I problemi della preadolescenza
Dalla tempesta ormonale all’istinto di trasgredire a tutti i costi; dall’Io in sedimentazione attraverso le esperienze autonome alla scoperta di un corpo che è cambiato.
Dare il buon esempio è la regola d’oro. Ce lo si stente ripetere spesso, sin dai primi tempi in cui si diventa genitori. Anche nell’educazione alimentare dei bambini è bene seguire uno stile comportamentale lineare e deciso, per evitare innanzitutto di commettere errori, ma soprattutto per potersi approcciare in modo efficace ai naturali dubbi o problemi che possono sorgere durante il percorso di crescita dei bambini.
Dalla tempesta ormonale all’istinto di trasgredire a tutti i costi; dall’Io in sedimentazione attraverso le esperienze autonome alla scoperta di un corpo che è cambiato.
Perchè torniamo a parlare di bambini capricciosi a 6 anni, che differenza c’è con le crisi oppositive dei terribili 2? Come affrontare la frustrazione, il pianto e le urla quando un bambino in età scolare fa i capricci.
Dai 2 ai 4 anni il bambino entra nella cosiddetta fase oppositiva, la terribile età dei No per affermare la propria identità personale. Come affrontare e prevenire i capricci e le crisi isteriche e di rabbia, cosa fare e non fare e l’importanza delle regole e della routine familiare.
I capricci non esistono! Secondo Maria Montessori esistono, invece, bisogni ed esigenze del bambino.
Le paure dei bambini fanno parte del loro processo di crescita: in questo articolo abbiamo raccolto alcune delle paure più comuni e qualche consiglio utili per affrontarle.
Come gestire i capricci dei bambini dai 2 ai 10 anni. Come calmare le crisi isteriche dei piccoli in fase oppositiva o di un preadolescente in piena tempesta ormonale?
Come affrontare i capricci? Che regole imporre? Quanto tv e quanta autonomi In questo articolo ttrovate tante risposte alle vostre domande!
Tutte le risposte ai dubbi di ogni genitore su come educare i figli, come dargli delle regole e accompagnare al meglio la loro crescita.
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La pelle attraverso le carezze, lo stare in braccio, permette ai piccoli di entrare in comunicazione con il mondo rendendoli più empatici con gli altri.
Almeno fino ai 12 anni, preferiamo alla punizione la ricompensa ma senza abusarne, in modo da renderla più incisiva. Nel tentativo di limitare le punizioni, ignoriamo i comportamenti negativi.
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