Obesità infantile

Come riconoscere l’obesità infantile

Spesso i genitori sottostimano il sovrappeso del proprio figlio: i consigli dei nostri pediatri per imparare a riconoscere l’obesità infantile.

Pubblicato il 25.01.2017 e aggiornato il 08.07.2022 Scrivi alla redazione

L’argomento può sembrare scontato e poco discutibile: come è possibile non notare l’obesità infantile del proprio figlio? Eppure, nella nostra rubrica “L’esperto risponde” arrivano tantissime domande sullo stato ponderale del proprio bambino. Alcuni ci scrivono anche per avere un secondo parere, dopo quello del proprio pediatra che li ha informati, giustamente,  sul sovrappeso del piccolo paziente.
In letteratura ci sono molti studi che confermano quanto i genitori sottostimino il sovrappeso del proprio figlio. In Italia, questo fenomeno viene fotografato ogni due anni da un Sistema di Sorveglianza chiamato OKKIO alla Salute.  Ebbene, gli ultimi risultati pubblicati nel 2016 mostrano che il 38% delle mamme con figli in sovrappeso e obesi vedono il proprio bambino sotto-normopeso. L’argomento può sembrare scontato e poco discutibile: come è possibile non notare l’obesità del proprio figlio? Eppure, nella nostra rubrica “L’esperto risponde” arrivano tantissime domande sullo stato ponderale del proprio bambino. Alcuni ci scrivono anche per avere un secondo parere, dopo quello del proprio pediatra che li ha informati, giustamente,  sul sovrappeso del piccolo paziente.
In letteratura ci sono molti studi che confermano quanto i genitori sottostimino il sovrappeso del proprio figlio. In Italia, questo fenomeno viene fotografato ogni due anni da un Sistema di Sorveglianza chiamato OKKIO alla Salute.  Ebbene, gli ultimi risultati pubblicati nel 2016 mostrano che il 38% delle mamme con figli in sovrappeso e obesi vedono il proprio bambino sotto-normopeso.

La Dott.ssa Caroli spiega come capire se il bambino è in sovrappeso o soffre di obesità.

Perché è così difficile per un genitore riconoscere l’obesità del figlio?

C’è un proverbio napoletano molto famoso che sintetizza la risposta psico-pedagogica e sociale in poche parole: ogne scarrafone è bell’ a mamma soja. Pi ogni cuccuascha è beddu lu cuccuascieddu sua (Per ogni civetta il proprio civettino è il più bello del mondo).
L’amore smisurato di una mamma, non vi sono dubbi, spesso fa vedere il proprio figlio come il più bello di tutti, e, sempre per amore, non si vedono i difetti, sia fisici che caratteriali, del bambino che si sta crescendo.  Troppo amore, troppa protezione, troppo narcisismo, troppo tutto potrebbe però rendere difficile la crescita del bambino, che dovrebbe essere sana nel corpo ed equilibrata nei rapporti con gli altri.
Premesso che l’obesità infantile non è solo un problema estetico, ma soprattutto un problema di salute, come si fa a riconoscerla?

Come scoprire se tuo figlio è sovrappeso od obeso

  • Dal medico: all’ultimo controllo il vostro pediatra ha notato che il peso del bambino sulle curve di crescita non è nei valori normali rispetto all’età e all’altezza. Ascoltate i suoi consigli. Ai vostri occhi, probabilmente, il bambino cresce bene, ma è sempre meglio porre attenzione a ciò che viene detto da un medico specialista. Parlatene tra voi genitori e cominciate a considerare il fatto che forse alcune abitudini in famiglia dovranno essere cambiate per non favorire l’aumento del peso al piccolo di casa.
  • A tavola: guardate cosa c’è nel piatto di vostro figlio. Se la porzione è uguale a quella del papà o della mamma, si sta commettendo un errore. Il bambino, anche se in fase di crescita, ha fabbisogni nutrizionali diversi rispetto all’adulto. Osservate cosa c’è nel piatto. Troppa pasta? Troppo condimento? Troppi cibi confezionati o prefritti? Troppi salumi o salse da spalmare? Poca verdura e pochi legumi? E la frutta? Se vostro figlio fa capricci nel consumare le verdure o la frutta a fine pasto, quasi sicuramente si è saziato con i cibi serviti prima (per esempio con un abbondante piatto di pastasciutta).  È importante, sia per la salute che per non aumentare di peso, consumare sempre a pranzo e a cena una porzione di verdura e un frutto. Questi, infatti, con poche calorie hanno un alto potere saziante. E cosa c’è nel bicchiere? Dovrebbe esserci solo acqua. Bibite, the, succhi di frutta dovrebbero essere consumati solo occasionalmente, come ci insegna la Piramide Alimentare.
  • La colazione e le merende: può sembrare strano, ma la maggior parte dei bambini in sovrappeso salta la prima colazione. Questa cattiva abitudine porta a consumare una merenda a scuola ipercalorica e spesso grassa o poco salutare (panini imbottiti, snack sfiziosi, pizze e focaccine, etc.). Il bambino, così, non solo si sentirà “appesantito” e poco concentrato durante la lezione, ma arriverà a casa, o al pasto della mensa, con poco appetito. Di conseguenza, trascorrerà il pomeriggio a sgranocchiare snack e dolcetti, per arrivare a cena a pancia piena. Se vi accorgete che il vostro bambino è in questo circolo vizioso, toglietelo subito. Basta poco… la sveglia 15 minuti prima del solito darà la possibilità di consumare una colazione equilibrata, magari con tutta la famiglia.
  • Lo sport: se la vostra bambina non vuole andare più a danza, o se il vostro bambino viene messo a fare  il portiere nella sua squadra di calcetto, cominciate a chiedervi il perché. La bimba forse non si sente a suo agio nel tutù, o poco leggiadra nei movimenti. Il piccolo forse ha il fiatone mentre corre e non è veloce come gli altri. Parlatene con loro. Lo sport fa bene, ma non tutti i bambini vogliono o devono diventare ballerine o calciatori. Scegliete un altro sport o attività fisica, che possa aiutare i bambini a muoversi, ma allo stesso tempo a divertirsi.
  • L’abbigliamento: tra i primi segnali di una crescita eccessiva, più in larghezza che in altezza, è avere difficoltà a vestire i vostri bambini. I vestiti per la loro età sono troppo piccoli? Potreste, inizialmente, provare una sorta di orgoglio nel costatare che vostro figlio veste taglie per bambini più grandi, ma vi accorgerete ben presto che quei vestiti non hanno la vestibilità giusta, e che, se vanno bene per il peso, non vanno bene per l’altezza perché devono sempre essere accorciati. Certo, i nostri figli non devono essere dei fotomodelli o rientrare per forza nelle taglie standard di alcuni marchi, ma se state vivendo questa difficoltà a vestirli, guardateli bene e chiedetevi se è giunto il momento di fare qualcosa per il loro bene.

Con la supervisione di:

Pediatra margherita caroli ecog sio oms

Dott.ssa Margherita Caroli Pediatra

Prof. Andrea vania - alimentazione bambini

Prof. Andrea Vania Pediatra

Le vostre domande sull'argomento e le risposte dei pediatri

  • Bambina sovrappeso? Correggere le abitudini alimentari

    • Nome: Matilde
    • Età del bambino: 10 anni
    • Sesso: femmina
    • Comune:
    • Domanda: Mia figlia, 10 anni, è alta circa 1,40 e pesa 42 kg. Sicuramente è in sovrappeso e ha accumulato l’adipe soprattutto nella parte addominale, che si rivela piuttosto prominente, il tutto accentuato dalla postura del corpo in leggera lordosi. Pratica pattinaggio per due volte alla settimana e ama il movimento. Cerco di farla mangiare in maniera sana con frutta, verdura, poca carne, ecc.. ma la mattina tende a fare colazioni molto abbondanti con latte e dosi eccessive di cereali. Inoltre manifesta una certa predilezione per i formaggi. Vorrei avere dei consigli per un corretto regime alimentare, anche su cosa dare per la colazione a scuola e per la merenda.
    Anna maria tomaselli, nutrizionista

    Dott.ssa Maria Anna Tomaselli

    Dietista

    Cara mamma Sara, accade spesso che pur praticando uno sport il bambino rimanga in sovrappeso, come nel caso di Matilde che, come ci dice il Bimbometro ha un indice di massa corporea di 21,43, troppo alto per la sua età. Per cui non ci sono dubbi che l’addome prominente che mi descrive sia dovuto ad un eccesso di grasso. Cosa fare? Mi dice, cara signora, che le colazioni di sua figlia sono molto abbondanti. Ma questa non è una cattiva abitudine, anzi… Mangiare latte e cereali, anche un po’ abbondanti (certo, senza esagerare!), di prima mattina non causa obesità, ma dovrebbe aiutare a sentirsi più sazi durante la mattinata ed evitare snack a metà mattina troppo calorici e grassi. Ciò che voglio dire è che la colazione di Matilde può restare abbondante (una tazza di latte non zuccherato con 20-30 g. di cereali o 5-6 biscotti secchi o fette biscottate), ma bisogna probabilmente stare più attenti a cosa e a quanto mangia durante il resto della giornata. A scuola va benissimo un frutto, uno yogurt o un pacchetto di cracker, mentre dopo lo sport, quando spesso si avverte tanta fame, in realtà basta mangiare qualcosa di semplice per recuperare tutte le calorie spese con l’attività fisica, ad esempio un frutto o un frullato (di nuovo senza esagerare!) di latte e frutta. Ovviamente i formaggi, che sono un concentrato di grassi del latte e di calorie, non sono un alimento di cui nutrirsi in abbondanza, e il loro consumo va ridotto a un massimo di 2 volte la settimana, prediligendo i formaggi freschi come la ricotta, il primosale, i fiocchi di formaggio magri o la robiola e stando attenti alle porzioni che dovrebbero essere massimo di 60 grammi per i formaggi freschi.

  • Mia figlia è sovrappeso: che faccio?

    • Nome: Virginia
    • Età del bambino: 7 anni
    • Sesso: femmina
    • Comune: Trento
    • Domanda: La mia bimba è alta 1,29 cm e pesa 33 Kg. Dalle tabelle risulta in sovrappeso e non riesco a farla rientrare nella norma. Pratica pallavolo 2 volte alla settimana, abitiamo in campagna quindi passeggiate e corse all’aria aperta sono all’ordine del giorno. In casa non abbiamo dolci comprati ma per colazione preferisco fare la classica torta della nonna (tra l’altro poche volte), le marmellate, il miele. Ma, secondo me, le sue dosi sono eccessive e non riesco a tenerla a regime. Anche perché ho paura che possa poi diventarle un’ossessione e magari trasformarsi in disturbo dell’ alimentazione. Vi prego di aiutarmi, sono veramente preoccupata anche perché il grasso in eccesso è localizzato sulla pancia. Grazie.
    Dott. Ssa assunta martina caiazzo

    Dott.ssa Assunta Martina Caiazzo

    Specialista in Scienza dell’Alimentazione

    Cara mamma Francesca, lei giustamente si preoccupa di passare nel giusto modo alla sua Virginia il messaggio di quanto sia importante mangiare in modo corretto. Io però penso che più che con le parole, che a volte possono essere fuorvianti, sia più efficace e immediato con i bambini dare il buon esempio. Dunque, va bene il preparare torte casalinghe, ma faccia in modo che tutta la famiglia ne consumi la giusta dose e preferibilmente a colazione e negli spuntini piuttosto che dopo pranzo o cena o come fuori pasto. Stessa cosa per il miele e la marmellata, che non vanno eliminati, ma anch’essi consumati con parsimonia e nei giusti momenti della giornata. Quello che voglio dirle è che non esistono alimenti sì e alimenti no: quello a cui bisogna far caso sono le quantità e la distribuzione delle calorie introdotte giornalmente in modo che siano distribuite tra i cinque pasti (colazione, pranzo, cena, più 2 spuntini), il che eviterà l’accostarsi al singolo pasto con una fame insaziabile che porta poi a prendere porzioni esagerate. Un altro motivo per cui la sua Virginia potrebbe avere molta fame è il mancato consumo di giuste porzioni di verdure ad ogni pasto. Capita spesso infatti che i nostri bambini mangino solo un abbondante primo piatto o un secondo con del pane senza verdure, che invece con il loro contenuto in fibra danno sazietà e la mantengono a lungo. Dunque faccia fare a Virginia 5 pasti, possibilmente condividendo almeno i 2 pasti principali, e faccia in modo che sia a pranzo che a cena siano presenti dei carboidrati (pasta,riso o pane meglio se integrali o mais o orzo o farro o patate), delle proteine (carne, pesce, legumi, formaggio, uovo), una buona porzione di verdure crude e/o cotte e della frutta fresca, il tutto condito con una piccola quantità di olio extravergine di oliva. Nel caso Virginia abbia tanta fame aumenti la quantità di verdure, eventualmente utilizzandole anche per condire la pasta in modo che possa anche ridurre la quantità di quest’ultima mantenendo comunque il piatto pieno, che gratifica dal punto di vista visivo. Se nonostante questi accorgimenti la sua Virginia continua ad avere questa fame insaziabile provi a capire se è realmente fame o invece si tratta di altro come ad esempio rabbia, tristezza o noia, che in tal caso andranno affrontati e bisognerà che siate voi adulti a darle una mano, in modo differente. Se le va può leggere anche la risposta della dottoressa Tommaselli su come correggere le abitudini alimentari.

  • Come posso far perdere peso alla mia bambina?

    • Nome: Maria
    • Età del bambino: 5 anni
    • Sesso: femmina
    • Comune: siligo
    • Domanda: Buongiorno, mia figlia di 5 anni è alta 120 cm e pesa 27 kg. Da circa 2 anni si rifiuta di bere il latte, quindi a colazione mangia un pezzo di pane con nutella o con salame. Il pranzo lo fa all’asilo, dove mangia in modo equilibrato. A merenda mangia di solito un altro pezzo di pane oppure dei cracker e a cena mangia o un primo o un secondo e qualche pezzo di formaggio. A parte il movimento che fa all’asilo, di solito passa le serate al parco giochi e quando non piove andiamo all’asilo a piedi (dista circa 1 km).In inverno andava anche in piscina. Vorrei sapere come posso fare per ridurre un po’ il suo peso e sopratutto vorrei un’indicazione sulle quantità in grammi di pasta e carne che dovrebbe mangiare o perlomeno avere un’idea di dieta che dovrebbe seguire. Cordiali saluti.
    Dott. Ssa assunta martina caiazzo

    Dott.ssa Assunta Martina Caiazzo

    Specialista in Scienza dell’Alimentazione

    Cara mamma Cristina, consultando il Bimbometro presente nel sito lei stessa potrà costatare che la sua piccola Maria è nella fascia del sovrappeso. Il latte del mattino io proverei a sostituirlo con dello yogurt, perché pur potendo consumare una colazione salata (meglio con del pane e prosciutto, invece del salame, o pane e marmellata invece della crema spalmabile) la sua piccola se non assume una porzione di latte o yogurt nella giornata potrebbe non prendere la giusta quantità di calcio giornaliera che le occorre per un corretto sviluppo di ossa e denti. Né si può sopperire a questa mancanza aggiungendo ogni sera ad un pasto completo del formaggio, poiché si determinerebbe un’eccessiva assunzione di calorie e di proteine. Dunque cerchi di variare gli spuntini di metà mattino e pomeriggio scegliendo anche alternative più sane rispetto al pane con affettati quali la frutta o lo yogurt faccia si che anche la cena diventi un pasto equilibrato preparando per l’intera famiglia un secondo piatto (che solo un paio di volte a settimana potrà essere il formaggio e le altre volte carne o pesce o uova o legumi) uno o più contorni di verdure, del pane e delle frutta. Continui inoltre a far fare a Maria tanto movimento facendole frequentare eventualmente un campo estivo in modo che non stando a casa vinca la noia e la sedentarietà che la porterebbero a mangiare di più e male. Per avere maggiori indicazioni può leggere il mio articolo sull’importanza delle proteine nei primi anni di vita e l’articolo della dottoressa Cammisa su che cosa fare per superare la monotonia alimentare.