Aiutare il bambino a riconoscere i colori: gioco montessoriano home made
Il metodo Montessori si basa su attività ordinate e semplici che aiutano i bambini all'autonomia e l'apprendimento: questo gioco home made è utile a imparare i colori in modo creativo e divertente
Il Metodo Montessori è esperienziale e naturale, si fondata sulla stimolazione degli apprendimenti attraverso attività ordinate e semplici. La società in cui siamo calate come mamme e in cui i bambini nascono è più abituata a fruire di materiali preconfezionati che non a realizzare le esperienze attraverso la manipolazione o il riciclo; lasciandoci ispirare dai principi Montessori, vogliamo qui intraprendere l’avventura di una educazione fattiva e realizzata Home Made piuttosto che acquistata, plastificata e massificata. Quello che vi proponiamo oggi è un gioco di ispirazione montessoriana: un fiore Home Made, con materiali di riciclo e collage di colori e esperienze. Questo gioco aiuta il bambino a riconoscere i colori e insieme è capace di sostenere l’ordine, la coordinazione della manina nello spazio e quindi la motricità fine.
La realizzazione del pannello di gioco è semplice e può essere posta in essere con materiali comunemente disponibili in casa. Il soggetto scelto da Alimentazione Bambini è un fiore, esso, però, può essere sostituito da qualsiasi altro soggetto vi piaccia. Nel selezionare il disegno, tenete conto che l’attività di riempimento per colore che questo gioco implica va sempre valuta in relazione alle già acquisite capacità del bambino nonché in relazione all’età; per i bimbi più piccini (30-36 mesi) possono essere prescelte anche semplici forme geometriche, come il cerchio, il quadrato o il rettangolo.
Aiutare il bambino a riconoscere i colori col nostro collage del fiore colorato Home Made
Prima di addentrarci nel passo passo per la realizzazione del nostro fiore colorato, è necessaria una piccola digressione relativa al processo di apprendimento dei colori da parte dei bambini: che le mamme sappiano che l’apprendimento dei colori è spontaneo, ovvero avviene in modo naturale grazie alla combinazione delle differenti esperienze che il bambino fa nel mondo. Il gioco può aiutare il bambino rientrando tra le suddette esperienze.
Intorno ai 18-24 mesi d’età l’occhio del bambino è meccanicamente capace di distinguere i colori, ma solo intorno ai 3 anni il piccolo diviene capace di riconoscere i tre colori primari, ovvero il giallo, il rosso e il blu. Le successive competenze con i colori arrivano gradualmente. È nell’età prescolare tra i 3 e i 5-6 anni che giocare con i colori può avere un importante ruolo di potenziamento degli apprendimenti naturali. Il gioco che vi proponiamo può gradatamente essere introdotto proprio intorno ai 3 anni, con le debite accortezze e dopo un’attenta osservazione del bimbo volta a valutare anche il grado di difficoltà a cui il piccolo può accedere
Bambini in età prescolare: come introdurli al gioco con i colori
Ogni volta che introduciamo un gioco colorato dobbiamo seguire degli accorgimenti nel relazionarci al bambino, primo fra tutti quello della presentazione dei colori:
- presentate al bambino un colore alla volta, questo sarà utile a non disorientarlo;
- finché il bimbo è piccolo evitate di sovraccaricare i giochi colorati di troppe tonalità,
- una volta selezionato il materiale da associare al colore, mostrate al bimbo gli oggetti, gli strumento o i materiali colorati scandendo bene il nome del colore (rosso, giallo, blu, eccetera), stimolare il bambino a ripetere il nome del colore è di grande aiuto.
Il gioco del bambino deve volgere all’autonomia, pertanto mostrate al bambino come si gioca, ma poi lasciate che faccia da solo.
Il fiore colorato che vi proponiamo qui pretende una preparazione a cui è deputato l’adulto: mamma, papà o i nonni sono chiamati alla realizzazione del pannello base su cui il bambino si eserciterà. Come già accennato, questo gioco può essere proposto ai bambini della scuola materna e va misurato alle competenze singole del piccolo, rispetto ad esse possono essere valutate le forme da riempire, la quantità di colori o la grandezza dei batuffoli di ovatta.
Passo passo del fiore collage per riconoscere i colori
Vi occorreranno:
- Un cartoncino grande;
- Rotoli esausti di carta da cucina e carta igienica (la quantità degli stessi dipende dalle dimensioni del fiore);
- Colla (preferibilmente colla a caldo perché garantisce una migliore tenuta e possibilmente anche una spillatrice);
- Forbici (possibilmente anche un righello per dividere con precisione i rotoli esausti in strisce e anelli di pari dimensione);
- Clori a tempera;
- Batuffoli di ovatta;
- Pennarelli.
I rotoli esausti possono essere sostituiti da un cartoncino grigio tagliato a strisce dell’ampiezza di 2 centimetri circa. La mia personale preferenza è per i rotoli esausti in quanto il cartone è più sesso e resistente, ma soprattutto perché sono un materiale di riciclo.
Piegate a metà i rotoli di carta da cucina tagliateli al centro; fatto ciò, tagliate ancora al centro le due metà ottenute, ne risulteranno 4 strisce. Unite ogni striscia all’estremità e chiudetela con una spiletta, avrete ottenuto i petali del vostro fiore.
Tagliare il rotolo esausto a strisce Chiudere ogni petalo Tagliare il rotolo esausto a cerchi Assemblare i petali del fiore
Dai rotoli di carta igienica tagliare dei cerchietti di cartone larghi circa 2 centimetri, schiacciateli alla punta per ottenere altri petali. Con un solo cerchietto realizzate il centro del fiore e incollate intorno i vari petali alternando i più grandi (ottenuti con le strisce dei rotoli esausti di carta da cucina) ai più piccoli (ottenuti con i cerchietti dei rotoli esausti di carta igienica). Potete saldare i petali tra loro aiutandovi anche con la spillatrice.Disegnate lo stelo del fiore e le foglie.
All’interno di ogni petalo di cartone riciclato apponete un colore, non superate i 4-5 colori tenendo conto delle e delle abilità del bimbo a cui è destinata la vostra base. Ponete in una vaschetta dei batuffoli di ovatta bianca e date al bambino una pinzetta per maneggiarli. Le dimensioni della pinzetta devono, a loro volta, considerare la manualità del bimbo.
Ponete la tempera in una tavolozza da pittore o in dei bicchierini o in un vassoio ove il bambino possa intingere l’ovatta bianca nel colore e chiedetegli di associare i colori dinnanzi a lui a quelli dentro i petali: ogni batuffolo intinto va collocato nel petalo del fiore corrispondente per colore.
Questo esercizio auita il bambino a riconoscere i colori, gli consente anche di gestire ordinatamente un ambiente di lavoro, lo chiama ad un accurato esercizio di gestione dei materiali a tutto vantaggio della manualità e gli insegna perfino che i giocattoli non necessariamente si comperano nei negozi. I batuffoli di cotone bianco possono essere sostituiti da batuffoli colorati, in questo caso il bambino non intingerà più il cotone nella pittura. È questa una esemplificazione del gioco valida per agevolare i bambini più piccini.
Ricordate che il risultato finale non deve essere perfetto, ma deve essere apprezzato dal genitore o dall’adulto che sovrintende al gioco. Un consiglio pratico è quello di usare il fiore realizzato dal bambino come un quadro di benvenuto. Per esempio potete scrivere una frase di benvenuto, appunto, e appenderlo alla porta di casa.
Ricordate che nei giochi manuali lo scopo è stimolare il perfezionamento del bambino e la sua stessa autonomia:
- favorite l’autocorrezione, non correggete il bimbo subito se sbaglia, ma dategli il tempo di farlo da solo;
- lasciate che si esprima senza la vostra interferenza;
- non disturbate a sua concentrazione;
- dopo avergli mostrato il gioco, fate un passo indietro ed entrate nel ruolo di “angeli custodi”, pacifici e discreti osservatori.