Figure e contorni, associazione con Metodo Montessori
Le forme piane in legno e lo sviluppo sensoriale e percettivo del bambino. Usate secondo l'ispirazione del metodo Montessori, le forme e gli incastri piani sono utili per apprendere figure e contorni, ma anche la matematica, i colori e il disegno.
Cerchio, triangolo, quadrato sono le figure base con cui il bambino potrà fare amicizia già intorno ai 9 mesi. È importante che il piccolo sappia riconoscere i contorni delle figure e distinguerne le forme; l’approccio alle forme base (che il Metodo Montessori introduce con le forme piane di legno per incastri) è il primo step per la conoscenza e comprensione delle forme più complesse, anche in funzione propedeutica al disegno, alla scrittura e persino all’astrazione.
- Incastri piani
- Come si presentano gli incastri piani montessoriani: 9 mesi +
- Dai 18 mesi in poi il bambino è in grado di riconoscere figure e contorni: possono incominciare i giochi “da grandi”
- Dai 3 anni in poi il livello di sviluppo del bambino consente di introdurre nei giochi con le forme piane la difficoltà del colore
- Dai 4 anni in poi le forme piane possono essere usate per giochi di riproduzione
- Dai 6 anni + le forme piane possono essere usate per giochi matematici
Incastri piani
Gli incastri piani rientrano tra il materiale di sviluppo che il metodo Montessori sfrutta per la stimolazione della motricità fine del bambino, della vista, del tatto e per il riconoscimento delle figure e dei contorni. Detti incastri sono facili da mettere in opera, a misura di bambino piccolo, sicuri, economici e versatili.
Come si presentano gli incastri piani montessoriani: 9 mesi +
Gli incastri piani del metodo Montessori sono piccoli pannelli di legno su cui sono incastrate (di qui la definizione di incastri) figure geometriche semplici, un unico pannellino può accogliere un’unica figura, mentre un pannellino più grande può accogliere più figure. Il consiglio, dato seguendo le indicazioni provenienti dalla pedagogia montessoriana, è quello di selezionare le forme piane per i bimbi più piccini (9 mesi +) partendo da pannelli con poche forme, una, due o massimo tre, e prediligendo forme semplici. Come tutte le stimolazioni sensoriali montessoriane, anche in relazione alle forme piane vale la regola della difficoltà crescente: il gioco potrà complicarsi col tempo e col raggiungimento di più mature acquisizioni.
Il bambino giocando esercita vista, tatto e manualità: gli incastri piani restituiscono forme e colori; con le manine il bimbo si muove sul contorno delle forme, le indaga e ne immagazzina memoria; inserendole e togliendole dai pannelli allena le sue mani e affina la cosiddetta tenaglia, cioè la presa esercitata tra pollice e indice. Per i bimbi più piccoli sono consigliabili le forme piane con pomello in legno (vedi immagine che segue).
Dai 18 mesi in poi il bambino è in grado di riconoscere figure e contorni: possono incominciare i giochi “da grandi”
Su un foglio bianco disegnate le sagome dei vostri incastri piani, gli stessi che fino a questo momento avete usato in modo tradizionale, potete farlo con semplici forme piane in legno anche senza pomello.
Ponete gli incastri o le forme in un contenitore o in un cestino. Preferendo sempre materiali naturali, il suggerimento è quello, ove possibile, di evitare la plastica poichè non massimizza la stimolazione tattile, va tenuto presente che contano anche i contenitori nella presentazione di giochi e attività ispirati all’opera di Maria Montessori. Alimentazione Bambini vi presenta questa attività, facilmente riproducibile a casa, con forme piane in legno e un contenitore di cartone riciclato.
Presentate al bambino una forma per volta e sollecitatelo a sovrapporre la stessa alla sagoma corrispondente, così come disegnata sul foglio. Ad ogni forma presentata sottolineate il nome della stessa (ripetizione della nomenclatura), fatelo più volte anche nell’atto di sovrapporla alla sagoma (il cerchio, il quadrato, il triangolo, eccetera).
L’attività può progredire in base all’età del bambino, intorno ai 24 mesi le forme possono diventare di più per numero e caratteristiche. Inoltre, a partire dall’età di due anni, le sagome disegnate sul foglio bianco possono essere sostituite dai profili di oggetti comuni: cucchiarelle, ciotole, tazzine, tappi, piatti, forchette e, in questo caso, il bambino procederà sovrapponendo al disegno l’oggetto corrispondente. Nel rispetto della fascia di età del bimbo, questo esercizio concorre a stimolare la capacità del piccolo di astrarre l’idea dell’oggetto riconoscendolo solo dal contorno.
Dai 3 anni in poi il livello di sviluppo del bambino consente di introdurre nei giochi con le forme piane la difficoltà del colore
Colorate le sagome disegnate sul foglio, fatelo in maniera corrispondente alle vostre forme piane di legno e chiedete al bambino di sovrapporre le stesse al foglio rispettando la corrispondenza dei colori. Se non possedete forme piane in legno colorate potete realizzarle Home Made su cartoncino spesso e colorarlo voi stessi.
Dai 3 anni in poi le forme piane colorate possono dar vita anche a disegni stilizzati. All’inizio di questo scritto abbiamo sottolineato che le forme piane rientrano tra i materiali montessoriani più versatili, dai 36 mesi in poi possono essere usate per disegnare associandole tra loro, infatti, è possibile ottenere nuovi soggetti, ovvero la creazione di forme nuove, composte come in un collage e variamente complesse (a seconda delle competenze e abilità del bimbo).
Anche qui è possibile tracciare su un foglio bianco le linee guida di nuove forme semplici, per esempio un rettangolo costruito assemblando sei quadrati divisi in due file da tre.
Dai 4 anni in poi le forme piane possono essere usate per giochi di riproduzione
Tra i 4 e i 5 anni il bambino potrebbe seguire anche delle schede prestampate a modello delle possibili riproduzioni. L’esercizio della riproduzione dei disegni-collage realizzati con le forme piane geometriche e in legno è un attività propedeutica alle competenze della scuola primaria, infatti pretende:
- il riconoscimento delle forme,
- l’uso appropriato delle stesse in relazione all’obiettivo del disegno,
- la gestione dello spazio,
- primi sforzi di previsione del risultato e primi passi verso l’astrazione e lo sviluppo dell’idea.
Dai 6 anni + le forme piane possono essere usate per giochi matematici
In età scolare le forme piane possono diventare palestra di matematica per imparare a contare, ma anche per imparare ad eseguire le operazioni. Ecco come fare le addizioni con le forme piane:
- Scrivete su un cartoncino bianco l’operazione, per esempio 2+2= 4, fatelo con caratteri chiari e mantenendo la giusta distanza tra i numeri. Se avete numeri in legno potete usare quelli.
- Ad ogni numero fate corrispondere l’equivalente in forme piane: sotto il numero 2 ponete due triangolini; sotto il secondo addendo (sempre 2 nel nostro esempio) ponete due quadratini e dopo l’uguale ponete quattro cerchietti (il risultato dell’addizione portata ad esempio è, appunto, 4).
- Invitate il bambino a contare ciascuna forma, poi tutte le quattro forme una dopo l’altra (2 triangolini + 2 quadratini) e, infine a invitatelo a constatare che il risultato di 4 è il medesimo dei cerchietti posti dopo l’uguale.
Quelle suggerite qui con il materiale delle forme piane di legno sono rivisitazioni di idee montessoriane, tra tutti i metodi educativi, quello di Maria Montessori è un respiro di vita autonoma, una opportunità alla crescita naturale e libera. Al genitore si chiede di essere custode della libertà del bambino che crescere maturando le proprie esperienze nel contatto con materiali semplici. Ecco perché un sacchettino di forme piane di legno potrebbe essere un vero dono per tuo figlio.