Il pesce ai bambini: quale scegliere e come cucinarlo
La soluzione migliore è pesce azzurro, di medie dimensioni, 3 volte a settimana e mai crudo: scopri tutti i consigli del professor Vania.
Il pesce nella dieta, sia per i piccoli che per gli adulti, non dovrebbe mai mancare. Ai fini di una dieta sana l a scelta migliore è il pesce fresco, azzurro, di medie dimensioni, consumato 3 volte a settimana e mai crudo.
- Pesce nella dieta dei bambini, linee guida: tutti i consigli del professor Vania
- È vero che mangiare il pesce fa diventare intelligenti?
- Consumo di pesce e buono sviluppo della vista
- Quali pesci mangiare?
- Quante volte la settimana i bambini devono mangiare pesce e in che quantità?
- Come è meglio cucinarlo?
- Pesce congelato o in scatola
- Mangiare pesce può aiutere a proteggere i bambini dalle allergie?
- Crostacei, come devono comportarsi le mamme coi loro figli?
- Ma c’è qualche sostituto vegetale per assumere omega 3?
- Le ricette per bambini con pesce:
Pesce nella dieta dei bambini, linee guida: tutti i consigli del professor Vania
Se è vero che il mare piace tanto ai bambini, perché non chiarire loro che mangiare pesce è importante per il corretto sviluppo? Secondo due recenti ricerche, infatti, un’alimentazione ricca di pesce e di omega 3 non solo migliorerebbe le performance cognitive, ma anche potrebbe diminuire l’incidenza di allergie. Inoltre gli acidi grassi Omega – 3 sono potenti alleati del sistema immunitario. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato la loro capacità di aumentare le nostre difese immunitarie e di modulare i processi infiammatori.
“Il sistema nervoso centrale si forma entro i due anni di vita di un bambino ed è per questo che è importante avere una alimentazione globale buona e varia, facendo attenzione che non manchi mai un buon piatto di pesce nella dieta”, spiega il professore Andrea Vania, responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione pediatrica dell’Università La Sapienza di Roma e presidente dell’ECOG, l’European Childhood Obesity Group. Ma quale pesce è meglio dare ai propri figli?
Professore Vania, sfatiamo un mito: ma è vero che il consumo di pesce fa diventare intelligenti?
Magari ci fosse un alimento con queste capacità! È però vero che il pesce fa bene alla salute e alla crescita, sia per il suo contenuto proteico e di grassi polinsaturi, sia perché ha un elevato contenuto di elementi, tipo il fosforo e il Dha (l’acido docosaesaenoico) che sono importanti per un buon funzionamento neurologico. Non ci sono, invece, studi chiari che confermino un effetto decisivo sull’intelligenza. È pur vero che esistono degli studi secondo cui a una mancanza di Dha, così come di ferro, coincide un minore quoziente intellettivo e minori capacità di performance. Questo perché Dha e ferro sono elementi fondamentali per un buon funzionamento del sistema nervoso. In particolare, va ricordato che il pesce è molto ricco in Dha, ma non di ferro.
I Dha sono anche importanti per un buon sviluppo della vista, Vero?
Certo! Recenti studi hanno dimostrato che tra le proprietà benefiche degli acidi grassi omega 3 c’è il miglioramento della funzione visiva infantile. In particolare, l’acido docosaesaenoico (Dha) è considerato un nutriente importantissimo per lo sviluppo, sia nervoso che oculare.
Proprio per il suo importantissimo ruolo nella fase di crescita, l’apporto raccomandato di DHA nell’ultima revisione dei LARN ( Livelli di Assunzione Raccomandati per Nutrienti ed Energia nella popolazione italiana) è aumentato rispetto ai livelli raccomandati precedentemente. Questo anche per garantire una buona protezione della vista nei bambini.
Quali pesci mangiare?
In generale le proprietà nutrizionali del pesce sono migliori della carne. Soprattutto per quanto riguarda la sua composizione in lipidi. Anche i pesci più grassi, come l’anguilla, sono sicuramente meno grassi di una bistecca. È preferibile però il pesce azzurro, preferibilmente di media grandezza: i pesci mangiano altri pesci e un merluzzo di 200 grammi è sicuramente meno inquinato di un merluzzo di grandi dimensioni.
Tipi di pesce, come selezionarli per minimizzare il rischio di contaminazione
Altro consiglio, sempre riferito all’inquinamento, è quello di acquistare pesci che nuotano a media profondità invece di quelli di superficie, dove si trovano facilmente idrocarburi e loro derivati, e di quelli del fondale dove si depositano metalli pesanti e altri inquinanti.Un pesce che mi sento di sconsigliare, nonostante si trovi con facilità, è il cefalo, che spesso viene pescato nei porti, mentre non si devono avere pregiudizi verso il pescato dall’oceano. Il pesce surgelato confezionato, infatti, va benissimo, perché conserva le sue qualità nutrizionali ed è controllato dagli organi competenti per la sicurezza alimentare prima di arrivare sulla nostra tavola.
Tra i pesci di acqua dolce sono molto salubri i salmonidi, cioè salmoni e trote, che vivono in acqua corrente e sono molto sensibili all’inquinamento. Ma attenzione alla moda: le trote salmonate spesso vengono salmonate artificialmente attraverso un colorante inserito nel loro pasto. Le trote sono immuni da questo colorante, ma non noi, e se la concentrazione è alta può essere pericoloso.
Quante volte la settimana i bambini devono mangiare pesce e in che quantità?
Il pesce è bene mangiarlo tutte le volte possibili, con un ideale minimo di tre volte la settimana. Per quanto riguarda le porzioni, devono essere leggermente superiori a quelle della carne. La quantità di pesce per bambini di scuola primaria è di 50-60 grammi, pesato a crudo, escluse le lische.
E come è meglio cucinarlo?
Il tipo di cottura non è importante, anche perché in genere il pesce ha una cottura breve e poco elaborata. Semmai il consiglio è di far mangiare ai bambini il pesce sempre cotto: il pesce crudo deve essere abbattuto termicamente in modo corretto per debellare il pericoloso parassita Anisakis.
Patti di pesce per bambini
Sul nostro sito è possibile trovare tante ricette di pesce che possono aiutare le mamme a presentare questo importante alimento a tavola con fantasia: ricette di pesce per bambini.
Ci sono controindicazioni per il pesce congelato o in scatola?
Il pesce congelato o surgelato non ha grandi differenze a livello di sostanze nutritive, ma per quanto riguarda il gusto è ovviamente tutta un’altra storia. Quelli in scatola invece sono sconsigliati perché possono avere una percentuale maggiore di nichel, che potrebbe far scaturire reazioni allergiche. Altro difetto è che sono addizionati con il sale per favorire la lunga conservazione. Anche il pesce sotto plastica non è ottimale. Dunque, se proprio deve essere comprato al supermercato, è meglio scegliere pesce congelato, surgelato o, al limite, conservato in vetro.
Secondo uno studio pubblicato sull’American journal of clinical nutrition, mangiare pesce aiuterebbe i bambini a proteggerli dalle allergie. Cosa ne pensa?
“Sicuramente una sana alimentazione fa funzionare bene tutto il corpo, sistema immunitario compreso, ma c’è da capire bene quali siano gli elementi che incidono sui fattori allergici, anche perché il pesce non è tutto uguale”.
E per quanto riguarda i crostacei, come devono comportarsi le mamme coi loro figli?
Per evitare reazioni allergiche, se ne consigliava il consumo solo dopo i due anni di vita. In realtà gli allergologi stanno conducendo nuovi studi e quindi diciamo che il giudizio è momentaneamente sospeso.
Ma c’è qualche sostituto vegetale per assumere omega 3?
Gli omega 3 e 6 si possono trovare negli oli e nei semi oleosi. Un buon esempio è l’olio di lino, che però ha un problema di conservazione, dal momento che non può essere esposto alla luce né agli sbalzi di temperatura. Meno delicati sono sicuramente i semi di lino, le noci e i germi di cereali, soprattutto il grano. Gli omega 3 si trovano anche, ma in quantità decisamente minore, nei vegetali a foglie verdi e nei legumi.