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Parola di Mamma

Come scegliere il nome di un bambino

Individuare l'ambito; stabilire delle regole; fare una lista; ridurre la rosa delle scelte e come fare un test del nome per capire se è quello giusto. Ecco come scegliere il nome di un bambino.

Pubblicato il 16.05.2023 e aggiornato il 31.08.2023 Scrivi alla redazione

Come lo chiamiamo? È questa una delle prime domande che i genitori si pongono rispetto al figlio non ancora nato. Scegliere il nome di un bambino non è così semplice, intanto perché attiene al processo di costruzione dell’immagine del figlio nella mente e nel cuore di mamma e papà; ha un impatto sociale, come identificazione del bambino agli occhi del mondo; è da sempre considerato come una sorta di “presagio“, non a caso mamma e papà scelgono nomi positivamente evocativi; senza contare, infine, che non sono ancora scomparse del tutto le pressioni familiari sul nome.

Scegliere il nome è una responsabilità: vuol dire attribuire una identificazione perenne alla persona che il bambino diventerà. Ricordate che quel nome non sarà sempre destinato a un bebè o a un bimbo piccolo, un giorno apparterà a un uomo o a una donna. Nel tempo sarà il modo in cui vostro figlio verrà distinto a scuola, nella società e nel mondo del lavoro. Fate in modo di assolvere al vostro compito di sceglierlo come un regalo.

Nomen omen

Gli antichi romani erano particolarmente legati all’idea che nel nome del bambino vi fosse la traccia del suo destino. Il celebre “nomen omen” latino si traduce, appunto, come “il destino nel nome“. Di fatto é questo retaggio culturale a spingerci ad indagare il significato dei nomi prima di donarne uno ai nostri figli.

Il nome è un dono, uno dei primi, dei più importanti e duraturi, che mamma e papà fanno al figlio e pertanto deve essere frutto di una scelta ispirata. Il primo consiglio pratico per i genitori alla ricerca del nome giusto per il loro bambino è, dunque, lasciatevi ispirare.

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Nomi di famiglia: pro e contro

Anche scegliere un nome proveniente dalla tradizione di famiglia può essere una decisione genuinamente ispirata, a patto che sia, però, una libera determinazione dei genitori, né forzata da ingerenze né condizionata da un ossequioso rispetto alle tradizioni.

Il bambino in arrivo, insomma, non può avere un nome assegnato per “dovere di nascita”, nessun nonno o parente prossimo può pretendere dai genitori che al bimbo si imponga un “nome ereditato”, la scelta spetta ai genitori. Di fatto non dovrebbero essere ammessi nemmeno i consigli non richiesti.

Dare al bambino il nome del nonno o della nonna o di un parente prossimo: è giusto oppure no?

I nomi di famiglia creano una storia dentro la genealogia delle nostre generazioni; possono rappresentare il sigillo affettivo su un legame di stima e amore condiviso; rappresentano per alcuni nonni, anziani o malati o reduci da vite faticose, uno slancio verso il futuro, una progressione.

Se quelli appena elencati sono certamente i pro di una scelta che cade sui nomi familiari, non si può negare che vi siano diversi contro:

  • la pressione di nonne e nonni che sentono l’eredità del nome come un loro diritto;
  • la ricorrenza di nomi sempre uguali nella stessa famiglia (il che può mandare i bambini piccoli in confusione);
  • il rischio di contrapporre gli “interessi affettivi” dei due genitori, il che avviene quando a ciascuno starebbe a cuore tramandare il nome della propria mamma e-o del proprio papà.

Il nome non deve mai essere fonte di litigi o causa di discordia, i parenti dovrebbero essere i primi a capirlo e, sin dalla scelta del nome, mamma e papà dovrebbero agire per il bene del bebè cercando un punto di incontro più che un compromesso.

Se anche uno solo dei genitori non è soddisfatto dal nome, il miglior consiglio è archiviare quelle opzioni che non appagano tanto la mamma quanto il papà e continuare a cercare il nome giusto!

Qual è il nome giusto e come sceglierlo - alimentazionebambini. It by coop
Qual è il nome giusto e come sceglierlo – alimentazionebambini.It by Coop

L’importanza del cognome nella scelta del nome del bambino

Esistono app di nomi, libri e siti web appositamente dedicati, ma qualunque sia il nome che intendete scegliere per vostro figlio tenete conto dell’importanza del cognome:

  • nome e cognome devono armonizzarsi;
  • concorrono a dare identità al bambino;
  • insieme non devono perdere di musicalità;
  • non devono apparire ridicoli, creare imbarazzo o essere dissonanti o in contrasto;
  • persino la lunghezza è tra i fattori da considerare.

Mai scegliere nomi per bambini equivoci, imbarazzanti o non dignitosi

La legge italiana vieta i nomi per bambini ridicoli o vergognosi e per limiti di logico raziocinio l’attenzione va volta anche all’incontro tra nome e cognome, ovvero al mix che si può ingenerare:

  • se il cognome della bambina sarà Pace, per esempio, potrebbe suonare ridicolo chiamarla Santa, visto che “santa pace” è un modo di dire che accompagna frasi spazientite, come: “Lasciatemi in santa pace!“;
  • in presenza di un cognome molto lungo un buon consiglio potrebbe essere quello di associare un nome breve, evitando in tal caso i doppi nomi;
  • nome e cognome possono essere foneticamente assonati, può essere musicale un nome che condivida col cognome la prima sillaba, per esempio, Fedele Ferrara o Melania Melis;
  • diversamente doppiare l’intero cognome volgendolo al femminile o al maschile, a seconda dei casi, può essere pesante e disturbante. Specialmente quando i bambini sono piccoli questa associazione tra nome e cognome (che nella mia vita ho vissuto e subito) può aprire a beffe e ironie equivoche e scomode. Vi farò proprio l’esempio del mio nome e cognome: Federica Federico, ma potrebbe essere Vittorio Vittoria o altri.

Tenete a mente l’importanza del nome nel percorso di vita di una persona: fate in modo che il suo suono, il suo valore e il suo significato siano congruenti con la cultura, il sesso del bambino, il contesto e la morale. Quello che voi scegliete una volta sarà per sempre!

Nomi vietati dalla legge: il limite della decenza e mai cadere nel ridicolo

Scegliere il nome del figlio è un’azione unica che la stessa legge italiana preserva come tale statuendo che è fatto di vieto di dare al bambino lo stesso nome del padre, di fratelli o sorelle viventi, questo per evitare il pericolo della confondibilità.

Anche l’indicazione sessuale a cui il nome si ricollega va rispettata a norma di legge, infatti è vietato attribuire ai maschi nomi prevalentemente femminili e alle bambine nomi di chiara matrice maschile. Questa disposizione deve fare, e di fatto fa, i conti con i cambiamenti del costume e della società. Già oggi Andrea rappresenta una eccezione non più così rara e Maria è un nome presente anche nei nomi maschili doppi, per esempio in Stefano Maria, pur collocandosi, appunto, come secondo nome.

Sono vietati anche i nomi di personaggi dalla storia controversi e ingombranti (nomi tratti dalla storia politica, ma anche letteraria o cinematografica), sempre a condizione di un esame della congruità anche col cognome e col contesto. Per esempio, non è vietato in assoluto il nome Benito, ma se il cognome a cui si associa è Mussolini l’ufficio anagrafe ricuserà la domanda e può essere persino adita l’autorità giudiziaria a tutela del minore a cui questa associazione viene destinata dai genitori.

È vietato il nome Laura Palmer, tratto dalla serie Tv “I segreti di Twin Peaks”. Sono vietati i nomi di cartoni animati come Pollon o Doraemon che conferirebbero al nome un aspetto surreale, ridicolo, goffo e dalla ricaduta sociale imbarazzante per la persona che dovrà portarlo per tutta la vita.

Di fatto non esiste, in Italia, una lista rigida di nomi vietati rimanendo tutto sotto l’egida del buon senso, nella congruità col cognome e nella restituzione all’associazione nome-cognome di una imprescindibile dignità complessiva, al di fuori della quale può essere invocato anche un giudice.

Come scegliere il nome di un bambino  -alimentazionebambini. It by coop
Tutte le mamme in gravidanza sono chiamate a questa scelta: il nome del bambino, consigli -alimentazionebambini.It by Coop

La scelta step to step per scegliere il nome di un bambino

Prima di tutto scegliete che tipo di nome desiderate per il vostro bambino o per la vostra bambina: un nome tradizionale (appartenente alla storia del nostro paese o di un paese che amate), un nome cattolico, un nome proveniente dal mondo dell’arte o dalla vostra tradizione familiare o altro.

In Italia i nomi cattolici sono molto diffusi, ma sono comuni anche i nomi di origine romana. Tra i nomi per bambini più gettonati ricordiamo Leonardo, Francesco, Sofia e Giulia che conquistano la vetta delle classifiche dei nomi più amati e selezionati nel nostro Paese.

Individuato l’ambito entro cui operare la scelta del nome del bambino potete stabilire delle regole di base per restringere il campo: l’iniziale del nome, la lunghezza, l’assonanza col cognome, eccetera.

A questo punto è possibile stilare una lista.

E se restano pochi nomi papabili potete affidare la scelta alla sorte, per esempio mettendo in una scatola i nomi rimasti in lista, scritti su bigliettini arrotolati e sorteggiando quello “vincente”. Se c’è un fratello o una sorella maggiore il sorteggio può essere affidato anche a lui-lei, sarà un bel modo di condividere l’arrivo del bebè e darà al fratellino o alla sorellina l’idea di partecipare già operosamente alla vita del piccolino in arrivo.

Scegliere il nome giusto in base al significato

Riguardo al significato del nome del bambino non ci sono regole sociali se non quelle valide per nomi come Benito Mussolini, Adolf Hitler, Satana, Lucifero e pochi altri. Insomma nessuno è obbligato a scegliere un nome dal significato bello o profondo. Laddove, poi, il valore della significanza di un nome è soggettivo.

Tuttavia cercare il significato dei nomi è sempre un buon modus operandi.

Perché raccogliere informazioni sui nomi?

Personalmente consiglio di raccogliere sempre informazioni sull’etimologia e sugli auspici dei nomi, queste indicazioni danno qualche strumento di valutazione in più al genitore che sta operando la scelta e possono aprire a belle scoperte.

Per esempio sapevate che tra i nomi rari e particolari c’è Amina che ha il significato di colei che dice la verità. Tra i significati che non ti aspetti anche quello del nome Doralice le cui radici ci riconducono nell’antica grecia svelando un’origine lontana nel temo: δῶρον (doron) costituisce la prima parte del nome e si traduce in dono mentre λύκη (lucse), la seconda parte del nome, vuol dire alba, il nome completo, quindi, significa dono dell’alba.

Test del nome

Abbiamo fatto la cosa giusta scegliendo proprio questo nome? Confesso di essermelo domandato anche io dopo aver stabilito quale sarebbe stato il nome di mia figlia, qualche incertezza non manca quasi mai! Il test del nome perfetto non esiste, ma possiamo domandare a poche persone fidate e disinteressate di darci la loro opinione sulla nostra scelta. Diversamente sconsiglio post social o interrogazioni pubbliche ad amici e parenti.

Attribuire un nome a un bambino è un compito difficile e avere la rassicurazione di un orecchio esterno può essere confortante, allora chiedetelo, ma solo a qualcuno che amate e che sapete disposto a darvi una mano senza invidia, doppi fini, malizia.