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Stili di vita

L’estate fa dimagrire? Falsi miti da sfatare.

Che in estate si dimagrisca è un falso mito che numerosi studi sfatano, è importante che i genitori organizzino bene l’estate se non vogliono aumento di peso dei loro bambini.

Pubblicato il 05.09.2015 e aggiornato il 12.07.2021 Scrivi alla redazione

Che in estate si dimagrisca è un falso mito che numerosi studi sfatano, è importante che i genitori organizzino bene l’estate se non vogliono l’aumento di peso dei loro bambini.
Rispetto alla crescita dei bambini esistono tanti falsi miti, a partire dal “da piccoli, più cicciottelli sono, meglio è” o “tanto con lo sviluppo si sfinano” o “l’estate fa dimagrire”. Senza voler commentare le prime due affermazioni, evidentemente errate, vorrei soffermarmi sull’infondatezza dell’ultima. Infatti, l’opinione comune vede nell’estate un periodo di maggiore attività dei bambini, tanto gioco informale, tanto mare (per i più fortunati) per contrastare l’aumento di peso o finanche garantire un dimagramento. Tutti gli studi sul tema, e in verità ce ne sono molti, descrivono invece un quadro completamente diverso. Bambini e adolescenti rientrano infatti dalle vacanze estive con un peso medio (relativo all’altezza, in percentile di BMI) maggiore rispetto alla fine della scuola. Questa accelerazione dell’incremento ponderale (che arriva anche al doppio di quello avuto durante la scuola) è peraltro maggiormente presente nei bambini già in sovrappeso od obesi, rispetto ai bambini normopeso che sperimentano un aumento inferiore o nullo. Le ragioni alla base di questo fenomeno sono di fatto molteplici e non tutte di facile inquadramento, e sono:

  • Il dispendio energetico a riposo: questo risulta diminuito nel periodo estivo a causa delle temperature incrementate. Seppur vero, queste differenze relative sembrano non giustificare l’incremento di peso medio osservato;
  • L’attività fisica: generalmente in estate si dedica maggiore tempo al gioco informale con aumento del dispendio energetico, ma questo non vale per tutti i bambini, dipende ovviamente dalle inclinazioni individuali e dal contesto offerto dalle famiglie. Comunque spesso l’attività viene sopravvalutata. In quest’ottica sembrano avere un ruolo protettivo i cosiddetti “centri estivi” o “campi estivi” che strutturano le giornate dei bambini intorno allo sport garantendone l’effettiva pratica. Per aumentare il dispendio energetico, prevenendo così il sovrappeso, i bambini non dovrebbero restare seduti sotto l’ombrellone, ma muoversi, nuotare e, perché no?, giocare. Ci sono tantissimi giochi che si possono svolgere all’aperto, in spiaggia ,in campagna, in un parco in città. Ecco alcune idee che trovate nel nostro sito: 
    – Gioco per bambini all’aperto: la carriola
    – Gioco per bambini all’aperto: passi da gigante
    – Gioco per bambini all’aperto: che lettera sono
    e non dimentichiamo i giochi più classici, come costruire castelli di sabbia, scavare buche, giocare a beach volley, a racchette, a bocce o al tiro alla fune, organizzare una bella caccia al tesoro. Non cadete nella tentazione di rifocillare vostro figlio se lo vedete stanco e sudato dopo aver giocato con gli amici. Basta una merendina, una lattina di aranciata per recuperare tutte le calorie bruciate con il gioco e annullare tutti i benefici  dell’attività sportiva. Per recuperare un pò di energia e di sali minerali e per idratarsi di nuovo basterà un frutto, una fetta di anguria, una coppetta di cocomeri o cetrioli.
  • L’alimentazione: sebbene la immaginiamo più frugale in estate e molti percepiscono una diminuzione dell’appetito legata al caldo, di fatto, analisi più accurate descrivono un pattern alimentare estivo più disordinato con pasti meno equilibrati che lasciano spazio a piluccamenti di alimenti ad alto carico calorico, per non parlare dei gelati. Basti pensare che il consumo annuo di gelato pro-capite degli italiani è pari a circa 6 kg che per la metà vengono consumati nei 3 mesi estivi (vedi articolo della Coldiretti: “Volano i consumi di gelato”). Invece, proprio d’estate, è possibile preparare tanti cibi freschi con ricette semplici, veloci, colorate e saporite grazie agli ortaggi e alla frutta tipica di questa stagione. Pomodori, cetrioli, zucchine, melanzane e peperoni, fiori di zucca, lattuga possono regalarci una dieta equilibrata, molto mediterranea, con il loro apporto calorico basso (se si sta attenti ai condimenti) e la loro ricchezza in vitamine, sali minerali,  fibra e acqua. Vanno benissimo le insalate di riso o di altri cereali, come il farro e l’orzo, da arricchire con tante verdure di stagione, per mangiare un piatto sano, nutriente, leggero e saziante. Infine è importante non soddisfare la sete con altre bevande che non siano semplicemente acqua. Spesso d’estate aumenta il consumo di bevande gassate e zuccherate, di succhi di frutta e di the in bottiglia. Queste bevande non solo non dissetano, ma apportano molte calorie per il loro alto contenuto di zuccheri, con un conseguente aumento del peso corporeo. Ricordatevi che solo l’acqua disseta.
  • La televisione e i videogame: purtroppo non tutti i bambini trascorrono 3 mesi al mare o in montagna, o frequentano centri estivi e, comunque, molti di loro si concedono comunque molte ore in estate davanti a uno schermo e, se questo da un lato distoglie da attività a maggiore dispendio energetico, dall’altro, e soprattutto, facilita l’assunzione di cibo come patatine, gelati o caramelle. L’ultima indagine di Okkio alla Salute, nel 2019, ha evidenziato che  il 20,3% dei bambini  non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 43,5% ha ancora la TV nella propria camera da letto e il 44,5% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/Tablet/Cellulare.

Nuovamente ci troviamo di fronte a un problema di non univoca interpretazione se non fosse rafforzato dall’enorme prevalenza di obesità nei bambini italiani. Nel 2019, i bambini in sovrappeso sono il 20,4% e gli obesi il 9,4% (fonte: indagine di Okkio alla Salute).
In quest’ottica il tema dell’incremento di peso estivo andrebbe considerato nell’ambito di interventi di salute pubblica. Un elemento evidentemente rilevante è la lunga chiusura scolastica di circa 13 settimane. Se guardiamo ad altri paesi del nord Europa, come Danimarca, Germania e Regno Unito, in cui la prevalenza di obesità è sicuramente inferiore a quella dei nostri bambini, scopriamo che le vacanze scolastiche sono maggiormente distribuite nel corso dell’anno, con pause di circa una settimana in autunno, a carnevale e in primavera. È pure evidente che il clima in Italia pone dei vincoli (grande caldo negli edifici scolastici) e sarebbe necessaria una riorganizzazione generale del personale scolastico, ma secondo alcuni autori vi sarebbero anche notevoli benefici didattici. Bisognerebbe inoltre lavorare su una più ampia fruibilità dei centri estivi, che non è garantita in tutto il territorio in modo omogeneo.
In ultimo rimane il tema fondamentale della responsabilità dei genitori rispetto all’impostazione di queste lunghe settimane di vacanza, che andrebbero riempite di attività fisica, sana alimentazione, riposo e tanto divertimento.

Quindi, cari genitori, sulla base di quanto detto, e specialmente se i vostri figli appartengono al gruppo di chi effettivamente ha guadagnato peso, sarà importante lavorare in modo più efficace sull’organizzazione della prossima estate.

Con la supervisione di:

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea Vania Pediatra