Giochi per bambini

Giochi consigliati per bambini: ecco le 5 regole

Non esiste il gioco perfetto: esistono giochi adatti ai bambini e altri meno. Il compito del genitore nella scelta dei giochi per bambini è rispettate le competenze motorie e cognitive del piccolo; non sovraccaricate il bambino di giocattoli; fidarsi dei giochi classici e curare le attitudini del figlio favorendone il gioco libero.

Pubblicato il 02.11.2022 e aggiornato il 10.11.2022 Scrivi alla redazione

Come genitori siamo abituati a materializzare il concetto di gioco assimilandolo a questo o a quell’oggetto che possiamo trovare sugli scaffali dei negozi di giocattoli. I migliori giochi per bambini, però, non sono sempre e solo quelli preconfezionati, spesso i materiali di gioco più stimolanti per lo sviluppo delle abilità infantili sono oggetti di uso comune già presenti in casa e la modalità di gioco libero è sovente la più produttiva per il cucciolo d’uomo.

Il regalo di compleanno, quello di onomastico, di Natale e dell’Epifania è sempre un giocattolo. E mentre i genitori si impegno nella ricerca del gioco perfetto, senza mancare di far quadrare i conti cercando il gioco più conveniente con il miglior risultato, le camerette dei bambini si riempiono di oggetti diventando, fin dai primi mesi di vita, dei percorsi ad ostacoli. Tutti questi giochi a colpo d’occhio (e qui parliamo di un occhio adulto) sono stimolanti, belli, colorati, ma per il bambino sono spesso troppi, al punto tale da diventare fuorvianti se non disturbanti.

Il risultato è uno solo: i bambini sono proprietari involontari di ceste piene di giochi, che non hanno fatto in tempo a desiderare. Quante volte l’ultimo giocattolo cattura l’attenzione del bambino soltanto per i primi minuti? È esperienza comune che dopo un entusiasmo di circostanza i bambini accantonano i regali per giocare con le matite colorate o con le scatole che contenevano i regali stessi. Insomma: tanto danaro speso per il superfluo! Senza contare che i primi giochi arrivano troppo presto: il neonato non ha bisogno di tutti i giocattoli che comunemente già gli portano in dono.

Il primo ambiente di gioco è la casa 

Azione di gioco“: è in questi termini, ovvero come un agire, che mamma e papà dovrebbero pensare al gioco del bambino. Moltissimi genitori sono convinti che esistano specifici giochi per bebè, pensati e studiati per essere venduti ai bambini piccolissimi, a tutti loro voglio dire che anche strisciare o gattonare è un gioco per il piccolino che lo fa.

Per quanto ciò possa stupire l’adulto, il bambino che incomincia a giocare è lo stesso che incomincia a gattonare! Le due azioni non sono scisse perché per quel piccolino, che nulla conosce del mondo circostante, già solo sperimentare la prima autonomia di movimento (ovvero gattonare) è un gioco. Si tratta di un gioco esplorativo che perfeziona e stimola l’abilità motoria (nello specifico il bimbo sperimenta e affina una abilità essenziale: muoversi da solo), ciò non senza far trovare il bambino in circostanze in cui proverà meraviglia per i colori, le consistenze tattili e i suoni che incontrerà.

Chi gattona o cammina da poco parte alla scoperta della sua grande “casa giocattolo” e realizza da sè giochi divertenti con ciò che trova. Saranno giocattoli educativi e interessanti, sicuri e stimolanti: mollette per il bucato, coperchi e pentole, cucchiarelle di legno, chiavi e strofinacci nei cassetti, libri dagli scaffali, piccoli oggetti della quotidianità che vengono utilizzati anche dalla mamma, il babbo o il fratellino più grande. Piccoli esploratori crescono e partono alla conquista dell’unico vero spazio che vogliono imparare a conoscere e che darà loro spunto per giochi e avventure illimitate, che solo la fantasia potrà alimentare: la loro casa.

Va detto alle mamme che l’evoluzione della motricità spontanea (il girello non è consigliato anche per le ragioni che stiamo per esporre qui) porta il bambino progressivamente a contatto con nuovi e diversi materiali con cui allenerà, in base alla sua altezza e alla sua destrezza, anche le mani e le braccia (affinando la cosiddetta motricità fine, ovvero la capacità di gestione degli arti superiori, a sua volta non estranea alla capacità prensile e alle future competenze di scrittura).

Troppi giochi fanno male ai bambini 

Troppi giochi non sono producenti, mentre lo è lasciare il bambino libero di trovare da sè e in casa i materiali di gioco. Ciò posto, il miglior consiglio è quello di economizzare i giochi per numerosità sin da quando i bambini sono piccoli. Pertanto, se avete una cameretta piana di vecchi giochi, consiglierei di portare tutto in cantina o di riporre tutto in un armadio, lontano dagli occhi del bimbo e lasciando nella sua disponibilità la casa e soli pochi giocattoli. Una ridotta quantità di giocattoli può rendere più finalistica, duratura e concentrata ogni azione di gioco. Senza considerare che potrete sorprendere il bambino cambiando un gioco alla volta di tanto in tanto.

Il rischio, infatti, è che i bambini, apparentemente super stimolati da tanti giochi, in realtà ne siano solo superficialmente coinvolti.

La funzione principale a cui assolve il gioco è la crescita: il bambino gioca mosso dal desiderio di scoprire, da quello di muoversi, dal bisogno di esplorare, da quello di emozionarsi ed è stimolato, ovvero attratto, da suoni e colori. Alla fine di ogni sessione di gioco il bimbo ha appreso qualcosa e in qualche modo è cambiato, quindi è cresciuto. In ragione di ciò, si consiglia di non precorrere i tempi e non bruciare le tappe, non è mai un bene e non lo è nemmeno in fatto di gioco!

Per esempio un bambino piccolo esposto alla velocità dello schermo di un tablet o di un giocattolo elettronico sarà inebriato da suoni e immagini che vanno a una velocità nettamente superiore rispetto a quella con cui il suo cervello, in via di sviluppo neuronale, è in grado di processare e interpretare gli stimoli. Ovvio è che questo non è un bene. Lo stesso bambino messo davanti alla pittura a dito farà un’esperienza capace di potenziare le sue abilità e accrescere il suo sviluppo motorio e cognitivo. Nella scelta dei migliori giochi per il bambino dobbiamo tenere conto proprio dalla sua evoluzione e del suo livello di sviluppo personale: non esiste un ottimo gioco in assoluto, esistono giochi adatti e altri no, la valutazione va compiuta in relazione a età, ambiente di gioco e competenze del bimbo. 

Giochi consigliati per bambini: 5 regole per i genitori che cercano giochi educativi 

  1. Rispttate le capacità motorie: non acquistate giochi che pretendano abilità  motorie superiori a quelle del bambino, tenete conto anche della motricità fine, ovvero quella che attiene allo sviluppo del movimento, sempre più preciso, degli arti superiori, manine comprese, nonché la coordinazione occhio mano.
  2. Rispettate le capacità cognitive: valutate il livello di sviluppo cognitivo del bambino prima di sottoporre un gioco alla sua attenzione. Il riconoscimento delle forme, dei colori, delle quantità attiene alle capacità cognitive. Pretendere dal bambino la cognizione di concetti a lui ancora estranei, sia per età che per difficoltà, può ingenerare frustrazione nei bambini.
  3. Evitate di sovraccaricare il bambino di giocattoli: vale il consiglio di mettere via quello che i bambini non usano, ponendo in bella vista quello che apprezzano. Tra i giochi date uno spazio ai libri, anche quelli sensoriali possono essere di grande stimolo.
  4. Fidatevi del gioco classico e semplice: è a sua volta un ottimo gioco educativo per il bambino. Preferite giochi all’aria aperta a un cartone animato. Non fare mai mancare una palla, colori, libri e costruzioni, un tavolo per bambini che faccia da base per il gioco (intendiamo qui un tavolino accessibile a misura e altezza di bambino, di buona qualità e senza spigoli vivi). I giochi della tradizione restano giochi istruttivi e divertenti che rappresentano la base emozionale del gioco per quasi tutti i bambini.
  5. Rispettate il carattere dei bambini nella scelta dei giochi: sin dai primi passi il bambino manifesta le sue preferenze di gioco nella selezione delle diverse esperienze, assecondatele.
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Giocare con le mani

I bimbi piccoli hanno un grande bisogno di lavorare con le manine: plastilina, impasti, ritagli, il cucito già  intorno ai 24 mesi e fosse anche con i primi aghi in plastica, infilare perle e fare collane di pasta, sono tutti giochi consigliati per favorire la manipolazione nei bambini piccoli. 

Favorire il gioco autonomo

Ricordate che meno il gioco è guidato e strutturato più il bambino potrà dare libero sfogo alla fantasia e affinare le sue autonome capacità di risoluzione dei problemi: già a partire dai 9 mesi, forme piane di legno dai colori vivaci sono un ottimo gioco per bambini; prima ancora, a partire dai 6 mesi, il bimbo può approcciare ai primi strumenti musicali e in casa potete costruire bottiglie sonore. Incastri e costruzioni, misurati all’età e alle competenze manuali del bambino, restano sempre un ottimo regalo, fatto salvo che alcuni giochi di incastro e sovrapposizione si possono realizzare con le stesse forme piane poc’anzi citate.