La carne ai bambini: perché è importante e quanta mangiarne
La differenza tra proteine animali e vegetali, la scelta tra carni bianche e rosse, il consumo settimanale: i consigli del professore Andrea Vania.
Sin dall’introduzione dei cibi solidi, le mamme si interrogano su quanti grammi alla settimana o per singola porzione è bene offerire al bambino. Alimentazione Bambini si occupa qui della introduzione della carne nella dieta dei bambini e del consumo della stessa con l’intenzione di rispondere a domande ricorrenti tra i genitori:
- Quali abitudini alimentari è bene acquisire rispetto al consumo di questo alimento prezioso?
- Qual è la differenza tra proteine animali e vegetali?
- Rispetto alla più generale assunzione di carne, come differenziare la scelta tra carni bianche e rosse?
- In una dieta sana quale dev’essere il consumo di carne settimanale?
- Che ruolo hanno le proteine della carne nella sana alimentazione?
Ringraziamo il Professor Andrea Vania per le informazioni contenute in questo scritto, grazie alla sua guida apprendiamo insieme che la carne è un alimento adatto ai bambini e utile per l’alimentazione. La carne italiana, in modo particolare, è una carne di alta qualità e rappresenta un alleato fresco per la dieta dei bambini. Lo garantiscono gli esperti in nutrizione, sicurezza e ambiente intervenuti a un non lontano congresso nazionale della FIMP, la Federazione italiana medici pediatri.
Ma la carne è davvero così importante per la crescita dei bambini o può essere facilmente sostituita da uova, legumi e vegetali? Quante volte si consuma? E quale scegliere? Meglio la carne rossa o la carne bianca?
- Professor Vania, che ruolo hanno le proteine della carne nella crescita del bambino?
- Quante volte è consigliato consumare carne in età pediatrica?
- Meglio carni rosse o carni bianche?
- Si pensa che la carne sia importante soprattutto per il ferro. È così?
- Ma è vero che il ferro della carne è più assimilabile?
- I pediatri della Fimp consigliano di scegliere carne italiana. Perché?
Professor Vania, che ruolo hanno le proteine della carne nella crescita del bambino?
Hanno un ruolo importante, anche se non fondamentale. Le proteine animali sono certamente più complete di quelle vegetali, perché hanno sia aminoacidi essenziali che aminoacidi semi-essenziali, importanti nelle fasi dello sviluppo e nella convalescenza. La maggior parte delle proteine vegetali non sono così complete in profilo di aminoacidi, anche se è possibile unire e mescolare i cibi vegetali in modo da avere, alla fine, quantità molto simili di tutti gli aminoacidi che servono. Le carni però servono anche per ampliare ulteriormente il patrimonio di gusti del bambino che, grazie ad una alimentazione ricca e variata, sarà più aperto a provare nuovi sapori. Questo però non è una critica al vegetarianismo: in genere i vegetariani più accorti e non “d’accatto” sono infatti molto bravi nel variare la gamma degli alimenti.
Quante volte è consigliato consumare carne in età pediatrica?
Rispetto ai 14 pasti principali che ci sono in una settimana, per avere un’ alimentazione sana, per il giusto apporto di proteine, per migliorare l’apporto di ferro, e per ampliare la sua percezione dei differenti gusti, il bambino dovrebbe consumare carne tre o quattro volte, pesce quattro o cinque volte, formaggi e uova, per il loro contenuto in acidi grassi saturi, una o due volte alla settimana. Per il resto legumi e cereali. Bisogna però fare attenzione ai tipi di carne e alla quantità di carne che si dà al bambino, che dev’essere rispettosa delle sue esigenze nutrizionali: non si può pensare che a un anno il bambino debba mangiare un etto di carne o mezz’etto di prosciutto cotto.
Meglio carni rosse o carni bianche?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, insieme alle ultime linee guida, sconsiglia il consumo eccessivo di carni rosse e di carni trasformate. Le carni rosse devono essere consumate meno delle bianche. Quest’ultime, tra l’altro, sono in genere piuttosto magre, e quindi più digeribili. Hanno inoltre acidi grassi di qualità migliore, un contenuto di colesterolo inferiore e sono, comunque, fonte di proteine, fonte di vitamine del gruppo B e una buona fonte di sali minerali e di ferro. Tanto per fare un esempio, il tacchino ha quasi lo stesso contenuto in ferro del filetto di vitello. È vero, invece, che la carne di cavallo è una fonte particolarmente preziosa di ferro. Ne contiene infatti quasi 4 volte di più della carne bovina.
Si pensa che la carne sia importante soprattutto per il ferro. È così?
Il bisogno di ferro di un bambino è proporzionalmente più alto di quello di un adulto. Per poterlo ottenere solo con la carne bisognerebbe darne una quantità davvero esagerata. Il ferro deve quindi entrare in altri modi: attraverso alimenti di origine vegetale come i legumi, i cereali – soprattutto quelli integrali come ci insegna la Dieta Mediterranea – e, fino ai 3 anni di età, il latte di crescita, se non c’è più disponibilità di latte materno.
Ma è vero che il ferro della carne è più assimilabile?
Questo è in parte vero. Solo il 40% del ferro della carne, peraltro, è ferro organico e quindi sicuramente biodisponibile, il restante 60% è ferro inorganico, come quello dei vegetali, e dunque più o meno assorbibile come quello dei vegetali.
I pediatri della Fimp consigliano di scegliere carne italiana. Perché?
La carne fresca italiana è più sicura. In Italia i controlli sono persino più stretti di quelli previsti dall’Unione Europea, che è comunque più rigida degli Stati Uniti. Da noi gli animali subiscono meno manipolazioni ed è concesso l’uso di farmaci solo se l’animale è malato. Negli Usa invece anabolizzanti, ormoni e antibiotici promotori della crescita sono utilizzati con regolarità. Se dovesse passare l’accordo di commercio tra Europa e Stati Uniti saremo costretti ad accettare anche la loro carne: in questo caso sarà ancora più importante controllare le etichette , fare attenzione alle informazioni sulla confezione e scegliere sempre carne italiana.
Nota per il lettore: All’epoca dell’intervista, così come riportata in questo scritto, l’accordo a cui il Professore Vania fa riferimento era sul tavolo della discussione; lo stesso si è concluso con un memorandum di intesa, nuovamente negoziato sulla base di un mandato degli Stati membri dell’UE e approvato in sede di Consiglio il 15 luglio 2019.