Parola di Mamma

Letterina per la Festa del Papà: come scriverla, stampa gratis e colora

La letterina per la festa del papà per guardare alla famiglia da altri punti di vista. Come scriverla perché abbia valore educativo e concorra alla crescita del bambino.

Pubblicato il 10.03.2022 e aggiornato il 20.03.2023 Scrivi alla redazione

Una festa, per definizione, è una ricorrenza eccezionale, una solennità da celebrare, in questo senso noi adulti tendiamo a consumare le feste comperando regali, mangiando torte, riempiendo il tempo dei festeggiamenti con gioia condivisa e allegria. Questo messaggio, bello e coinvolgente, merita, con riguardo ai bambini, un tempo di costruzione della festa tale da renderla partecipata. La letterina per la festa del papà gioca un ruolo chiave nella costruzione dell’idea di festa nella mente e nel cuore del bambino. Lo scopo di questo scritto è dare sostanza costruttiva e funzione educativa alla letterina della festa del papà. 

A dire il vero la letterina è sempre uno strumento di crescita per i bimbi, lo è quella per Babbo Natale, quella per la Festa dei Nonni e quella per la Festa della Mamma. Ma qui, oggi, ci occupiamo della letterina per la festa del papà e di come questa ricorrenza possa essere per i bambini un’occasione per sperimentare la relazione col padre.

Quando è il giorno dei papà e come costruire la festa in famiglia

La festa del papà è, nella sua natura, una festa laica. Di fatto in Italia la data del festeggiamento corrisponde alla commemorazione di San Giuseppe, cade quindi il 19 marzo, ma questa coincidenza, che certamente dipende da fattori culturali, non ne fa una festa religiosa, resta una ricorrenza civile celebrativa della figura del padre.

Dalla Serbia alla nuova Zelanda, in tutto il mondo c’è un giorno che celebra i padri. Per fare qualche esempio:

  • in Serbia la festa ricorre il 6 gennaio;
  • in Nuova Zelanda e in Australia la prima domenica di dicembre;
  • in Francia, in America, in Cina, in Olanda, in Ungheria e in Perù la terza domenica di giugno.

Tutti i bambini del mondo hanno diritto a riflettere sull’amore che lega i papà a loro e alla famiglia largamente intesa. Anche le mamme sono parte della festa del papà, a noi madri, infatti, spetta il compito di aiutare i bambini a costruire i festeggiamenti (compito che si estende a educatori, nonni e chiunque abbia cura dei cuccioli d’uomo). Intanto la letterina, il regalo e la torta possiamo farli con le nostre mani piuttosto che comperarli.

Letterina per la festa del papà fatta con le nostre mani

I bambini tra i 4 e 5 anni incominciano a immedesimarsi nei genitori, è a questa età che possiamo vederli affrontare i primi giochi di imitazione, per esempio giocano a fare mamma e papà. Calandosi nel ruolo dell’adulto i bambini ci restituiscono due cose importanti:

  • costruiscono l’immagine che loro hanno del genitore (quindi ci restituiscono la fotografia di come ci vedono);
  • dimostrano il modo in cui loro si sentono al cospetto del genitore (un bambino che giocando a fare il papà lamenta che il suo bimbo-bambolotto è monello, non sta mai fermo, non è bravo è probabilmente, a sua volta, un cucciolo d’uomo che si sente monello, irrequieto o cattivo perché viene trattato come tale).

Questo traguardo nel gioco del bambino corrisponde a delle competenze: il bimbo è diventato abbastanza grande per manifestare i suoi sentimenti e esternalizzarli, ma anche per immaginare e dare una prima forma “rappresentativa” alle cose.

A 4-5 anni il bambino può scrivere una prima letterina per la festa del papà consapevole e costruttiva, ciò anche se nella trasposizione grafica sarà accompagnato dalla mamma, dalla maestra, dai nonni o da qualunque altro adulto di riferimento. È questa l’età per fare un regalo-lavoretto (che sia una coccarda, una cornice, una scatolina o un barattolo dipinti a mano) ed è questa l’età per trasformare la farina in una torta, com’è il momento giusto per la letterina per la festa del papà.

La letterina per la festa del papà permette di tradurre in parole i pensieri positivi e costruttivi che hanno a che fare con la relazione genitoriale

I bimbi in età prescolare hanno bisogno di essere guidati nella realizzazione delle loro prime letterine: il primo step è stampare una copertina da colorare, Alimentazione Bambini mette a vostra disposizione una gallery di copertine scarica e colora da stampare. 

Fate scegliere la copertina al bambino, tra quelle proposte, certamente la sua scelta avrà una motivazione (probabilmente evocativa) pertanto è bene non condizionare il bimbo nella sua determinazione.

Il momento del colore, ovvero il momento in cui il bambino si applica con concentrazione nella colorazione della copertina della sua lettera, è un momento sacro perché il piccolo realizza e crea, ovvero dà forma alle sue idee. Pertanto preparatelo a questo attivando il suo interesse: presentategli la letterina della festa del papà come un regalo prezioso che racchiuda ricordi, desideri e progetti.

Come accompagnare il bambino nella realizzazione della letterina della festa del papà

Perché abbia un valore introspettivo, la letterina deve muoversi attraverso un percorso che guidi il pensiero del bambino:

  • Cosa fa papà per me,
  • Cosa mi piace fare con papà,
  • Cosa papà ama fare con me,
  • Mi piacerebbe fare con te.

La riflessione sul cosa papà fa per me serve a portate il bimbo a considerare quello che il padre fa per la famiglia. Guidatelo ad aprire la letterina con un grazie: “Grazie papà per quello che fai per me“. Potrà trattarsi di andare a lavorare tutte le mattine, di portarmi a giocare a calcetto al parco, di aiutarmi a fare i compiti (nel caso di bimbi in età scolare), eccetera. In ogni caso, la valutazione di ciò che il genitore fa per il figlio rappresenta, per il bambino piccolo, l’opportunità di guardare alle cose quotidiane da un punto di vista più ampio.

Il risultato ultimo dovrebbe essere quello di non considerare più scontate e banali quelle azioni quotidiane con cui l’adulto-genitore manifesta e dà amore. In questo senso la letterina per la festa del papà può rappresentare un modo per valorizzare la relazione genitore-figlio.

Cosa ti piace fare con papà? Domandatelo al bambino che sta scrivendo la letterina e guidatelo a esprimere, proprio nell’ambito della sua lettera, ciò che ama condividere col padre. Questa esternazione non sarà solo una rievocazione di cose belle, rappresenterà, più profondamente, un’occasione per valorizzare l’importanza dello stare insieme e dei momenti condivisi. Potrà trattarsi di un mi piace andare a vedere il mare con te, mi piace giocare a palla con te, mi piace portare il cane a spasso con te, in ogni caso saranno tutte espressioni del piacere di stare insieme.

In questo contesto può trovare spazio la valutazione dei sentimenti e del punto di vista dell’alto: senza forzare la maturità raggiunta dal bambino, possiamo invitare il piccolo a considerare anche cosa piace al papà. Al bambino, impegnato nella realizzazione della lettera, possiamo chiedere: “Secondo te, cosa papà ama fare con te? Vogliamo ricordare nella letterina questi bei momenti?“. Il bimbo potrà riportare ricordi diversi, in ogni caso espressione di unione e condivisione: “So che ti piace andare a pescare e anche a me piace farti compagnia, pure se non voglio toccare i vermetti“. 

La letterina per la festa del papà, il lavoretto e la torta saranno tutte dimostrazioni “tangibili” di un sentimento d’amore e i bambini hanno bisogno di questo, ovvero hanno bisogno che il loro intimo sentire prenda forma e sia riconosciuto all’esterno e dagli adulti. 

Concludete sempre la letterina per la festa del papà con un auspicio: “Mi piacerebbe fare con te“. Potrà trattarsi di un gioco, di far volare un aquilone, di andare in barca, eccetera, in ogni caso sarà la proiezione di un desiderio da avverare con il papà

L’auspicio esprime la costruzione del futuro ed è una proiezione dei desideri positiva e speranzosa di cui i bambini hanno tanto bisogno. 

Ricordate che il genitore può guidare i bambini nelle attività ma ha l’importante compito di lasciare che i cuccioli sperimentino la propria autonomia, nonché di incentivarli in questo, pertanto siate sempre una voce fuori campo e un angelo custode.