologici o immunodepressi, anziani, persone con altre patologie).
Quindi proteggendo i bambini aiuteremo nella protezione anche dei soggetti più fragili!
Quanto durerà ancora la pandemia?
Ovviamente nessuno può affermarlo con certezza, ma i primi vaccini sono arrivati anche in Italia. Per ora bisogna solo resistere e attuare le norme di prevenzione indicate dal Ministero della Salute:
- Distanziamento sociale
- Utilizzo delle mascherine
- Lavaggio frequente delle mani
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