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Parola di Mamma

Come spiegare l’Estate ai bambini

Estate spiegata ai bambini: cos'è il solstizio d'estate, aumento delle temperature, disidratazione e caldo, cosa fare all'aperto, giochi e esplorazione.

Pubblicato il 22.06.2023 e aggiornato il 18.09.2023 Scrivi alla redazione

L’estate è una stagione facile da spiegare ai bambini! Lo è perché iconografica, mare e sole la rappresentano già da sé, in tutta la sua libertà e felicità, ma lo è anche perché facilmente riconoscibile dai più piccoli, essa segna il tempo delle scuole chiuse e delle vacanze, dei bagni e delle escursioni in montagna.

Tutti i bambini associano l’estate a sole, mare, vacanze e scuole chiuse. Tuttavia, come le altre stagioni, anche quella estiva ha ragioni astronomiche che possono già essere spiegate ai bambini della scuola primaria (6 anni più).

Come spiegare l’estate e il suo solstizio

La spiegazione delle stagioni ai bambini va proposta tenendo conto dell’età e dei differenti possibili stimoli alla loro curiosità. Nei prossimi due paragrafi proviamo a conferire senso a un fenomeno astrologico complesso offrendo ai genitori spunti adatti a tutti i bimbi.

Spiegazione per i bambini della scuola primaria

Il solstizio d’estate di quest’anno, 2023, è cauto in data 21 giugno e astronomicamente si è compiuto alle ore 16:57. Quello del solstizio estivo segna il giorno più lungo e la notte più breve di ogni anno anno.

Partiamo da questo giorno, dal 21 di giugno e dall’inizio di questa stagione estiva. La parola solstizio ha origini antiche a dimostrazione che già gli uomini del passato osservavano il cielo con attenzione, deriva dall’antico latino solis statio che vuol dire sole (solis) fermo (statio). Di fatto il sole staziona nel punto più alto del cielo e le giornate si allungano, ovvero il sole resta (stazio) nel cielo per un tempo prolungato donandoci più luce.

Spiegazione per i bambini in età prescolare

La luce e il sole sono le chiavi di lettura dell’estate che si possono proporre anche ai bambini più piccoli, di fatto rappresentano ciò che i nostri figli osservano e sperimentano quotidianamente con l’accesso alla bella stagione.

Il sole d’estate va a dormire più tardi, i suoi raggi accarezzano la terra e noi possiamo vestirci più leggeri, le maniche delle magliette si accorciano e non ci serve più la sciarpetta e il cappellino di lana. Però abbiamo bisogno di un cappello leggero e di una visiera che ci aiuti a riparare lo sguardo dalla troppa luce.

Qui si può introdurre anche il concetto della cura della pelle, nel farlo è preferibile non allarmare i bambini e non destare in loro paure che possano “metterli in guardia” dal sole. Frasi come: “Il sole fa male” o “Il sole danneggia la pelle” non suonano comprensibili al bambino piccolo e non ci aiutano ad educarlo alla cura del suo corpo.

Spiegare l’estate ai bambini: il caldo e l’innalzamento delle temperature

Quali sono i concetti importanti circa il sole che il bambino piccolo può apprendere già in età prescolare e senza stimolare in lui delle paure: il calore e il bisogno di schermare la pelle con la crema; la luce e il bisogno di proteggere gli occhi; l’innalzamento della temperatura e il bisogno di idratarsi.

Ecco come trasmettere le informazioni relative alla protezione della pelle, degli occhi e all’importanza dell’idratazione quando il nostro interlocutore è il bambino:

  • il sole è caldo e ama baciare la nostra pelle, ma se ci esponiamo troppo (se ci facciamo troppo baciare e abbracciare dai raggi del sole) rischiamo di diventare rossi rossi come un peperone, per questo è importante proteggerci con la crema solare;
  • è tantissima la luce che il sole sprigiona, se non riusciamo a tenere gli occhiali, per guardarci meglio intorno e non restare abbagliati, possiamo mettere un cappellino con la visiera, sarà il nostro scudo;
  • quando c’è tanto sole tutto si riscalda, anche il mare! Così possiamo immergerci nell’acqua tiepida e possiamo fare il bagno. Ma si riscaldano anche il terreno e il nostro corpo. Tutto questo caldo, però, consuma l’acqua contenuta nel terreno e nel nostro corpo e sappiamo che quell’acqua ci serve come nutrimento. Perciò è importante bagnare le piantine alla sera e dare acqua al nostro corpo bevendo molto durante la giornata.

Paragonate il corpo umano al terreno che si inaridisce e otterrete uno stimolo a bere

Il rapporto tra caldo e idratazione può essere spiegato ai bambini attraverso un esempio pratico e tangibile: affidate loro una piantina e invitate il bambino a valutare il terreno con le dita, insegnategli che va bagnato ogni volta che si secca. La spiegazione del nutrimento della pianta condurrà il bimbo a cogliere l’importanza dell’acqua come nutrimento del corpo. Inoltre, chiarendo al bambino che d’estate scarseggia la pioggia e aumenta l’esposizione all’aridità aggiungerete anche un’altra informazione relativa all’estate.

Qui la spiegazione dell’estate diventa l’opportunità per riflettere anche sulla sana alimentazione: il corpo, come la pianta, ha bisogno di acqua semplice e pura e non di bevande zuccherine e gasate. Educate i vostri ragazzi a prediligere sempre l’acqua.

Il mare, la montagna e la vacanza

Rispetto alle altre stagioni, l’estate offre moltissime occasioni per uscire, ovvero per andare oltre i confini della propria casa: i bambini e i ragazzi, si sa, hanno bisogno di sconfinare! Il tempo sereno, l’assenza di pioggia, freddo e vento invitano ad uscire; le mamme portano fuori, molto più volentieri, persino i bambini piccolissimi, anche se è oramai risaputo che non è il freddo a far ammalare i bimbi.

Come spiegare l'estate ai bambini - alimentazionebambini. It by coop
Come spiegare l’estate ai bambini – alimentazionebambini.it by COOP

Il mare per spiegare l’estate ai bambini

Certamente il mare è un farmaco naturale, il bambino esposto ai benefici del mare rafforza il suo fisico e migliora l’umore.

Ai più piccoli possiamo descrivere le caratteristiche del mare con giochi di esplorazione:

  • esploriamo il bagnasciuga e scopriamo quante pietre di colore diverso ci sono, come mutano il loro aspetto quando si asciugano al sole rispetto a quando le raccogliamo dal bagnasciuga.
  • Con i bambini che sanno nuotare possiamo fare le prime esperienze di snorkeling, anche molto in superficie.
  • Inoltre possiamo riempire piccole bottiglie di vetro con sabbia filtrata o sassolini per creare dei ricordi delle nostre vacanze.
  • Senza contare i castelli di sabbia e i giochi di impronte da mettere in opera in riva al mare.

Giocare con la sabbia in riva al mare: manipolazione e motricità fine potenziate in estate

I giochi di sabbia in riva al mare meritano un paragrafo a parte. Una volta protetto bene il bambino, ovvero una volta protetta la pelle con la crema solare, accomodato su un piccolo stuoino, con un cappellino e in un’area d’ombra, è fondamentale che le sue manine abbiano la debita opportunità di sperimentare i giochi di sabbia.

Giocare con sabbia, acqua e formine, paletta e rastrello consente al bambino di coordinare idee e movimenti esercitando le manine, la gestione del corpo nello spazio, l’equilibrio e il coordinamento occhio-mano (cosiddetto oculo-manuale). Senza considerare che tutto questo si traduce in una esperienza sensoriale grazie alla moltitudine di input tattili che determina.

La montagna non è da meno: aria pulita, spazi aperti e contatto diretto con la natura purificano il corpo e la mente.

Come spiegare l'estate ai bambini - alimentazionebambini. It by coop
Come spiegare l’estate ai bambini – alimentazionebambini.it by COOP

Raccogliere le esperienze a contatto con la natura in un diario di viaggio: “La mia montagna estiva”

Se avete un bimbo dai 5-6 anni in poi, durante i vostri viaggi potete tenere un diario. Il mio consiglio è quello di tenere un diario analogico, cartaceo, tradizionale. Raccogliere foto e video col cellulare è bello e comodo, ma è tutt’altra cosa la pagina del diario da riempire di testimonianze e disegni, parole anche brevemente appuntate e anche messe nero su bianco con l’aiuto della mamma.

Durante un viaggio in montagna il vostro diario può intitolarsi: “La mia montagna estiva” e può avere come peculiarità quella di divenire un raccoglitore di fiori, foglie e immagini riprodotte di paesaggi naturali.

I diari raccoglitore possono essere riutilizzati in autunno per operare un confronto tra le stagioni incentrato sui colori della natura: il nostro tesoro di foglie e memorie, per come raccolto in estate, ci dimostrerà che il verde sgargiante diventa marrone, giallino, rosso e sarà più facile recuperare emozioni sensoriali da confrontare con le sensazioni autunnali o anche invernali.

L'incentivo a vivere gli spazi esterni viene, dunque, da una più vivibile e confortevole condizione dei luoghi e da uno stato d'animo più positivo e aperto quando siamo in vacanza.

Il senso del viaggio

Da adulti associamo la vacanza al relax, ricordate, però, che quando con noi ci sono dei bambini il viaggio non può perdere la connotazione della scoperta.

La maggior parte delle cose del mondo è vista in modo diverso quando a guardarla è un bambino con i suoi occhi pieni di curiosità. Se mamma e papà resterebbero a letto fino alle 10:00, lui o lei sono già in piedi e chiedono passeggiate, mare, piscina! Le fasi esplorative dei bambini letteralmente esplodono in contesti nuovi. Pertanto se sei in vacanza non stupirtene: tuo figlio vorrà indagare e scoprire ogni angolo, approfittare di ogni stimolo e tuffarsi in ogni emozione.

Il bisogno di esplorare è qualcosa di innato nel bambino, non cercare il modo di fermarlo, piuttosto trova il tuo modo di assecondarlo!

Estate e compiti per le vacanze

Alcune mamme se ne preoccupano già in primavera e passano l’estate intera a convincere i bambini a portare a termine le attività del libro delle vacanze. Lasciate ai bimbi pure il tempo del riposo e soprattutto favorite espressioni di crescita culturale ulteriori: letture libere, libri sensoriali, disegni, mandala, compilazione di diari, esperimenti di fotografia.

I compiti per le vacanze, soprattutto quelli assegnati ai bambini piccoli, ovvero ai bimbi del ciclo della scuola primaria, possono esporre a un rischio importante: il bambino pressato dal senso di dovere confonde il libro con l’imposizione dell’adulto e la conoscenza con l’obbligo di approcciare, apprendere e incamerare nozioni. L’estate, invece, potrebbe diventare l’occasione del bambino di scoprire le proprie attitudini, le personali passioni e tuffarsi in letture coinvolgenti e libere. Visto così il diritto del bambino al riposo ha tutt’altro valore.

Le stagioni spiegate ai bambini con una poesia, testo di Alimentazione Bambini

Sono 4 le stagioni: autunno, inverno, primavera ed estate,

ecco la loro storia ascoltate:

l’AUTUNNO, biricchino, nasconde nel mantello pioggia e vento,

quando arriva da lontano soffia forte, tra poco farà freddo, stai attento!

L’INVERNO è grigio e bianco, ma promette giornate d’incanto,

la magia del Natale ci farà sognare e sorridere tanto.

In PRIMAVERA pianto semini e guardo il cielo rischiarato,

un nuovo fiore è appena nato!

Arriva l’ESTATE e il sole è splendente,

andiamo a mare, ci serve solo un salvagente.

Come spiegare le stagioni ai bambini con una poesia - alimentazionebambini. It by coop
Come spiegare le stagioni ai bambini con una poesia – alimentazionebambini.it by COOP

Nella nostra poesia abbiamo inteso fornire delle immagini di riferimento ai bambini. Anche quando scegliete una lettura destinata a loro o un albo illustrato, abbiate cura di selezionare un testo capace di contenere concetti semplicemente traducibili in immagini. La traduzione in immagini è esemplificativa nella mente del bambino. I bambini piccoli apprendono, metabolizzano e memorizzano meglio quello che sanno rappresentarsi e la rappresentazione è, per loro, una facilitazione alla comprensione. La poesia delle stagioni che vi abbiamo presentato può diventare un gioco estivo se si invita il bambino ad illustrarla.